Atterriamo sabato a Marsa Alam dopo un viaggio comodo e piacevole. In aeroporto incontriamo i Baldinotti ed altri amici ma non i milanesi in ritardo a causa di una tempesta avvenuta a Milano pochi minuti prima della partenza del volo.
Ci mettiamo in viaggio per Hurghada per imbarcarci sull'Horizon dove troviamo Ahmed Nubiano una delle nostre guide mentre Sergio Anderson arriverà da Milano con Massimo della Compagnia del mar Rosso. Sergio e Ahmed sono due ottime guide, sopra e specialmente sotto l'acqua, perfetti anche il capitano Bakry e l'eccellente equipaggio ai quali dovremo la perfetta riuscita della crociera. Io e Marco come al solito in queste ultime crociere agostane bisettimanali scendiamo in acqua con Sergio.
A metà pomeriggio arrivano i milanesi mentre a tarda sera arrivano i torinesi. Ultima e senza valigia arriva Carla ma Egypt Air la consegnerà kla syua borsa l'indomani.
Domenica mattina molliamo gli ormeggi e ci dirigiano a Gotha Abu Ramada per la check dive. Incontriamo grossi barracuda, una murena gigante e tanto pesce corallino. Beh non male considerando che siamo in uno dei posti più frequentati di tutto il mar Rosso, usciamo dall'acqua e siamo circondati da imbarcazioni daily che nel frattempo hanno raggiunto il sito. Una puntata veloce a recuperare la valigia e poi finalmente puntiamo la prua verso nord diretti ad Abu Nuhas. Immersione sul relitto del mercantile Giannis D. avvolto da nuvole di pesci vetro e grossi pesci pipistrello che nuotano all'interno delle stive.
Infine una bella notturna con ballerina spagnola, un grosso pleurobranco, una sogliola, pesci scorpione e tanto altro per coronare questa prima giornata di crociera. La crociera che abbiamo chiamato Rotta Storica è finalmente entrata nel vivo e non può che iniziare con i famosi relitti di Abu Nuhas che fanno parte della storia di questo mare.
Lunedì ci svegliamo ormeggiati nella laguna di Ab Nuhas, tira un leggero vento da nord ovest e raggiungiamo il relitto del Carnatic con i gommoni. Nonostante siano rimaste solo le strutture principali del vecchio vapore, l'impressionante quantità di glassfish e i grossi alcionari colorati che si sono formati in tutto questo tempo fanno si che questa immersione sia ancora affascinante soprattutto dopo avere ricostruito la sua storia grazie al breefing di Sergio. La seconda immersione la effettuiamo sul mercantile Chrisoula K. Con una interessante penetrazione all'interno della enorme sala macchine. Molto ricca anche la la vita marina infatti ci imbattiamo in una tartaruga, un pesce coccodrillo e una prateria di anguille giardiniere.
Attraversiamo lo stretto di Gobal navigando tra i cargo che vanno e vengono dal canale di Suez per raggiungere il punto dove si trova sommerso il relitto del Thistlegorm, considerato uno dei relitti più belli del mondo. Cambio l'aria con il nitrox. La prima discesa è una perlustrazione della nave all'esterno; ho la sensazione che non sia più come tanti anni fa ma è sempre affascinante e l'assenza di corrente ci permette di spaziare tranquillamente. Sul fondo rivedo la vecchia locomotiva ma quello che mi colpisce è l'enorme quantità di pesce.tra cui grossi carangidi, platax ed altro pesce pelagico che viene molto vicino. In un anfratto incontro sei grossi lion fish con carangidi ed ombrine che banchettano a spese di poveri glass fish. Dulcis in fundo una grossa tartaruga che si infila nel relitto. La notturna è davvero spettacolare con una corrente leggera. Scendiamo a luci spente fino alla carbonaia per ammirare i pesci lanterna. Il relitto è tappezzato di trigoni dalle macchie blu, una grossa murena con una strana ferita e molti lion fish in caccia. Più in alto un ricco banco di grandi platax.
Martedì all'alba ci rituffiamo sul relitto e questa volta perlustriamo le stive sempre molto interessanti e ricche di pesce.
Usciti dall'acqua, molliamo gli ormeggi diretti a Ras Mohamed. Siamo nel cuore della storia di questo mare. Il promontorio di Ras rappresenta per ognuno un pezzo della nostra vita di subacquei e soprattutto dei nostri ricordi.
Ci tuffiamo ad Anemone City per terminare sul pianoro di Jolanda. Ottima visibilità, molto pesce, bei colpi d'occhio ma anche qui ho la sensazione che i ricordi giochino un brutto scherzo ma si sa che la stessa immersione può cambiare da un giorno all'altro e poi i ricordi si amplificano con il tempo. L'inchino a Sharm che non vedo da più di un decennio è anche questo d'obbligo così come l'arrivo a Tiran. La terza immersione della giornata la faciamo a Gordon dove incontriamo un pinna bianca, tante gorgonie e molto pesce di barriera. Notturna sempre a Gordon.
