Questa vacanza è una magia

Premesso che io e mio marito Flavio avevamo prenotato una crociera di una settimana in Arabia e che non è stato possibile partire a causa di problemi burocratici del paese, La Compagnia del Mar Rosso ci ha proposto di fare 2 settimane in Sudan così è iniziata la nostra bellissima avventura.

06-08-2010 MILANO – CAIRO
A Malpensa incontriamo parte del gruppo che avrebbe condiviso con noi questa magnifica esperienza.
Laura della Compagnia ci aveva avvertito che si trattava di un gruppo che aveva prenotato tutta la barca a cui mancavano solo 2 posti e fortunatamente li abbiamo occupati io e Flavio.
Arriviamo al Cairo in orario e riusciamo a trascorrere una bella serata con cena e balli tipici egiziani in un ristorante-barca sul Nilo ed iniziamo a fare conoscenza con il gruppo.
Il capogruppo si chiama Giovanni e sua moglie Graziella. Sono state due persone fondamentali per noi, sono riuscite a farci sentire subito a nostro agio e con la loro esperienza abbiamo imparato moltissime cose.

7 -08-2010 CAIRO – PORT SUDAN
Al mattino riusciamo a visitare il museo del Cairo e anche se meriterebbe la visita di almeno tre giorni consecutivi data la bellezza e l’importanza di tutti i reperti. Le poche ore trascorse nel museo ci forniscono solo un infarinatura della grandezza della storia Egiziana.
Nel pomeriggio dopo aver incontrato le nostre due magnifiche guide Massimo e Danilo in albergo al Cairo si parte per l’aeroporto diretti in Sudan in perfetto orario (con lo stupore di alcune persone che erano già state a fare questa crociera e avevano sempre dovuto affrontare mostruosi ritardi dei voli Sudan Airlines).
Arriviamo a Port Sudan e dopo controllo bagagli sono elettrizzata…un pulmino ci porta al porto e poi un gommone per salire finalmente nella nostra barca.
Tutti corrono a sistemare l’attrezzatura ed a occupare le cabine…noi rimaniamo un po’ disorientati. Capiamo subito quanto sia importante in barca essere sbrigativi, veloci, precisi e coincisi per quanto riguarda gli orari e l’ordine nel prepararsi e preparare l’attrezzatura.
Sono felice faccio conoscenza con i ragazzi tutti egiziani tranne un sudanese che saranno speciali, bravi, gentili ed efficienti per tutta la durata della crociera.
Nonostante la stanchezza, l’euforia di essere in mare non mi fa riposare quella prima notte in barca. La nostra cabina è molto carina non gli manca niente abbiamo bagno in camera, comodino e armadio. C’è l’aria condizionata che però non usiamo. Si sta benissimo così!

8-08-2010 SHA'AB RUMI
Per oggi sono state programmate 2 immersioni dato che facciamo due settimane, concordiamo di fare una prima ceck dive  in laguna (una check-dive per controllare attrezzatura e peso) e la seconda a Precontinente II nel pomeriggio.
Io e Flavio siamo agitati: si inizia!!! Il mare più bello e colorato del mondo…così viene considerato il Mar Rosso fin dalla sua scoperta subacquea. Il fatto di essere un mare chiuso nel quale non si immettono fiumi, fa del Mar Rosso uno dei mari più limpidi e trasparenti del Pianeta.
Abbiamo modo di accertarcelo subito quando ci immergiamo su Precontinente 2 il famoso villaggio sommerso di Cousteau installato poche decine di metri fuori dalla passe di Sha’ab Rumi in direzione sud. La famosa casa nel mare, questo esperimento straordinario realizzato dal comandante Jaques Cousteau nella quale gli oceanauti vi abitarono per un mese intero. Lo raggiungiamo con il gommone lasciando la barca ormeggiata all’interno della laguna.
Lo Starfish House, l’hangar e la cabina di profondità appoggiano sul fondo grazie a gambe telescopiche fissate sul fondale.
Rimaniamo meravigliati dalla limpidezza dell’acqua e dall’ambiente che circonda la struttura. I raggi di luce  sole filtrano all’interno dell’apertura degli oblò e creano situazioni suggestive.
Anche la parete di corallo lì intorno merita una visita. Infatti si incontra un bel Napoleone e due squaletti pinna bianca di scogliera in profondità (non riusciamo a vederli molto bene ma per noi sono i primi squali e c'è euforia!!I Incontriamo molte cernie dei coralli, pesci farfalla e bande di triglie gialle che perlustrano i fondali corallini e che entrano ed escono dal magazzino degli  attrezzi che oramai altro non è che un tunnel di ferro lungo non più di 4 metri che poggia sul fondo con qualche alcionario. Terminate le immersioni ci si scambia le prime impressioni con il gruppo. Erano tutti felici di trovare le acque così limpide nel mese di agosto, temevano che il caldo rendesse le acque sudanesi ricche di sospensione e quindi con minore visibilità. Tutto smentito!

