Quante volte, sarà capitato di leggere di una destinazione subacquea che
promette magici incontri con svariati tipi di pesce? Il Mar Rosso non fa
difetto alla regola, ma spesso però ci si rende conto che si tratta di
un’esca pubblicitaria. Durante la crociera di inizio luglio nei parchi
marini delle Brothers, Daedalus e di Elphinstone abbiamo invece avuto modo
di vivere la grande magia di incontri degni di nota!
La buona compagnia, il lussuoso Excellence e la vittoria del tricolore ai
mondiali tedeschi sono i migliori presupposti per una promettente vacanza.
La traversata alle Brothers non si svolge però secondo previsione. Dapprima
il blocco al porto di Galeb dopo la finale di calcio, poi il mare
risvegliatosi dopo i festeggiamenti del titolo mondiale. Il gruppo reagisce
comunque bene riversando in mare parecchia zavorra organica! Inoltre c’è chi
applica amorevolmente il cerotto all’orecchio del compagno e si ritrova con
una pupilla dilatata a dismisura, quasi a voler mostrare con gli occhi le
isole Brothers: una grande ed una piccina!
Finalmente si raggiungono le isole e il malessere si placa. Risuona la
campana, tutti seguono il briefing e poi via con la prima immersione. Dire
che tutto si svolge perfettamente, secondo le didattiche subacquee, sarebbe
una bugia: non siamo esempi da antologia e le sviste si susseguono con
regolarità, a favore di una comune ilarità. Chi scorda a bordo la maschera,
o addirittura il computer, non fa una piega: c’è sempre un modo per godersi
un’immersione sicura. Il divertimento del gruppo si fa più sonoro, quando
qualcun altro cerca inutilmente di far credere che aprire la bombola a
notevole profondità faccia parte di un’esercitazione pianificata.
Di ritorno
a bordo dell’Excellence le descrizioni degli avvistamenti si dilungano sotto
l’entusiasmo dei fortunati avvistatori e con la celata frustrazione di chi
si è accontentato del pur ricco panorama corallino. I discorsi dirottano
velocemente sulle maldestre disavventure degli altri. Così si viene a sapere
che c’è chi predilige la tecnica del lancio del pedagno… e si ritrova
intrappolato nella sagola, appeso per una pinna a 1m dalla superficie, con i
compagni d’immersione che svuotano la bombola dalle risate. Poi arrivano
anche le immersioni profonde, ciò che non impedisce di proseguire con
tecniche di immersione alternative! Secondo il detto “No Deco? No Alpitour!”,
alcuni computer decidono inspiegabilmente di saltare le tappe di
decompressione per poi tacere testardamente per 24 ore. Soltanto la mancanza
di contatti telefonici con la terraferma impedisce ai proprietari di
protestare con le ditte di computer per l’inspiegabile funzionamento.
Da quel momento nasce il sospetto di essere sotto strani influssi esoterici.
Qualcuno lamenta persino lo spontaneo gonfiamento del jacket in barca,
quando la bombola è scollegata! Anche i numerosi avvistamenti importanti in
immersione vengono considerati una conseguenza dell’alone misterioso che ci
accompagna. Lunga è infatti la lista degli squali avvistati: oltre ai soliti
squali grigi e pinna bianca, si aggiungono infatti anche lo squalo martello,
l’albimarginatus e il magnifico squalo volpe. L’ubriacatura per tanta
generosità narcotizza pure un fotografo, sotto il cui naso viene a nuotare
un martello. L’intrepido si gongola e plana dolcemente a qualche centimetro
dalla pinna dorsale. Finalmente si ricorda dell’attrezzo per le foto e lo
maneggia deliziato per le foto che potrà esibire. Poi il dramma! Le batterie
sono scariche e il martello ringrazia soddisfatto per non aver dovuto subire
le raffiche di flash! L’incredulità e la rabbia contagia anche un altro
fotografo, noto professionista della Compagnia del Mar Rosso, il quale
pretende di aver voluto scagliare la maschera sul fondo del mare quando si
sfilava le bombole per risalire sul gommone. C’è però chi asserisce che non
c’è stato nulla di intenzionale in quel gesto. Forse è tutto da ricondurre
allo strano potere che ci segue durante la vacanza.
