Tra squali martello e nudibranchi

Immaginate di guardare l’orizzonte e far scorrere l’occhio su quella linea che divide il mare dal cielo e non vedere nient’altro oltre a questo. Non un imbarcazione, non un pescatore o una barca per turisti, solo voi, il mare ed un cielo coperto di stelle, con uno spicchio di luna come nelle notti di Alì Babà. Ora annusate e sentite il profumo speziato dell’aria calda a del vento che vi accompagnano tutto il giorno.
Pensate di fare un tuffo ed a pochi centimetri dal fondale, rimanere stupiti di fronte al nudibranco più grosso che abbiate mai visto e poi scivolare, trascinati dalla corrente e fare un tuffo nel blu, accolti da due squali grigiotti e da tre anomali martello, vanitosi e desiderosi di rubare un clic dalla vostra macchina fotografica!

No no, non è un sogno, è solo un piccolo stralcio della mia vacanza nel nord di Yanbu di alcune, ahime, settimane fa. Passano così velocemente i giorni quando siete immersi a scrutare un mondo ancora vergine e ricco dei suoi abitanti! Sembra strano e per fortuna ho qualche foto che lo documenti, ma era quasi più difficile trovare un nudibranco che un martello “disponibile”… veramente incredibile! Penso che l’immersione che più abbia appagato la mia voglia di fotografia sia stata ad Abu Galawa. Ci trovavamo già nel giro dei Seven reef e vedere i martello così vicini e affabili è stata un esperienza unica, che mi ha peraltro permesso di scattare qualche foto da vicino a questi meravigliosi e possenti esemplari; abbiamo fatto due tuffi in questo sito, e se lo meritava proprio, ma nella seconda immersione, purtroppo la mia fedele macchinina ha avuto qualche defaiance, ma vedere uno dei bestioni arrivare verso di me a meno di due metri è stata una esperienza che il mio cervello immagazzinerà a vita, meglio di qualsiasi fotografia digitale!
Anche il nudibranco nascosto nel corallo di fuoco è stata un emozionante scoperta, vedere fluttuare il suo mantello e riuscire a fotografarlo senza “veli” e senza danneggiare né me né il corallo di fuoco è stata un impresa molto divertente. Non vedo l’ora di tornare in Arabia a dicembre per gustarmi il giro ai Farasan Banks avendo sempre e comunque la certezza di esplorare uno dei pochi paradisi rimasti ancora incontaminati!

Chiara Bonvini

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