09-09-2010 SHA'AB RUMI Punta Sud
Considerata una delle immersioni più famose del mondo per la ricchezza di pesce anche grosso e per la spettacolarità dei sui fondali non a caso anche Cousteau ha effettuato in questo sito le ricerche sugli squali.
 Alle 7:30 sveglia e alle 8:00 dopo un Breafing dettagliato di Massimo ci si tuffa e si inizia l’avventura. Nella discesa guardando in alto si avvistano 2 pappagalli buffalo o rinoceronte molto grandi e buffi e il primo squalo grigio… questa sarà per me e anche per Flavio una delle immersioni che più ci hanno regalato emozioni e voglia di vivere. La nostra prima immersione con gli squali!!!! Appena immersi si scende e si punta verso il blu. Subito si incontrano i primi squali grigi e pinna bianca… io e Flavio riusciamo a vederli da lontano perché siamo gli ultimi della fila ma presto saremo ricompensati! Mentre gli altri risalgono seguendo le guide noi due prima di seguirli veniamo raggiunti sul pianoro a circa 28 metri dagli stessi squali che gli altri vedevano a 50 metri.  Anche Giovanni è con noi, ci fa segno di fermarci dietro piccoli blocchi di corallo e di non spaventarli, girano a pochi metri da noi: sono tre squali grigi, due anche di grossa taglia, ci scrutano ed io già li amo, si perché io adoro gli squali ma mai avrei pensato di condividere un momento della mia vita  con loro in questo modo. Flavio anche lui molto felice li fotografa e queste saranno le uniche foto belle riuscite agli squali con la nostra macchina fotografica dato che poi li avvisteremo ma a profondità maggiori e non consentite allo scatto per la nostra fotocamera che farà anche miracoli scattando a 47 metri! Si termina l’immersione non prima di  aver ammirato la parete ricca di coralli di mille colori, pesci farfalla, gruppi di fucilieri, pesci pappagallo, pesci chirurgo e pesci farfalla…notiamo anche 2 pesci falco oltre che 2 grossi barracuda e altri 2 Napoleone cosa si vuole di più dalla vita?
La seconda immersione la facciamo sempre sulla punta sud vista l’euforia di tutti i partecipanti. Sempre bellissima ma la forte corrente, per noi fastidiosa ci impedisce di apprezzarne la bellezza… rivediamo squali grigi e questa volta una volta in parete una tartaruga che punta, guarda caso verso la mia testa anche Massimo, la nostra guida ride guardando me che sgrano gli occhi quasi volessero uscire dalla macchina non posso fare a meno di toccarla poi in barca molti del gruppo mi sgrideranno per averlo fatto. Lo so ho sbagliato, non si toccano le tartarughe e tutti gli organismi del mare!!! Ma lei quasi mi faceva la permanente, mi stava arrivando dritta in testa eeehheee.
La terza immersione ritorniamo su Precontinente 2 per la mia gioia dato che non avevo ancora ficcato il naso nella struttura. Torniamo in barca con una fame mostruosa, queste immersioni ci hanno prosciugato eppure mangiamo e beviamo veramente molto e eccezionalmente bene I ragazzi dell’equipaggio sono fantastici e Danilo e Massimo super. Li ammiro. Li invidio.

