Domenica, 17 ottobre
Dopo quattro ore di viaggio, giunti all’aeroporto un pullman ci conduce
all’imbarcazione, la mitica “Suzanna”, bellissima e dotata di ogni comfort,
che ci condurrà alle isole Brothers.
Dopo un primo momento di confusione e scompiglio per l’assegnazione delle
camere, ci rendiamo conto che la confusione sarebbe stata la nostra
inseparabile compagna di viaggio.
La compagnia si presenta subito molto simpatica, ci guardiamo tutti con una
certa curiosità;
il nostro gruppo è il più numeroso, siamo in 12, in totale venti persone di
cui solo cinque donne.
Prendiamo possesso delle nostre camere, alle coppie tocca la “suite
matrimoniale”, con soffitto a specchio, un lusso visto solo nei film..
chissà che notte ci attende, pensavamo noi, ma non avevamo fatto i conti con
un compressore che, nascosto sotto il letto, ogni 15 secondi ci segnalava la
sua presenza tentando invano di funzionare, e così la nostra aria
condizionata rimaneva un sogno.
Lunedi, 18 ottobre
Sveglia alle 6,30 e suono della campana che annuncia il primo briefing, oggi
è il giorno della “prova di ambientamento”, piccolo esame per verificare il
livello di preparazione.. boh.. saranno tutti sub eccezionali (famosa
vecchia battuta di Mike Bongiorno).. a me sembra che ci sia qualche “sub
normale”.
E’ la prima volta che salgo su una barca e ho deciso di farlo in una
crociera per subacquei, dove per sette giorni non si vede mai terra…. forse
non sono molto normale nemmeno io.
Ho scoperto solo ieri sera che il mal di mare qui è d’obbligo ma sono
attrezzata e pronta a tutto… l’unica cosa che non ho calcolato è la quantità
di botte che avrei preso ovunque, cercando di stare in piedi.
La mia prima impressione da profana? Caos totale… a tutti manca
qualcosa…sembrano formichine impazzite…la prova è comunque superata e così
si susseguono nell’arco della giornata le altre immersioni seguite da
un’ottima cena e dalla speranza di dormire almeno stanotte.
Anche noi come tutti abbiamo finalmente l’aria condizionata, abbiamo
barattato il soffitto a specchio della suite per la mitica cabina 8 con
vista mare, aperta per l’occasione. E finalmente dopo cena si parte per le
isole Brothers.
Martedi, 19 ottobre
Ore 7.00, ai nostri occhi si presentano le Brothers, due isole mozzafiato…
convinti di essere di fronte alla più piccola ci rendiamo conto che invece è
la più grande.. come sarà l’altra? Non è che ci sbattiamo addosso senza
accorgercene?
Il mare è piuttosto agitato e molti lamentano malessere, ma questi sono o
non sono marinai? Chi si sente male prima dell’immersione, chi dopo… che
barca di sfigati…
Tutti discutono, nessuno obbedisce, ma obbedire a chi? Chi è il comandante
di questa gabbia di matti? In tutti i film che ho visto le navi hanno un
comandante, qui comanda solo la campana che ad ogni rintocco chiama per
immersione o pranzo.
La cosa più avventurosa mi sembra salire sul canotto con il mare mosso e gli
squali che girano… piccoli ma sempre squali.
Formazione dei “gruppi teorici” e prima immersione al relitto Aida, vapore
militare affondato nel 1957; oltre al relitto chi si immerge incontra squali
martello, squali grigi, pinna bianca, tonni, carangidi, barracuda di
discreta dimensione… non so se farò mai il sub.
La seconda e la terza immersione si svolgono lungo le pareti della Big
Brother caratterizzata dalla presenza del faro e del piccolo molo.
Ci spostiamo verso la sorella minore; visto che siamo stati bravi ci
concediamo un aperitivo, praticamente una pre-cena a base di salumi e
formaggi.. che fanno parte dell’attrezzatura di ogni bravo diver, i pasti
sono comunque ottimi e abbondanti.
Finalmente la terza notte si dorme, cullati dalle onde.
Mercoledi, 20 ottobre
Ore 7.00, esortati dal bravo e mitico Gigi tutti escono dalle cabine per il
solito meeting di preparazione all’immersione.
Le due prime immersioni che si svolgono in mattinata consentono il giro
completo dell’isola… capirai.. per ammirare la spettacolare barriera,
tartarughe, squali martello, squali grigi e il solito curioso e simpatico
Napoleone.