Mercoledì all'alba ci addentriamo attraverso il famoso canyon di Thomas con i sui archi. Suggestivo. Seconda immersione a Jackson reef dove vediamo un grosso squalo leopardo la cui sagoma scura si staglia nettamente sulla sabbia bianca. Ci avviciniamo per osservartlo meglio, lo riprendo, poi qualcuno lo spaventa e lui se va nuotando lentamente.
Lasciamo Tiran per raggiungere sha'ab Mahmoud dove si trva il relitto el Dunraven. Subito dopo l'immersione facciamo una puntata rapida ad Hurghada per caricare gli approvvigionamenti necessari per il resto della crociera e poi, nel pieno della notte iniziamo la navigazione verso le Brothers.
Giovedì mattina ci svegliamo e davanti ai nostri occhi abbiamo il faro della Big Brother. Mi volto e vedo una tavola blu assolutamente piatta e la sagoma di una sola barca ormeggiata a Little Brother. E' d'obbligo una bella immersione sul relitto del Numidia che penetriamo dall'alto verso il basso ed all'uscita ci troviamo di fronte a un carosello di squali grigi. Veramente un bello spettacolo. Proseguiamo godendoci la parete esposta ad est.
Seconda immersione sul relitto dell'Aida che si trova sul versante ovest della Big Brother. Dopo averlo perlustrato ci portiamo sulla parete dove incontriamo uno squalo grigio, tanti carangidi e tonni, sgombri e grossi napoleone e come al solito stupendi ventagli di gorgonie. Per allungare la piacevole permanenza in acqua scendo con il primo gruppo ed esco con il secondo. Nel frattempo la barca che si trovava ormeggiata sull'altra isola va via e rimaniamo gli unici alle Brothers con condizioni meteo marine perfette. Una vera goduria. La terza immersione la facciamo a punta sud. Ancora squali grigi a distanza ravvicinata, tonni, carangidi e tanto altro pesce. Un grosso napoleone mi sfila nel blu a pochi centimetri. Usciti dall'acqua, il tempo di cambiarci per la visita di rito al faro e poi cambio di ormeggio a Little Brother dove faremo le altre immersioni.
Venerdì prima immersione punta nord della Little Brother. Un grigio e molti banchi di pesce. Seconda immersione sulla punta sud immersi tra gorgonie e branchi di carangidi e sgombri in caccia e grossi barracuda che ci hanno accompagnato fin sotto la barca.
La terza immersione la effettuiamo nuovamente a punta nord. Finalmente avvistiamo lo squalo volpe che era un degli obiettivi delle immersioni alle Brothers. Per nulla intimorito fa tre passaggi mettendosi in mostra come se fosse in passerella. L'altro gruppo vede un bel martello. Tutti soddisfatti possiamo mollare gli ormeggi e dirigerci verso sud con 100 miglia di navigazione notturna. Destinazione Daedalus.
Sabato all'alba ci svegliamo a Daedalus, siamo fortunati e anche qui incontriamo solo un'altra barca. Dopo il solito breefing che ormai conosciamo a memoria, ci dirigiamo a punta nord tuffandoci sul lato est. Strano ma vero.... Nulla all'orizzonte. Dribbliamo il gruppo di russi dell'altra barca che hanno paura delle onde che nel frattempo si sono alzate e la seconda immersione la effettuiamo a punta nord sul lato ovest. Scendendo sentiamo i classici richiami dei delfini e dopo un po' vediamo un gruppo di tursiopi che passa sopra le nostre teste. Ma il bello deve ancora venire: atterriamo letteralmente sul banco dei martelli che incuriositi dalla anomala carenza di subacquei rispetto al normale affollamento di Daedalus ci accolgono tra loro. Un apoteosi,martelli nei martelli per più di 20 minuti, faccio dei primi piani da urlo. Siamo noi a mollare per primi ma loro ci accompagnano risalendo fino alla parete e quasi rimangono delusi quando ci portiamo troppo vicini alla superficie per loro. Pensiamo di aver visto tutto per questa immersione quando ci incrociamo una manta e poi grossi barracuda e tonni che passano quasi inosservati. Ci sono immersioni che non è facile raccontare per il suseguirsi di visioni ed emozioni che si riescono a vivere. Questa è una di quelle, usciamo dall'acqua che ci sembra di avere sognato.
Terza immersione nel plateau sud proprio sotto la barca. C'è corrente e ci tuffiamo uno alla volta. Vedo subito il volpe sul fondo che però fugge nel blu, poi una manta davanti a noi. Bella immersione ricca di pesce con un piccolo squalo grigio che ci accompagna per buona parte del percorso. La barca dei russi prende il largo e ancora una volta rimaniamo soli a Daedalus. Luna piena, la luce del faro è spettrale e la notte magica.