10-08-2010 SHA'AB RUMI - RELITTO BLUE BELT – GOURNA REEF  
Ripetiamo la prima immersione a Sha’ab Rumi dopo sveglia alle 7:30. La barca è ormeggiata quasi sul punto e scendiamo in drift  dive direttamente dalla barca come nelle altre 2 immersioni. Siamo tutti molto felici che ci consentano di fimmergerci ancora qui, dove il tempo sembra sospeso, dove c’è tutto il mondo marino e noi siamo gli intrusi. Si rivedono gli squali grigi in profondità e alcuni di noi avvistano uno squalo martello. Facciamo il primo incontro di straordinaria bellezza con un branco di carangidi che danza con noi, si uniscono, si dividono e si ricompattano di nuovo. Saranno centinaia e il loro colore argento illumina il mare. Durante la risalita incontriamo i miei simpatici amici pappagallo rinoceronte che rompono i coralli come se fosse noccioline e poi eliminano subito i residui. Sicuramente loro non hanno problemi di stitichezza. Facciamo anche un bellissimo incontro con un trigone a macchie blu che ci fissa con quei bellissimi occhi gialli ma non tenta neppure di muoversi anche se eravamo a distanza molto ravvicinata. La seconda immersione la facciamo sul relitto del Blue Belt, un gigantesco cargo che da Jeddah si dirigeva verso Port Sudan e trasportava  automobili e pick up Toyota. Lungo 103 metri si schiantò contro il reef di Sha’ab Seudi probabilmente a causa delle  brutte condizioni meteomarine.
Ci siamo divertiti. La visibilità era buona e il relitto si trova capovolto perpendicolarmente alla parete del reef. Sparsi si trovano i resti di automobili, volanti e copertoni. Scendiamo a circa 40 metri dove troviamo un apertura che ci permette di attraversare la nave e di guardare all’interno. Li si trovano altre automobili ma noi veniamo attratti da una cernia GIGANTESCA che anche Massimo rimane sorpreso nel vederla. Spaventata del nostro arrivo e dalla luce delle torce si addentra nella sua tana. Nel pomeriggio dopo sole e bagni altra immersione più tranquilla ma non per questo meno affascinante a Gourna reef. Al rientro ci aspettano i nostri marinai con succhi, frullati e dolcetti. Sono felice.

11-8-2010 QITA EL BANNA – ANGAROSH – MERLO Punta Nord
In barca questa mattina c’è un aria di trepidazione quando si parla di Angarosh.
Si perchè alcuni come Nicoletta quando sono andati per la prima volta in Sudan non sono riusciti ad immergersi per le condizioni avverse del mare in quanto si tratta di un isolotto posto in mare aperto, a ora si può! Siamo in agosto ed il mare è una tavola di mille colori azzurro, celeste verde, indaco, smeraldo e ogni tanto mi perdo a fissare tanta bellezza. Che meraviglia dove l’uomo non tocca. Lì esiste l’essenza della natura pura e limpida come Dio l'ha creata.
Questo è un altro sito di immersione dove si possono trovare tonni, barracuda carangidi e squali.
Scendiamo sul primo pianoro dove incontriamo un‘esplosione di colori, poi sul secondo dove troviamo un bel barracuda che gira solitario e poi una famiglia di Napoleoni. Qui ne ho trovati veramente tanti di tutte le dimensioni. Risalendo ci dedichiamo ad osservare la bellezza della parete con coralli, madrepore, gorgonie ventaglio, corallo nero e corallo frusta. Mi vengono incontro anche due pesci lima di rara eleganza color azzurro-grigio verde e con quel musino allungato sembra mi vogliano mandare bacini. Terminiamo la giornata a Merlo reef dove ci aspettano pappagalli buffalo, tre nudibranchi dai colori stupefacenti, un bel trigone ed altri napoleoni. Viva il Sudan!…
Al computer Angarosh sembra essere stata un immersione complessa: 54 metri max di profondità raggiunta per 62 minuti di immersione ma credetemi la rara bellezza di questi fondali ha fatto sì che neanche ci accorgessimo di aver fatto un immersione tanto impegnativa e poi il calore e il colore dell’acqua qui invitano a restare.
Anche Merlo reef punta nord è stato uno spettacolo: facciamo subito amicizia con un gruppo di pappagallo rinoceronte e siamo fortunati a vedere 3 nudibranchi in una sola volta posizionati su un corallo quasi fossero messi lì per farsi fotografare e poi ancora napoleoni, 2 trigoni ed infine anche 2 murene.
    
