Questa volta la voglia di partire è proprio tanta, abbiamo ancora il
bellissimo ricordo delle stupende immersioni in Arabia Saudita e speriamo che la
fama che precede questa crociera sia il preludio di un viaggio da non
dimenticare. Il volo che ci deve portare a Marsa Alam ha deciso questa volta di
farci tribolare, infatti dopo essere stato posticipato alcune volte, finalmente
a mezzanotte ci imbarchiamo e si parte. L’arrivo in Egitto è alle 5,30 del
mattino e troviamo ad attenderci il corrispondente che ci accompagna al porto di
Ghaleb dove ci attende all’ormeggio il M/Y Dolce Vita sul quale navigheremo per
una settimana destinazione Brothers.
Lo yacht è molto spazioso, ci sono 8 cabine al piano inferiore e una a prua sul
ponte, tutte complete di bagno e aria condizionata autonoma, un’ampia dinette
con zona pranzo e spazio con divanetti per il relax. L’ampia zona diving è ben
strutturata, con spazi box per l’attrezzatura, compressori per la ricarica del
nitrox a pagamento. Sul ponte superiore vi sono due cabine matrimoniali
spaziose, la sala comando e un’ampia zona relax che si estende anche al ponte
superiore, attrezzato con materassini ad uso solarium. E’ completo di due
gommoni che possono ospitare fino a 8 sub per l’uscita e il recupero.
Noi siamo pronti per partire, stanchi morti per una notte in bianco trascorsa in
volo, ma molto entusiasti per questa nuova esperienza. La prima immersione è una
check-dive sottocosta che ci fa assaporare l’acqua caldissima di questo mare
salato, serve per prendere dimestichezza con queste immersioni e per regolare
l’attrezzatura prima di partire ed affrontare sei ore di navigazione fino alle
Brothers.
Il mare è calmo, il cielo azzurro e la navigazione trascorre senza problemi
sonnecchiando sui divanetti. Ad un certo punto lo spettacolo che si apre davanti
ai nostri occhi è splendido, arriviamo prima del tramonto e possiamo ammirare
appieno queste due colonne che si ergono dalle profondità del mare. Sono due
splendide isole di roccia, la Big Brother, la più grande ospita un faro e un
piccolo insediamento militare mentre la small Brother è completamente nuda e
disabitata.
La prima immersione, la effettuiamo prima che il sole tramonti, il gommone ci
accompagna sul relitto dell’Aida e la discesa è subito emozionante. Quello che
rimane del relitto è completamente ricoperto e colonizzato da alcionari di molti
colori, il tutto incorniciato da pesce di barriera, ma quando meno te lo aspetti
fra tonni e carangidi che girano indisturbati nel blu compare come dal nulla un
bellissimo squalo martello. L’adrenalina sale a mille, siamo tutti come
ipnotizzati dal questo bellissimo animale che si mostra, ci guarda e dopo un
breve giretto scompare così come era comparso. Speriamo che questo sia solo il
preludio a una settimana fantastica.
Il giorno seguente siamo tutti agitati, abbiamo ancora nella mente l’incontro
della sera precedente, e durante la preparazione dell’attrezzatura fra di noi si
scherza e si fantastica su cosa si incontrerà questa volta sott’acqua, fra i
gruppi si crea una sorta di competizione per vedere chi alla fine, verrà baciato
dalla fortuna. Lo zodiac ci lascia sul punto prestabilito per l’immersione, sul
secondo relitto di Big Brotthers, il Numidia. La discesa è veloce in direzione
del relitto, ma l’attenzione di tutti viene distolta dal richiamo di un compagno
che con l’indice puntato nel blu indica un bellissimo squalo martello, rimaniamo
immobili ad ammirarlo, ma lo spettacolo non è ancora terminato, infatti in
lontananza si riescono a percepire delle sagome a noi familiari. Sono squali
grigi che si avvicinano curiosi, un giretto e poi un altro e dopo si allontanano
lentamente sparendo nelle profondità. Al rientro in barca siamo tutti euforici e
ricordiamo con entusiasmo questa bellissima immersione, raccontandoci quanto era
grande il martello, come erano belli i grigi e ad un tratto ci viene in mente
che non abbiamo visto il relitto, il vero scopo dell’immersione, pazienza, siamo
appena arrivati alle Brothers e abbiamo ancora molte discese da spendere in
queste bellissime acque. I giorni trascorrono mentre socializziamo con i
compagni d’avventura, ai due gruppi già formati dall’Italia, si sono aggiunti
coppie solitarie, riuscendo a fondersi bene fra di loro e creando un ottimo
clima sulla barca. Ogni sera si ci ritrova davanti ad un piatto di pasta a
discutere delle immersioni fatte nella giornata e non si parla d’altro che degli
avvistamenti e dei colori stupendi che dipingono questo mare, si scherza e si
ride delle situazioni più comiche e si riesce sempre a sdrammatizzare anche
sugli argomenti più seri.
Purtroppo dopo i primi giorni di mare tranquillo, il vento si alza e la
superficie del mare comincia ad incresparsi, per poi diventare con il
trascorrere del tempo sempre più agitato. Cambiamo l’ormeggio e ci spostiamo in
prossimità della small Brothers, ci attendono ancora diverse immersioni. La
discesa alla punta sud-est della piccola Brothers, apre davanti ai nostri occhi
uno spettacolo emozionante, una distesa di ventagli di gorgonie, fra le più
grandi del Mar Rosso egiziano. Siamo sempre accompagnati da qualche grigio che
ci controlla dal blu e circondati da un Napoleone che vuole giocherellare con
noi, ci insegue e si diverte a giocare con le bolle che escono dai nostri
erogatori.
Siamo ormai giunti al termine dell’avventura e l’ultimo giorno ci attende
Elphinstone, una splendida formazione corallina che si estende per circa un
miglio sulla direttrice nord-sud. Le immersioni si fanno alla punta nord,
composta da una serie di gradini che sprofondano nel blu, dove è possibile
ammirare il passaggio di grossi pesci pelagici, banchi di barracuda, tonni e
carangidi. Non sono mancati nemmeno gli squali grigi, i pinna bianca e un
solitario martello che dopo averci studiato ha ripreso la sua strada scomparendo
nelle profondità. L’altra classica di questo sito è la punta sud, composta da un
pianoro che degrada, ricoperto da coralli duri e molli che riempiono di colore
ogni piccolo anfratto e dove da ottobre è anche probabile l’incontro con un
qualche solitario longimanus.
La mattina prima dello sbarco c’è la possibilità poi di fare due immersioni
sotto costa in prossimità del porto, sicuramente i colori dei fondali non sono
quelli ammirati nei giorni precedenti, ma la vita sott’acqua ha la stessa
frenesia e bellezza che offre questo mare, è possibile ammirare tartarughe e
piccole stazioni di pulizia per cernie e pesci di barriera. La crociera finisce
con una intera giornata trascorsa in hotel a pochi minuti dal porto. Il livello
dell’albergo è ottimo, una giornata di relax e di desaturazione in attesa di
riprendere il volo che ci riporterà a casa con tanti piacevoli ricordi.
Roberto Erta e Nadia Chiesi