Ma come si sa, i misteri trovano spesso una spiegazione e così a bordo si
diffonde la notizia che qualcuno ha davvero poteri magici. Sembra che con un
gesto dall’intenso contenuto sensuale è possibile garantirsi degli
avvistamenti subacquei di eccezione, i quali sono però da compensare con le
maldestre disavventure di ognuno. Con una corroborante sfregatina di natiche
una persona del gruppo stimolava infatti da giorni la buona sorte per
attirare il grosso pesce pelagico quand’eravamo sott’acqua. Svelato il
mistero è diventato più facile accettare ogni “fantozzata” di cui siamo
stati i protagonisti. Si è quindi saputo in seguito che impostare il
computer per immersioni in nitrox e immergersi con aria non ha conseguenze
nefaste. Le sonore risate vengono però sopraffatte da grida provenienti da
un’altra barca: uno squalo balena sta nuotando proprio sotto di noi! Come
squali ci avventiamo sulla piattaforma per afferrare pinne e maschera e
tuffarci nel blu. Ancora una volta la nostra goffaggine crea uno spunto di
degno di nota: durante il tuffo la figura più esile del gruppo, che
chiameremo anthias, viene trafitta alla schiena con una pinna di uno dei
colossi del gruppo, che chiameremo squalo balena. Risultato dello scontro:
squalo balena batte anthias 1 a 0 e tutti negli spogliatoi senza aver visto
il vero squalo balena!
Soltanto un giustificato comune senso del pudore impedisce tutti di baciare
il cenacolo della fortuna e stiamo attenti a non abusare della buona sorte.
Le sfregatine vanno centellinate! Allora via di nuovo per la prossima
avventura, che sembra iniziare nel migliore dei modi a giudicare dal gruppo
di delfini che ci accompagna incuriosito. L’emozione gioca però un brutto
scherzo anche al nostro istruttore: la maschera si allaga durante la
capovolta dal gommone e non vede più i delfini che se ne vanno per le
risate, indirizzate anche al fotografo che non è stato in grado di
approntare in tempo la macchina fotografica per dimostrare l’incontro. In
seguito all’immersione una sirena del gruppo scatena un’agguerrita caccia al
suo asciugamano divenuto introvabile. Ormai sta per arrendersi quando
qualcuno la fa arrossire chiedendole se per caso non si tratta
dell’asciugamano che lei porta come turbante in testa. Considerate le
numerose sviste, chissà quali altri magnifici avvistamenti ci attendono
ancora!
La crociera prosegue fino ad Elphinstone per le ultime immersioni. Prima di
trasferirci sul gommone la nostra maga si prodiga nell’ultima sfregatina
della settimana. Su richiesta generale viene deciso di immortalare questo
simbolico gesto: lei si appoggia al bordo della barca, noi si scatta la foto
e … di colpo si materializza sotto di noi il famigerato squalo longimanus!
Un’imponente ombra scura scivola silenziosa in avanti e indietro tra le
barche, poi si dilegua un attimo. Speriamo di ritrovare lo squalo al termine
dell’immersione, ma questo si prende gioco di noi e rispunta soltanto quando
siamo di nuovo a bordo. Praticamente nessuno osa tuffarsi con maschera e
boccaglio per incontrare il colosso e l’avvistamento da fuori sembrano
soddisfare tutti.
Intanto purtroppo la crociera si conclude, la prua dell’Excellence fende
l’acqua nella baia di Port Galeb e veniamo salutati da un branco di delfini
che ci seguono nell’insenatura, quasi a volerci ringraziare per la simpatica
settimana vissuta in nostra compagnia. Vuoi vedere che la fattucchiera di
bordo aveva nei delfini i complici per invitare i pesci a mostrarsi? Se il
prezzo per gli incontri subacquei sono state le sviste e le figuracce di
praticamente tutti noi, allora il prezzo ci è sembrato giusto. Abbiamo
vissuto una settimana intensa, su una bellissima barca e con un equipaggio
squisito, come i pasti che abbiamo consumato. A proposito, il destino ha
arriso all’unica vegetariana del gruppo, che si è sempre vista servire
succulenti piatti di pesce… sai, la linea! Poi però ha trangugiato chili di
caramelle “sugus”. Mah, vai a capire le donne!
La settimana è ormai incastonata nei ricordi, ma ci siamo ripromessi di
incontrarci nuovamente: domenica 27 agosto ci ritroveremo in Ticino, sulle
rive del Lago Maggiore, per una rimpatriata con tanto di immersione e
presentazioni fotografiche. La peggiore scusa addotta da una torinese che
non vuole venire è che il Ticino è lontano... poi se ne va ad immergersi in
Liguria, che è ancora più distante!!!
Un caro abbraccio a tutti, in attesa di incontrarci per un’altra sfregatina. Un grande grazie anche alle nostre preziose guide Christophe e Hammam e all’equipaggio dell’Excellence.
Aldo Doninelli