  

12-8-2010 ANGAROSH – ABINGTON – MERLO Reef punta Sud
Ci si tuffa dalla barca, la corrente solitamente qui è molto forte ma noi non la troviamo.
I regolari movimenti dell’acqua portano in quest’area grandi quantità di microrganismi che favoriscono la crescita di enormi gorgonie e rigogliosi cespugli di coralli molli che in alcuni punti crescono così vicini l’uno all’altro da formare una sorta di foresta. Nell’intrico dei rami brulica la frenetica vita di piccoli abitanti di queste delicate formazioni coralline: gobidi che riescono a rendersi quasi invisibili grazie al corpo semitrasparente, pesci falco dal lungo muso appuntito pronti a scattare per afferrare qualche incauta vittima. Piccoli gruppi di triglie gialle nuotano sul reef alla ricerca di pesci di cui cibarsi. Non di rado in mezzo a loro si incontra un carangide che sfruttando la copertura del gruppo può sferrare il suo attacco con scatti fulminei.
Uno pterois si aggira nei pressi di una gorgonia, lo avviciniamo per immortalarlo con la nostra macchina fotografica. Lui ci fissa con quegli occhioni marroni molto vicini e timido si rigira su se stesso volteggiando per poi addentrarsi in una fessura di una roccia madeporica con l’eleganza delle sue pinne a raggi dove sono nascosti gli aculei velenosi.
Passiamo in prossimità di agglomerati madreporici a forma di pinnacoli. Queste formazioni più o meno cilindriche che si ergono dal fondo per alcuni metri ospitano colonie di colorati anthias e cascate di alcionari purpurei, nelle zone più riparate si incontrano gruppi di pesci farfalla mascherati.
Sui blocchi di corallo crescono anemoni di notevoli dimensioni con gli immancabili pesci pagliaccio. Un pasce pagliaccio mi si avvicina curioso restando protetto dai tentacoli urticanti dell’anemone che lo ospita.
Alcuni compagni di immersione che si trovano vicini alla guida riescono a vedere in profondità il gruppo di martelli ma per questo ci sarà tempo anche per noi.
A Merlo reef punta Sud, immersione del pomeriggio, facciamo un bellissimo incontro con un gruppo di carangidi, circa un centinaio! Questi instancabili nuotatori si spostano continuamente tra i reef  a caccia di piccoli pesci di cui si cibano.
All’interno degli anfratti più tormentati si trovano sciami di pesci vetro, guardati da vicino da cernie dalla bocca rossa.
Tutto questa bellezza mi porta lontana e alla fine ho costretto anche Flavio a restare in acqua per tanto tempo. Rimaniamo soli, spariamo il pedagno e si sente Mohamed che con il gommone ci aspetta sopra le nostre teste. Niente paura, solo felicità.

13-8-2010 ANGAROSH – QITA EL BANNA – GOURNA Nord
Altra giornata di splendide immersioni. Di questa giornata mi resta impressa nella mente una coppia di pesci angelo imperatore di grandi dimensioni che nuotano attraverso la spaccatura di un  reef, un crinoide che insidiatosi sul bordo esterno di una gorgonia, distende le sue numerose braccia per catturare il plancton. Un gambero dalle tenue colorazioni viola compare tra le vescicole di una madrepora uva offrendo un ennesimo esempio di vita associata, molto frequente nel modo sottomarino. Gruppi di grugnitori e labridi dalla livrea argentea sfilano sulla parete del reef, una damigella dal ventre bianco sfila tra una madrepora ad ombrello. In corrispondenza delle punte che si protendono verso il mare aperto si trovano fitti assembramenti di pesci pelagici come gruppi di carangidi argentei che corrono verso di noi quasi a coinvolgerci nei loro giochi di prestigio. Infine un gruppo di fucilieri nuotano instancabili nella loro frenetica ricerca di plancton e alcuni pesci balestra blu che con la loro originalità catturano la mia attenzione.