Domenica mattina arriva un'altra barca ma non ci da fastidio avendo orari totalmente diversi. Prima immersione ovviamente a punta nord lato est. Incontriamo due belle mante vicinissime per gran parte dell'immersione e qualche martello anche se non come il giorno prima. Seconda immersione ancora punta nord lato est in compagnia di un martello solitario che ci gira intorno, poi tre mante di cui l'ultima estremamente socievole. Fa addirittura quattro passaggi frontali alla mia altezza sfiorandomi con il ventre e passandomi poi sopra. Ad un certo punto stavo pensando di inserire la lente macro alla telecamera. Terza immersione a punta nord lato ovest con due martelli ed una manta gigante grande il doppio della altre accompagnata da carangidi e grossi pesci pulitori sul dorso. Finiamo l'immersione ad Anemone city. Decisamente l'anno delle mante questo a Daedalus. Finalmente l'altro gruppo vede il banco di martello e riesce a trascorerre buona parte dell'immersione insieme a loro. E' arrivato il momento di proseguire lungo la nostra Rotta Storica per navigare ancora verso sud. Ci attendono altre 100 miglia di navigazione notturna fino a Rocky Island e Zabargad. Siamo riusciti a fare Brothers e Daedalus quando le altre barche da crociera erano altrove o in porto e siamo stati premiati da tale pianificazione.
Lunedì ci svegliamo a Rocky Island e la prima immersione la facciamo a punta sud. Sotto il gommone incontriamo un gruppetto di tursiopi poi un banco di barracuda ed una tartaruga il tutto contornato dalle solite splendide pareti. L'altro gruppo vede due albimarginatus molto fondi. Seconda immersione punta nord e finalmente anche noi vediamo un grande albimarginatus che ci gira intorno più volte a distanza ravvicinata, poi in risalita un martello e un piccolo grigio. Passa una grossa tartaruga verde contornata da carangidi. La terza immersione come di consuetudine è a Zabargad sud di fronte alla spettacolare laguna. Una bella tartaruga da filmare, murena e tanto altro. Notturna con ballerina spagnola e un polpo fuori tana.
Martedì nuovamente a Rocky nord la prima e a sud la seconda immersione. Un martello e delfini lontani. La terza immersione decidiamo di farla sul versante ovest di Zabargad immersi in un paesaggio lunare.
Da questo momento iniziamo la risalita el nostro viaggio puntando la prua a nord verso il porto di hamata che raggiungiamo a tarda sera. Un veloce rifornimento di acqua e proseguiamo verso sha'ab Maksur dove facciamo la prima immersione di mercoledì. Due martelli fondi, tanto pesce e l'affascinante canyon con l'uscita verticale sul plateau. Dopo colazione ci dirigiamo a Sataya per un bagno con le stenelle che vediamo e filmiamo come di consueto. Seconda immersione Shaa'b Claudio con un bel pinna bianca vicinissimo ed i cunicoli illuminati dalla luce di mezzogiorno. Terza immersione ad Abu Galawa Soraya con il suo relittino pieno di pesci vetro, un murenone fuori tana, varie forme giovanili di pesci e bei giardini di corallo.
Giovedì ci svegliamo in mare aperto, ormeggiati a Farsha Wadi El Gimal, una secca poco frequentata con il pianoro a 25 metri e due pinnacoli che sfiorano i 15 metri. Questa iimmersione è una novità per tutti noi ed è praticabile solo con mare estremamente piatto. Il pianoro è ricco di vita con molte cernie e uno squalo grigio che arriva da nord a verificare chi sono gli intrusi. Probabilmente la punta nord merita una di essere visitata meglio ma la posizione dell'ormeggio e la corrente contraria ci impediscono di avvicinarci. La seconda immersione è a Habili Gedir con un gruppo di stenelle, tonni ed altro pesce tra bei coralli e alcionari. Terza immersione della giornata a Habili Marsa Alam e notturna a Shaa'b Marsa Alam. Una murena gigantesca al centro del relitto, un grosso tritone, ricci di ogni specie e una seppia. Dopo cena Sergio ci proietta la presentazione della crociera alla quale ha lungamente lavorato basata anche su foto molto belle di Massimo.
Venerdì, ultimo giorno di crociera ci immergiamo a Elphinstone sud, un appuntamento immancabile quello con ìl suggestivo arco e il suo sarcofago di pietra da cui prende nome il reef per risaliamo sul colorato pianoro. Seconda immancabile immersione ad Elphinstone nord. L'altro gruppo vede un martello molto fondo. Siamo ormai giunti agli sgoccioli, ci dirigiamo verso Port Ghalib dove terminiamo questa crociera davvero speciale. Un ringraziamento particolare va al capitano e al suo equipaggio che si sono sobbarcati lunghe navigazioni notturne. Abbiamo navigato per oltre 500 miglia, un vero record di distanze percorse. Abbiamo effettuato un totale di 42 belle immersioni con dei momenti eccezionali lungo tutto il Mar Rosso egiziano. Abbiamo vissuto momenti di vero amarcord che ci hanno confermato come questa appena terminata sia stata la vera Rotta Storica del Mar Rosso.
Saint John Express è già in cantiere per il prossimo agosto e qualcuno sta già lavorando per organizzare l'ennesimo viaggio dalle mille sorprese.
Massimo Emme