Daedalus-Zabargad: prove di Go-Pro

Partiamo sabato per Marsa Alam, volo Meridiana, quindi 20 chili di franchigia e nessun problema di peso anche se il gilet da fotografo è comunque utile. Le 2 ore di ritardo sono compensate dai comodi posti vicino alle uscite di sicurezza. Arriviamo per pranzo su Aldebaran e ci accoglie Patrizia che già conosciamo e che vorremmo insieme a Sergio per la crociera speciale di agosto. Seconda guida Marco. Relax fino a Pasqua con 3 immersioni tranquille a Abu Dabbab 3, Abu Dabbab nord e notturna a Abu Dabbab 6/7. Da segnalare 2 pinna bianca, uno abbastanza grande.

Lunedì ci svegliamo a Daedalus. Prima immersione punta nord. Subito arriva il banco di martello, almeno una trentina rimangono con noi una decina di minuti. In risalita altro incontro con una decina di martello tra gli 8 metri ed i 20. Le condizioni marine,onde frangenti sui 2 metri invece di quelle sul metro e passa delle altre immersioni, non permettono di replicare punta nord quindi immersione lato est. Una manta arriva fino intorno alla barca. Terza immersione da soli sul pianoro alla solita ricerca del volpe, purtroppo vana. In compenso però una nuvola di grossi carangidi. Ovviamente anche le splendide pareti più volte descritte.

Martedì prima immersione a Punta nord. A 40 metri vedo il muso di un grosso squalo davanti a me. Dalle pinne e dai pesci pilota mi rendo conto che si tratta di un grosso longimanus. Avverto gli altri e ci godiamo il passaggio ravvicinato raggruppandoci nel caso avesse strane idee. Più in là incontriamo il banco di martello che letteralmente ci accoglie nel suo seno. Seconda immersione sempre Punta nord. Ci dà il benvenuto un piccolo grigio poi, meraviglia, un gruppo di 7 grandi tursiopi oceanici in fila per 2 con il resto di 3 che traccia lentamente un percorso a mezzaluna a circa 20 metri (l’equivalente marino, in mancanza di balene, della sfilata degli elefanti del Libro della Giungla). Patrizia è entusiasta, non capita spesso anche ad una guida. Terza immersione alla vana ricerca del volpe e della manta che da ieri si fa vedere solo dopo l'immersione. L'animale, in tutti i sensi, apparirà nel punto esatto dove l'avevo attesa 10 minuti appena rimessi i piedi in barca.

Mercoledì Rocky Island. Prima immersione in parete con stupendi rami di corallo nero ed alcionarii. Quasi a fine immersione a 9 metri ci sfila circa 4 metri più in basso un grosso martello solitario. Evidentemente stava ammirando anche lui i coralli. Seconda immersione con suggestivi passaggi nella roccia. Poi rotta su Zabargad. Creek scende sull'isola a cercare minerali e ne approfitto per provare la sua gopro in immersione. Devo dire che è una buona cam, facile da usare. Immersione spettacolare in mezzo a coralli di ogni tipo. Ancora più spettacolare la notturna con ottime riprese video.

Giovedì ancora Rocky. Nella prima immersione vediamo un grigio e a 35 metri un bellissimo anemone con i tentacoli rosso fuoco. Poi tanti grossi tonni, uno con una remora. Seconda e terza immersione a Zabargad in drift esplorando l'intero quadrante sud. Giro migliore della solita immersione vicino l’ormeggio. Un tripudio di colori e banchi di piccolo pelagico . Approfitto per una pas-seggiata sull’isola dal pontile diroccato alla spiaggia delle tartarughe. Impressionante la necropoli anche se si vedono solo dei tumoli di terra (chissà quanta gente vi è stata sepolta e quando). Nel tardo pomeriggio lasciamo l'isola scortati da una coorte di stenelle acrobate e da uno stormo di sterne.

Venerdì prima immersione sul bellissimo giardino di coralli di Sataya sud. Molto pesce, degno di nota un polpo ed una murena che si è accanita contro una carcassa di carangide (anche questa ripresa). Seconda immersione i cunicoli di Shaab Claudio. Vedo un pinna bianca ed un grosso tonno a meno di un metro. Dopo pranzo sbarchiamo. Volo di rientro tranquillo ed in orario. Bella crociera ! Alla prossima.

Riprese di Marco Lo Presti e testo di Max

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