14-8-20120 RELITTO BLUE BELT – SHA'AB RUMI - UMBRIA
Ritorniamo al relitto per rivederlo un'altra volta: Massimo dice che un relitto si deve vedere sempre almeno due volte per capire bene la posizione e per osservare i particolari.
Oggi ci dedichiamo alle Toyota disperse qua e là.
La seconda immersione la rifacciamo per l’ultima volta a Shaab’Rumi Sud, il sito di immersione più popolare di tutto il Sudan. Il reef si trova a pochi centimetri dalla superficie, da dove parte una  parete verticale che scende fino ad una quindicina di metri di profondità. Più in fondo notiamo i resti di una gabbia usata per alcuni esperimenti del comandante Cousteau. La punta si estende fino a trenta metri di profondità per poi incontrarsi con una parete che scende nel blu. Oggi immersione mega: carangidi, barracuda, napoleone e veramente tanti squali grigi e squali di barriera dalle pinne bianche.
E’ sempre una grande emozione per tutti quando si rientra in barca dopo avere visto gli squali. Non so perchè ma io ne sono attratta, mi piacciono, mi sono simpatici e l’immersione con loro è adrenalinica.
Il relitto dell'Umbria è un immersione che non dovrebbero mai perdere gli appassionati di relitti. Una nave di 155 metri di lunghezza situata a Wingate Reef nelle vicinanze di Port Sudan affondata il 10 giugno 1940 con scafo totalmente integro appoggiata sul fondo a -30. Si possono perlustrare le stive, vedere le Fiat 1100, sacchi di cemento, bottiglie, bombe di aereo, scialuppe. Tutto ricoperto da coralli nei quali nuotano pesci di ogni colore. Ricordo un platax che incuriosito ci ha seguito per tutta l'immersione!

15-8-2010 PORT SUDAN –SANGANEB SUD
Durante la mattina si torna a Port Sudan per fare rifornimento viveri per fare cambusa. A tutti noi sembra strano scendere a terra anche se è solo passato una settimana. Dalla barca curiosiamo la gente che passa sulla strada del porto e si notano i tipici TUC-TUC, simili alle nostre Ape Car ma con tre posti a sedere dietro e tutte coperte. Sono i loro taxi e ognuno li caratterizza come meglio può. Mi piace osservare la gente sempre cortese e carina, anche i bambini ci salutano, siamo anche noi un’attrazione soprattutto noi donne in costume. Verso le undici si riparte verso il sud e la prima tappa la facciamo al famosissimo faro di Sanganeb punta sud. Bellissima immersione, su un pianoro sabbioso a -25 m notiamo moltissimi balestra titani molti alcionari, carangidi argentati, napoleoni giganti e anche alcune cernie. Sono contenta, oggi inizia un altro safari, quello meno conosciuto e quello che poi io amerò di più.

