AZZANNATORI

Biologia
Quella dei  Lutjanidae è una grande famiglia composta da 4 sottofamiglie, 17 generi e 103 specie in tutto il  pianeta mare. Alcuni  vivono alle foci dei fiumi, altri sono presenti persino in acqua dolce e molte nelle profondità marine. Volgarmente conosciuti come Azzannatori per via dei loro denti abbastanza evidenti, spesso vengono confusi per improbabili "dentici tropicali". Sono  abbastanza riconoscibili per il muso affusolato, una unica pinna dorsale. La colorazione varia dal brunastro poco vistoso alle tinte più varie e vivaci con disegni estremamente variabili tra specie e specie e tra giovani ed adulti. Molto spesso la livrea è caratterizzata da linee longitudinali con la  presenza, in molte specie, di una evidente  macchia nera posta nella seconda metà del corpo. La loro lunghezza varia dai 20 ai 100 centimetri.

Profondità
La maggior parte degli azzannatori riconoscibili durante le nostre immersioni vivono entro i primi 30 – 40 metri di profondità, con i giovani esemplari che stazionano nelle acque più superficiali mentre gli adulti tendono ad occupare maggiormente i pendii dei reef. Tra quelli conosciuti dai subacquei fanno eccezione l'Azzannatore dalle labbra carnose e l'Azzannatore  delle mangrovie, che si distribuiscono fino a circa 130 metri di profondità. Il più riconoscibile tra questi è il "Big Jobfish" Aprion virescens che arriva fino a 100 metri mentre il  Paracesio ceruleos o Azzannatore fuciliere parrebbe avere record di distribuzione fino a 200 metri di profondità.

Curiosità
La curiosità maggiore è legata al nome comune di Azzannatore. Da un nome del genere ci si potrebbe aspettare un comportamento aggressivo, mentre la stragrande maggioranza dei pesci che osserviamo, in particolare quelli a comportamento più gregario, sono miti carnivori che si nutrono di crostacei o piccoli pesci sia bentonici che planctonici. Seppur molto timidi, solitari e difficili da avvicinare, di tutti gli azzannatori quelli col comportamento più vorace sono i "jobfish" che spesso attirano l'attenzione dei sub per i loro scatti repentini.

Avvicinamento e Osservazione
Gli azzannatori che attirano maggiormente la nostra attenzione sono quelli gregari, che si muovono in banco nelle zone di laguna o lungo il pendio dei reef. Per una piacevole e corretta osservazione di questi individui dobbiamo concentrarci sul banco e non sul singolo esemplare, ovvero considerare il banco come fosse un unico pesce in movimento. Mantenendo la giusta distanza, ritenuta dal banco come quella di sicurezza, potremo osservarli nel loro procedere, notando come molto spesso all'interno del banco vadano ad inserirsi anche pesci appartenenti a tutt'altre famiglie in particolare le triglie. Se invece la voglia di avvicinarci al singolo ci porterà ad essere troppo irruenti, il banco risponderà disperdendosi e allontanandosi, con il risultato di osservare solo tante code di pesce che velocemente ci lasceranno solitari sul reef.

Fotografare
L'aggregazione compatta di un gruppo di pesci come nel caso degli azzannatori, ci permetterà di realizzare immagini particolarmente suggestive in quanto il soggetto principale del nostro scatto occuperà uno spazio importante all'interno dell'inquadratura. Sarà poi la vostra sensibilità di fotografi a decidere dove e come collocare il soggetto. Gli azzannatori sono perlopiù pesci timidi che dovranno essere avvicinati con molta attenzione per evitare di disturbarli e quindi farli fuggire. Una volta avvicinati al banco di pesci dovrete muovervi con estrema cautela evitando di pinneggiare nervosamente ma spostandovi con movimenti lenti che non disturbino gli animali. Per fare questo dovrete avere definito il vostro migliore assetto e concentrarvi esclusivamente sull'inquadratura. L'obiettivo più idoneo per riprendere il banco di Azzannatori sarà sicuramente il grandangolo. Come sempre è consigliato un primo scatto di prova per definire la migliore esposizione dopodichè dovrete concentrare tutta la vostra attenzione unicamente allo scatto finale. Fate molta attenzione all'orientamento del vostro flash in modo che copra il maggiore spazio possibile con il suo fascio luminoso a meno che non utilizziate 2 flash e a quel punto il problema non sussiste. Certamente l'ausilio della luce esterna che illumina il vostro soggetto vi sarà di aiuto per compensare le zone che non vengono raggiunte dal lampo del vostro flash così da ottenere una immagine che sia cromaticamente uniforme. In alternativa potrete sfruttare il controluce in modo che i raggi del sole penetrino e offrano al vostro scatto una maggiore scala cromatica. Queste saranno valutazioni che potrete fare in base a come è posizionato il gruppo di pesci. In ogni caso cercate comunque di sfruttare la luce esterna che vi sarà sempre utile. Se avete invece deciso di realizzare immagini ravvicinate l'impresa sarà sicuramente più ardua dato che dovrete avvicinarvi molto al soggetto ma non impossibile.

Testo di biologia curato da Emilio Mancuso (I.S.M. Istituto per gli Studi sul Mare)

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