Data astrale 3008, dal diario del capitano SuperAndyMaggioni abbordo
della nave astrale interstellare Dream Voyager dai mari della Arabbia
esaurita.
Ho accolto una masnada di pirati avventurieri poco raccomandabili
variamente distribuiti territorialmente, c'era un gruppo di pirati
moreschi isolani con tendenze al federalismo, un troglodita proveniente
dall'isola sperduta di Ichnusa, cinque pirati della Sicania e poi
c'erano alcuni terroni del nord un cummenda con la fabbrichetta in
Brianza un altro tintore di seta di manzoniana memoria improbabilmente
accompagnato da una ballerina di flamenco catalana, per finire tre galli
e l'ago della bilancia svizzera (meglio noti com Sherlock Holmes ed il
suo assistente dottor Watson per la loro pervicace insistenza nel
ricercare piccoli indizi anche sott'acqua) tra i quali per altro
spiccava Michelle "le roi" Platini. Quest'ultimo si distingueva per la
sua facondia ed eloquenzia di ciceroniana memoria a cui il capitano
affidava il compito di deliziare coi suoi racconti la ciurma stremata
dalle immersioni. da ultimi solo nell'elenco 3 centurioni romani poco
credibili in questa veste Daniele il contabile e Andrea (scipione l'ex
conquistatore della Catalonia) e il cerusico Claudio.
La prima uscita nei mari astrali non prometteva niente di buono, infatti il mio fedele secondo -il Buddha dormiente- dimenticava quattro navigatori dell'infinito del Dream Voyager in superficie. Mentre questi ultimi ancor indossavano le mute per la passeggiata astrale il gavitello umano già dormiva alla profondità di trenta metri. Ma era solo un'impressione sbagliata sotto due profili, primo: il Buddha non dormiva, era in un autentico stato catalettico; secondo: la ciurma era composta di abili ed esperti nuotatori, roti ad ogni pericolo ed affamati di carne di squalo (anche in scatola!).
La seconda giornata era funestata da un duplice curioso incidente, l'attrezzatura di un pirata sicano, detto Luc Besson, per due volte fallava nello stesso punto lasciandolo assolutamente privo del gas vitale del quale tuttavia era omaggiato prontamente dall'intrepido commandante Andy. Per tale motivo il tono di voce sommesso di Luc Besson continuò ad accompagnarci in crociera.
La terza luna entrante vedeva un alterco subsonico tra i due compagni
d'avventura: Giusy "tsunami" e Filippo "Vailati", infatti Giusy scendeva
come suo costume a cazzo di cane, si avventurava nelle profondità
astrali senza cura e attenzione, se non per la moltitudine di grigi e
martelli che circondavano i pirati a minchia china. A quel punto,
nell'assoluto silenzio nell' Abisso astrale riecheggiava l'urlo
subsonico e belluino di Filippo "Vailati"--Giuuuuuuuusyyyyyyyyy--che
cosi poteva intendersi (ma che minchia stai facendo)!!!!-
Sempre in tale luna, prima della seconda passeggiata astrale, il
troglodita ichnuso scassava i cabasisi dei compagni raccontando della
mitica immersione di due sub tecnici, che dopo essersi scambiato un
accurato check lasciavano la navicella privi delle indispensabili
estremità motorie. La nemesi puntuale lo colpiva, si avventurava sul LEM
insieme ai compagni per raggiungere il punto di inizio della
passeggiata; conto alla rovescia del capitano Andy, tutti sembravano
perfettamente equipaggiati tranne lui, all'impatto col liquido astrale
subito si accorgeva che non riusciva a raggiungere le profondità
abissali poichè aveva fantozianamente dimenticato l'altrettanto
indispensabile cintura dei pesi.
Il più rapido nella vestizione, non ci sono dubbi, era Claudio il
Cerusico che iniziava le operazzioni dieci minuti prima del breafing e
puntualmente saltava in acqua buon ultimo spesso quando il suo gruppo
guidato dal Buddha dormiente si trovava già sul fondo. Nonostante questa
accozzaglia poco raccomandabile di pirati il nostro comandante riusciva
a condurli in una serie di splendide immersioni tra le quali spiccava
sicuramente MALATHU NORD dove abbiamo visto il festival di grigi
e martelli che facevano carosello intorno a noi quasi fosse una gara tra
loro per mostrarsi il più vicino possibile. Al ritorno sul Voyager la
gioia dei pirati era palpabile ed evidente quanto quella di una
scolaresca che aveva trovato il deposito delle caramelle!!!
Grazie a Giro Battol (Josef il gommonauta) persino una autentica
schiappa nella pesca a traina come il moro ichnuso riusciva a portare a
casa ben tre rispettabili prede. In questa attività si distingueva
ampiamente quale grande pescatore Claudio il cerusico che con mano ferma
e occhi sveglio, al grido di "big rapala big tuna" contribuiva
notevolmente a riempire la cambusa della navicella! Infine gli argonauti
venivano addirittura condotti sulle isole vulcaniche e coralline deserte
di uomini ma ricche di fauna e flora eccezionale, sapientemente
immortalate dal nostro Filippo "Vailati". Con molta malinconia il 24
aprile la ciurma del capitano Andy era costretta ad avviarsi verso
Jeddah lasciandosi alle spalle una meravigliosa settimana e davanti il
grande desiderio di tornare al più presto in questi luoghi meravigliosi
per farsi ancora ospitare con splendida gentilezza e professionalità
sulle barche della COMPAGNIA.
Anche questa avventura sta per finire e come consuetudine,la ciurma si
scambierà n° cellulare, e-mail, coordinate per il teletrasporto, ecc...
nella speranza che in un prossimo futuro, ci si possa
ritrovare per continuare a rivivere le avventure e le esperienze fatte
in questi meravigliosi giorni vissuti in questo mare stupendo.
E come al solito un augurio a tutti e .....".in culo alla balena"
Claudio il cerusico, Davide il tessitore, Hester la ballerina, Roberto, Puccia, Filippo il Vailati, Lino, Giusy, Massimo il moro, Francesco il socio, Andrea e Daniele i centurioni, Janine e Jean Pierre Sherlock Holmes and dottor Watson, Marie Pierre and Jean.