16-8-2010 SANGANEB NORD- YUMNA-SHAAB AMBAR
Oggi abbiamo avuto fortuna! Massimo la sera precedente ci aveva detto che se il mare fosse stato calmo saremmo riuscita a fare questa caratteristica immersione nella punta nord di Sanganeb e così è stato.
Alle otto del mattino dalla barca vedo un mare infinitamente bello che ti invita ad immergerti ed è talmente invitante da attirarti nelle sue immensità abissali. Non so descrivere tanti colori in una solo volta, le svariate tonalità del mio colore preferito, l’azzurro e la sua purezza. Qui veramente l’inquinamento non esiste perché l’uomo è solo di passaggio. Oggi è la giornata dei barracuda e dei pesci pagliaccio ma poi arrivano anche i miei squali grigi e pinna bianca di scogliera ad iniettarmi adrenalina in corpo. Dopo questa immersione facciamo parecchia navigazione e la seconda immersione a Yumna la iniziamo alle tredici. Noto subito un caldo più umido e temperature ancora più elevate, siamo sempre soli ma l’itinerario sud ci porterà il privilegio di essere accompagnati in barca anche da fantastiche coloratissime e  bellissime libellule che entrano ed escono continuamente oltre che dalle rondini che avevamo visto anche a nord. Yumna è sorprendentemente diversa da tutte le altre immersioni fatte, l’acqua in profondità sembra più scura ma qui si nota subito che il mare è molto più ricco di pesce e che noi sembriamo proprio stranieri. I pesci sono curiosi, ci vengono molto vicini, Flavio nota il primo squalo martello ed entrambi in superficie facciamo un bellissimo incontro con uno squalo seta cucciolo. Prima di rientrare in barca, sul gommone  notiamo 2 delfini che si divertono a fare piccole acrobazie dando uno spettacolo meraviglioso. Qui non siamo in piscina!!!L’immersione del pomeriggio fatta a Sha'ab Ambar dove vediamo numerosi pagliaccio e gorgonie ventaglio termina in barca con una bella merenda. Il frullato di banane e i biscotti mi riportano energia in corpo visto che io in queste immersioni concedo tutta me stessa e torno spesso in barca esausta ma felice.

17-8-2010 LOGAN SUD E NORD E KEARY
Mi sveglio al solito orario e la barca si sta già spostando verso sud, il primo sito dove faremo immersione si chiama Logan ed è un reef di una straordinaria bellezza e limpidezza dell'acqua che anche se non ti immergi vedi comunque i pesci dalla barca. Durante il tragitto siamo inseguiti da un gruppo di grampi giganteschi e Massimo dice che non sono molto facili da incontrare. In queste immersione nei siti non frequentati dagli umani notiamo pesce di ogni varietà e dimensione, persino grossi tonni, napoleoni giganti, un grosso barracuda, una murena gigante, molte varietà di pesci bandiera e farfalla, alcuni pesce leone e gigantesche oloturie. Abbiamo i primi problemi con uno dei due gommoni che si buca, ma i ragazzi della barca sono bravissimi ad aggiustare e a non scoraggiarsi ai primi intoppi.
Non parlo delle notturne che invece mio marito Flavio ha fatto ma guardando le foto capisco di essermi persa qualcosa di speciale. D’altra parte tornavo in barca al termine delle tre immersioni sazia e ripagata delle fatiche fisiche della giornata ed immergermi di sera non ne sentivo proprio l’esigenza comunque ricci matita, seppioline, gamberetti boxer, crinoidi e pesci pappagallo che dormivano nel loro involucro, sono stati per Flavio un’occasione di immersione originali ed uniche del genere.

