BALESTRA TITANO

Biologia
Con buona probabilità parliamo del più famoso rappresentante dei Balisitidi; corpo compresso lateralmente dall'inconfondibile sagoma romboidale, occhi molto laterali posti nella parte alta del muso e grossa pinna anale perfettamente simmetrica alla seconda dorsale.Il Titano (Balistoides viridescens) si distingue per le sue ragguardevoli dimensioni, che lo portano a raggiungere una lunghezza di circa 80 cm, e per la caratteristica livrea con sfondo giallo che presenta due sfumature bluastre nella parte superiore della bocca.Come tutti i Balestra presenta una robusta dentatura sporgente, che gli permette di nutrirsi di organismi duri che vanno dai ricci ai crostacei e polipi delle madrepore, che si accaparrano spezzando le ramificazioni madreporiche a suon di morsi.

Profondità
Il Balestra Titano non può essere considerato un profondista del reef, infatti i polipi delle madrepore di cui si nutre lo portano a spendere buona parte della giornata dai fondi sabbiosi delle lagune che presentano il tipico reef " a patch"  fino a un massimo di 35 – 40 metri di profondità.

Curiosità
La curiosità principale sta proprio nel nome, per qualcuno si ricollega alla forma delle pinne che ricordano la curvatura di un arco. Secondo altre fonti è da riferirsi al corpo a forma di balestra, il cui "grilletto" si ritrova nella prima pinna dorsale. Di sicuro possiamo affermare che la prima pinna dorsale è molto particolare in quanto formata da 3 raggi spinosi, il primo dei quali è erettile e non può essere abbassato se non volontariamente dal pesce stesso. Questo meccanismo gli fornisce un sicuro ancoraggio nelle tane (di notte capita spesso di vedere le punte della caudale spuntare da una stretta fessura del reef), e gli permette una comunicazione non verbale ma molto facile da intuire: se incontrate un grosso balestra che gira nervoso intorno alzando e abbassando la prima dorsale, sappiate che avete invaso il suo territorio ed è il caso che vi allontaniate. Sicuramente lui non si farà molti scrupoli ad attaccarvi con violenza.

Avvicinamento e Osservazione
Ancor di più vale il principio per il quale non dobbiamo disturbare i nostri soggetti, per non intralciare lo svolgimento delle loro dinamiche e per non scoprire a nostre spese gli effetti collaterali della difesa del territorio. Se eccessivamente stressato anche il balestra titano, nonostante la sua reputazione, scapperà infastidito. I suoi occhi collocati molto lateralmente lo costringono a dovervi osservare posizionando il suo corpo in posizione innaturale e abbastanza buffa. Altrettanto buffa è anche la posizione che il pesce assume quando dorme infatti, avrete modo di vederlo completamente coricato sul fondo tanto da dare l'impressione di essere morto. Sta solo dormendo.  

Storie e Leggende
Più che leggende, il balestra titano si porta dietro una pessima reputazione legata alla sua spiccata territorialità. Come già citato, nella maggior parte dei casi ad una presenza pressante da parte del subacqueo, il pesce reagisce come tutti gli animali: con la fuga. Questo però non vale quando il maschio si trova ossessivamente occupato a curare le uova deposte nella tana. Poche uova abbastanza visibili in una tana non nascosta costringono il balestra titano a difenderle strenuamente da tutte le possibili minacce, a prescindere dalle dimensioni. Movimenti nevrotici della prima dorsale vi avvertono che siete entrati nella "no dive zone" davanti o sopra la sua tana, e se questo messaggio non viene recepito velocemente, si passerà subito alle vie di fatto con  il balestra che inizierà ad attaccare la possibile minaccia per allontanarla dalla futura prole. Nella maggior parte dei casi ce la si cava con la buffissima scena del balestra che insegue e morde le pinne del subacqueo distratto, ma purtroppo la poderosa dentatura del balestra e un mix di sfortuna e imperizia hanno portato qualcuno ad subire danni maggiori. Ricordiamoci sempre che siamo ospiti di questo meraviglioso universo blu e da bravi ospiti non dimentichiamoci mai il rispetto delle regole che i padroni di casa ci impongono.

Fotografare
Nonostante la fama di "pericoloso attaccabrighe" le opportunità per fotografare un balestra titano sicuramente non vi mancheranno. Sarà necessaria una certa sensibilità nella scelta della situazione migliore. Ricordiamoci di evitare qualsiasi approccio nel periodo in cui il pesce difende le uova. Non tanto perchè non ci siano le condizioni per fotografarlo quanto per un dovuto rispetto per quello che sta facendo il pesce in quel momento e per l'elevato livello di stress al quale rischiamo di sottoporlo. Ma il balestra titano non trascorre tutto il suo tempo a proteggere le uova, avremo infatti modo di incontrarlo in diverse situazioni, la maggior parte delle quali mentre nuota su un fondo sabbioso, oppure a girovagare lungo la barriera corallina oppure di notte, mentre dorme o mentre si aggira lento tra fondo e barriera oppure ancora intento a cibarsi. Tutte condizioni ideali per riprenderlo senza eccessiva fatica. Quando noteremo un certo nervosismo da parte sua allora sarà bene allontanarsi. Veniamo ora alla ripresa vera e propria. Il balestra titano potrà essere fotografato sia in macro sia utilizzando un grandangolo. A questo punto per chi utilizza una fotocamera in custodia, sarà necessario decidere a priori che tipo di immagine vi interessa realizzare e di conseguenza scegliere l'obiettivo più idoneo.MACRO sono molteplici gli aspetti interessanti che ci offre questo pesce, dai quali trarre ottime immagini. Dai dettagli della sua splendida livrea composta di colori accesi e splendide sfumature. Il particolare della bocca e la sua dentatura prominente. Gli enormi occhi a palla e mille altri dettagli del suo curioso corpo. Come sempre è bene, una volta individuato il soggetto, trovare la migliore posizione da dove iniziare a lavorare. Un buon obiettivo macro vi permetterà di riprendere tutti i dettagli che vorrete, illuminati correttamente con un colpo di flash.GRANDANGOLO con questo obiettivo l'immagine sarà un po' più complicata ma decisamente più stimolante. Grazie alle molteplici posizioni che potrà assumere il pesce potrete sbizzarrirvi con inquadrature divertenti. Per esempio la posizione che assume il balestra quando mangia che lo vedrà in perfetto assetto verticale a testa in giù. Un'altra divertente posizione è quella del sonno con il pesce completamente sdraiato sul fondo. Come sempre l'uso del flash dovrà essere molto leggero. Attenzione al fondo sabbioso, in questo caso tenete sempre il flash orientato verso l'alto evitando così una sparata di luce sulla sabbia già chiara e poi controllate sempre ad occhio nudo la quantità di plancton presente nell'acqua. Soltanto allora potrete decidere la migliore posizione del flash per evitare la sporcizia della sospensione.

Testo di biologia curato da Emilio Mancuso (I.S.M. Istituto per gli Studi sul Mare)

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