Alla terza immersione qualcuno rinuncia, iniziano le prime discussioni per
organizzare i prossimi giorni.. chi vuole andar di qua.. chi vuole andar di
la’.. dove saremo giovedì? Io non l’ho ancora capito.
Una cosa è certa, dopo la terza immersione ci sarà il solito briefing con
salame e prosciutto, pane e salatini, per la preparazione alla cena, mica
vogliamo tornare patiti???
La solita ottima cena e come tutte le sere l’amico denominato “Pasqualo” che
ci fa visita.
Giovedi, 21 ottobre
Dopo lunghe discussioni siamo tornati alla Big Brother (5 minuti)… ci
svegliamo al solito orario e con molta sorpresa noto che tutti sono già
pronti, nessuna delle solite facce da sonno ma, al contrario, molto
entusiasmo.
Prima immersione al relitto Aida e seconda discesa lungo tutta la parete
est.
Oggi grande novità, finalmente un colpo di vita mondana: visita alla Big
Brother e al suo spettacolare e soprattutto unico punto di attrazione: il
faro, dal quale si gode un meraviglioso panorama.
Poco prima di pranzo siamo attirati da un’agitazione generale, ci rendiamo
conto che i nostri vicini tentavano di recarsi all’isola direttamente con
tutta l’imbarcazione, la Sharm Travel… ma chi la pilota?
La causa è stata un improvviso cambio di corrente, ma i ragazzi del nostro
equipaggio, che di solito ci accompagnano con i gommoni al punto di
immersione, velocemente si precipitano a contrastare la corrente, si
appoggiano allo scafo, e subito riportano la barca lontano dalla barriera,
un’azione che merita un grande applauso da parte di tutti.
Dopo questa emozione la giornata prosegue con i soliti briefing mangerecci,
tutti felici e soddisfatti dell’interessante giornata trascorsa.
Venerdi, 22 ottobre
Ore 6,30 sveglia, il nostro Gigi ci chiama con sempre maggior irruenza: giù
dalle brande! Sembra quasi di essere su una nave militare.
Solito briefing, alla fine del quale tutti hanno capito tutto ma poi succede
di tutto: i gruppi in partenza sono due, al rientro sono un numero
indefinito.
Non riesco a capire cosa succeda la sotto, forse il solito Pasqualo semina
scompiglio nei gruppi?
A quanto pare le persone sono depositate nel punto d’immersione ma poi
avviene l’esplosione tipo meteora e tutti seguono una loro direzione… come
in politica.
Il relitto c’è? Chi l’ha visto? Bene o male tutti risultano presenti per la
colazione, naturalmente.
Ore 9.00 partenza, la nostra avventura alle Brothers finisce qui, ci
attendono ben cinque ore di navigazione dopo le quali sostiamo a Panorama
Reef, un nome meritato per lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi, i
più volenterosi fanno altre due immersioni, ma sono rimasti in pochi.
Il grosso del gruppo ha deciso di prendersi un po’ di riposo ( cause di
vario tipo: mal di gola, male alle orecchie, male agli occhi, mal di
schiena) sarà vero? Questa barca comincia a sembrare una casa di riposo.
Una grande sorpresa ci attende, per cena il nostro cuoco ha deciso di
deliziarci con una serie infinita di manicaretti che, gustati all’aperto,
con il dolce soffio del vento e i riflessi del mare, rimarranno un
bellissimo ricordo dell’ultima sera del nostro viaggio.
Sabato, 23 ottobre
Solita sveglia, solito briefing, oggi visita al relitto Salem Express
affondato nel 1991, dopo tredici anni cominciano a vedersi i primi coralli
morbidi, l’inizio di una nuova casa per tutti li abitanti del mare.
Tutti sono molto soddisfatti dell’immersione e un po’ stanchi, la maggior
parte inizia a risciacquare l’attrezzatura fotografica e subacquea, gli
stacanovisti si preparano per l’ultima immersione sul reef.
Si parte per Hurgada, la campana suona per l’atteso pranzo dopo il quale
inizia il solito rito delle foto di gruppo che richiede, a quanto pare,
molta più preparazione delle immersioni, nonostante il suono della campana
manca sempre qualcuno.
Qui finisce l’avventura, come sarà mettere i piedi sulla terraferma?
Una leggenda narra l’esistenza del fantasma di un accompagnatore che si
aggira sulle navi da crociera.. qualcuno l’ha visto qualcuno no.. noi no…
l’importante è non averne avuto fortunatamente bisogno.
Salutiamo e ringraziamo il simpatico equipaggio che ci ha accompagnato e accudito per questa magnifica crociera.
Elisabetta Giovanetti