18-8-2010 PINNACOLO-SHA’AM AMBA SUD
Che bello svegliarsi al mattino, uscire dalla camera, fare due scalini, aprire la porta ed essere già in mare, è una sensazione indescrivibile. Il mare, il silenzio, il sole già caldo sulla pelle, gli uccellini, le libellule, i delfini, la pace e di nuovo tu e il mare. Il sud del Sudan a mio parere è ancora più vergine del nord e anche più bello.
Ci dirigiamo verso il pinnacolo, ossia un pilastro di roccia che dal fondo si erge fino a mostrarsi a pochi metri dalla superficie tutto questo perché questo mare così limpido lo permette.
E’ un immersione che si può fare solo se le condizioni lo permettono visto che non esiste riparo in quanto il pinnacolo si trova proprio in mezzo al mare ed è molto complesso ormeggiare. Siamo tutti agitati per questa immersione, anche Massimo perché anche per lui è una novità. Si capisce subito che stiamo entrando in un mare vergine.
Il pinnacolo mi regala la mia prima immersione con lo squalo martello, finalmente anche io vedo lo squalo martello e non solo uno ma 2 meravigliosi squali martello. Sarò ripetitiva ma io adoro gli squali ed il martello così grosso e a tratti goffo con quel muso mi appare subito simpatico. Uno dei due è un giovanotto e l’altro è più adulto. Oltre ai martello incontriamo 2 squali grigi, tre pinna bianca di scogliera e a -5 metri un giardino di corallo meraviglioso.
Naturalmente la seconda immersione la ripetiamo di nuovo al Pinnacolo. Sembra anche  semplice perché è un immersione a cerchio, ci giriamo intorno e notiamo le bellezze della natura. Ritrovo i miei 2 martelli, probabilmente amano girarci intorno pure loro. Saliamo fino alla superficie del pinnacolo in pochi metri di profondità che ci accoglie con tutte le varietà di pesci pagliaccio, murene, anthias, farfalla, oloturie, pappagallo, balestra blu, pesci palla, pesci istrice, pesci pietra,  è come se fosse un’altra immersione. Che colori!!! La terza immersione è comunque molto bella anche se non la posso paragonare al Pinnacolo visto che mi ha regalato l'inocntro con il martello. In barca mi prendono in giro, fanno tutti i segni per indicarmi la vista dello squalo martello dato che in acqua quando l’ho visto i miei occhi fuoriuscivano dalla maschera. Cavolo ero l’unica a non averlo ancora visto, non posso permettermi di ridere più del solito??!!

19-08-2010 YUMNA-SANGANEB SUD-SANGANEB SUD
Oggi è stata la giornata per me più bella della crociera, è stata la giornata degli squali martello, degli squali grigi, dei barracuda e del mio record di profondità: ho visto 4 squali martello, uno di questi molto da vicino tanto da rimanermi impressi i suoi occhi neri, uno squalo grigio che troppo curioso stava cambiando rotta e guardandomi con interesse aveva rallentato la sua velocità: che strizza!!! Barracuda delle livree verdi con i loro musi aguzzi ma in Sudan tutta la bellezza sembra ora non essere più associata a tanta fatica. Ora dopo circa 2 settimane di immersioni mi sembra più faticoso stare in barca che sott’acqua. Un mare da favola, tutti i colori del mondo sono immersi in questo giardino di corallo e in questo splendido contesto ci sono anche loro, gli squali. Non è facile vederli ma qui tutto sembra alla portata di mano. Sono immensamente felice di questa crociera, non voglio più tornare a casa.
Nelle altre due immersioni ci dedichiamo ai colori ed ai piccoli pesci che come bellezza non son da meno di quelli più grandi.
Ritroviamo i napoleoni, pagliacci, pappagalli, triglie gialle, i chirurgo, i farfalla, i pappagallo, balestra blu e tutto il mondo marino.

