FARFALLA

Biologia
Quella dei Chetodontidi è una delle famiglie di pesci più biodiverse con oltre 130 specie attualmente conosciute. Di queste ben 114 fanno capo ad un unico genere, per ovvi motivi il più conosciuto ed evocativo della famiglia è il genere Chaetodon.Caratteri mediamente comuni a tutti i rappresentanti della famiglia sono il corpo discoidale compresso lateralmente, pinne dorsale e anale che terminano troncate pressochè simmetriche e livree dai colori contrastanti come bianco, giallo e nero.

Profondità
La stragrande maggioranza delle specie si muove nei primi piani del reef, in acque poco profonde e luminose dove esiste la maggior diversità di madrepore. La dieta di questi pesci, tipicamente associata a polipi delle madrepore e al muco che producono (oltre che altri piccoli invertebrati) li ha portati a stabilizzarsi dove la risorsa alimentare è più abbondante e diversa, permettendo alle varie specie di Farfalla di selezionare particolari specie di madrepore da cui nutrirsi.

Curiosità
E' da evidenziare come i Chetodontidi del Mar Rosso abbiano sviluppato un discreto tasso di endemismo, portando molte specie ad essere tipiche dei reef corallini del Mar Rosso e del Mar d'Arabia. Tra questi endemismi il più famoso è indubbiamente il Chaetodon semilarvatus, il pesce farfalla giallo dalla maschera blu sugli occhi che sicuramente attira lo sguardo di subacquei e snorkelisti.Curiose sono anche le dinamiche sociali degli appartenenti a queste famiglia, che a dispetto di quanto si possa pensare sulla "fedeltà" dei pesci, da adulti sono spesso monogami: quando si osserva una coppia di Farfalla che gironzolano sul reef, quasi sempre quella che vedete è una coppia che resterà unita fino alla fine dei loro giorni. Ad accrescere il romanticismo di questo loro comportamento concorrono alcuni studi che evidenziano come spesso nei banchi di pesci farfalla si osservano alte percentuali di giovani sessualmente immaturi, e qualche adulto che divenuto "vedovo" si unisce ai banchi di immaturi per una forma di gregarismo che, essendo questi incapaci di riprodursi, non è legata a scopi riproduttivi.

Avvicinamento e Osservazione
Ci vuole pazienza e tempo ma se queste doti non vi mancano riuscirete ad osservare questi pesci con facilità nei loro "momenti biologici" importanti.Il grosso delle loro attività si svolgono di giorno, solo alcuni diventano più attivi dal pomeriggio all'ora del crepuscolo (di giorno li trovate a riposare sotto le acropore tabulari). Di notte nella quasi totalità dei casi i pesci dormono.

Storie e Leggende
Il chaetodonte o citaredoSe volessimo trovare per Orfeo o per i grandi citaredi dell'antichità un attributo marino, dovremmo scegliere il chetodonte che ha suscitato negli antichi l'immagine di uno strumento musicale, come osserva Eliano: si dice che nel Mar Rosso viva un pesce dal corpo piatto come quello della sogliola. Le sue squame non sono molto ruvide al tatto; è dorato con strisce nere che partono dalla sommità del capo e giungono fino alla coda. Potremmo paragonarle alle corde tese di uno strumento musicale; ed è per questo motivo che lo si chiama citaredo.  La sua bocca è compressa e nerissima inanellata in un cerchio color zafferano. Ha la testa variamente screziata di rilucenti oro e fregi neri. Le pinne sono dorate, la coda è di colore nero tranne all'estremità, che è di un bianco smagliante.I colori, che cambiano secondo gli esemplari, con la loro bellezza non possono non alludere alle musiche celestiali dei citaredi. Nelle Antille francesi si chiama demoiselles, signorine; anche gli spagnoli danno loro nomi femminili, come per esempio isabelita(testo tratto da Acquario di A. Cattabiani)

Fotografare
Considerata l'innumerevole quantità di pesci farfalla presenti, e considerato che ogni specie ha abitudini diverse possiamo solo parlarne in modo generico. Buona parte dei pesci farfalla, in particolare quelli più comuni denominati volgarmente con il nome di "pesci bandiera", hanno indole tranquilla, vivono su fondo sabbioso e sono perlopiù stanziali. Queste caratteristiche fanno si che diventi relativamente semplice fotografarli e soprattutto ci permetteranno di poter ambientare la nostra immagine in assoluta tranquillità. Il fatto di trovarsi in una condizione ideale non deve però diventare motivo di superficialità ma al contrario un ottimo esercizio per cercare di realizzare immagini che non siano scontate e banali. Il problema principale potrà arrivare dal fondo sabbioso che, se colpito dalla luce del flash creerà una enorme macchia di luce sparata. Quindi, non dimenticarsi mai di direzionare la luce del flash leggermente verso l'alto in modo da non colpire il fondo sabbioso. Se avrete la possibilità di appoggiarvi sul fondo sarà bene farlo con la massima cautela cercando di essere ben ancorati e  concentrarvi esclusivamente sulla vostra immagine. I pesci farfalla vi offriranno diverse alternative: dall'immagine macro all'utilizzo di grandangolo. Starà a voi decidere che tipo di immagine volete realizzare e concentrarvi su quella soprattutto se disporrete di macchina ad ottica fissa. Sarebbe buona cosa quando si utilizza un grandangolo cercare di avvicinarsi il più possibile al soggetto o ancora meglio ai soggetti, visto che normalmente vivono in gruppo cercando di riprenderli senza tralasciare l'ambiente circostante e cercando di sfruttare la luce esterna. Come sempre il flash dovrà servire solo come luce di schiarita facendo attenzione a non creare forti ombre tra il pesce in primo piano e quello subito dietro.

Testo di biologia curato da Emilio Mancuso (I.S.M. Istituto per gli Studi sul Mare)

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