20-08-2010 SANGANEB NORD – RELITTO UMBRIA
Oggi è l’ultimo giorno di immersioni.
Sono triste, ma come al solito tutte le cose belle finiscono prima o poi!
Flavio oltre a Sanganeb Nord torna anche sull’Umbria, io invece decido di terminare dopo la prima immersione del mattino ed incominciare a sistemare l’attrezzatura e farla asciugare prima di riporla in valigia.
La sera si ritorna al porto e poi dopo cena si organizza un bellissima serata a Port Sudan in giro con i Tuc Tuc tutti personalizzati negli interni. E’ sera e fa molto caldo ma la gioia di stare in un paese cosi vero e per nulla turistico mi affascina a tal punto da non sentirlo. Tutto è tranquillo, si vedono uomini in vesti bianche che parlano tra di loro e si radunano nella piazza del porto bevendo thè e fumando il narghilè o la shisha. Quando invece ci siamo fermati a fare una passeggiata al mercato all’interno del paese ho visto molte donne e bambini. Si nota subito che Port Sudan è una città abitata anche da gente che non soffre di fame.
Vedo donne molto belle e curate, vesti lunghe e colorate, bellissime ciabatte. Il mercato è molto frequentato. Si notano oggetti che noi italiani avevamo in commercio 20-30 anni fa, come alcuni giochi in plastica per bambini, passeggini, molte valigie, e poi la macchine per cucire, moltissimo cotone per vesti di vario colore, sete poi cinture in pelle, scarpe e ciabatte in cuoio. Le donne sono per la maggior parte alte e magre ed hanno bellissimo lineamenti non marcati.
Queste che girano per mercati, che si recano con i bambini in gelateria, che hanno un cellulare, son persone comunque benestanti. Rimango felicemente sorpresa nel vedere un paese che dalle statistiche sui giornali è il più povero del mondo con il maggior numero di mortalità nei primi anni di vita. Anche i ragazzi portano camicie colorate e pantaloni, ridono e scherzano e non sembrano deperiti. Riusciamo a gustarci del thè e del caffè da loro preparato nella fantastica piazza vicino al mare dove tutte le persone per lo più uomini si radunano di sera davanti al narghilè e thè o caffè. Anche noi proviamo la shisha con tabacco profumato ai vari frutti, è molto rilassante e ti aiuta a condividere piaceri con altre persone. Ancora oggi non vedo gente veramente povera, che chiede carità o che va in giro scalza quindi dove è la povertà?
Lo scoprirò domani quando andrò a fare l’ultima escursione  a Suakin, la città costruita con il corallo, una delle meraviglie del mondo che ancora pochi potranno avere la possibilità di visitarla per il fatto che con il tempo si sta sgretolando.

21 agosto 2010 PORT SUDAN – SUAKIN – CAIRO
Al mattino partiamo con l'autobus per la città di Suakin distante circa 55 km da Port Sudan. Io reggo molto bene il caldo e c’è da dire che stare in barca in costume non è la stessa cosa di passeggiare in una città morta con 43 gradi segnati dal computer al polso del nostro compagno di viaggio.
Sull’autobus attrezzato di aria condizionata, mentre alcuni dormono, io fotografo la vita vera dal finestrino e vedo la povertà. Chilometri di strade desertiche e ai bordi su terra arida sorgono piccole capanne di legno in parte distrutte dove poche persone vivono, stracci di vestiti attaccati a fili che fungono da stendi panni e spazzatura vicino alle capanne; ragazzi e bambini magri e soli che dormono con asini denutriti, gomme di auto dimenticate sui cigli delle strade riutilizzate per delimitare piccole strade, accantonate le une sulle altre a formare sedie. Bambini a piedi nudi e uomini vestiti con stracci di vesti sotto un sole cuocente. Manca l’acqua, quella che noi abbiamo in quantità sul pullman, mi si forma un nodo alla gola. Ecco l’altra parte del Sudan. La visita della città è sorprendente, resta vicino al mare questo paese costruito interamente con corallo e legno. La guida ci spiega dove si trovava la banca, entriamo a vedere alcune stanze in parte pericolanti, si vedono i cannoni, alcune finestre e resti di belle ville arroccate su strade che portano in cima al paese. Che spettacolo! E mentre facciamo ritorno sull’autobus vedo un sudanese che cammina su una strada isolata e non asfaltata con una veste chiara e sulla schiena una grossa spada. E poi ancora capanne isolate con caprette pelle e ossa, asinelli e uomini magri e soli. Sembra che in questa parte del Sudan non ci sia vita sociale, vedo solo sofferenza su quei volti che osservo dal finestrino cercando di non infastidirli.
Ma loro non guardano neppure il bus, sono troppo stanchi, forse hanno fame e tanta sete.
La sera dopo qualche ora di attesa partiamo per il Cairo.
Le pratiche di check-in sono veloci e ci ritroviamo in albergo a dormire tranquilli neanche molto stanchi dal viaggio.

22 agosto 2010 CAIRO – MILANO
Si rientra a casa. La magia finisce. Eccellente vacanza, ottimi ricordi, molta la nostalgia del mare, del Sudan, degli amici in barca e degli amici in fondo al mare.

Antonella Pugni

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