LONGIMANO

Biologia
Tipico abitante di mari tropicali e temperati caldi il Carcharhinus longimanus, noto anche come squalo oceanico dalle punte bianche, è un pesce prevalentemente pelagico e per questo viene osservato regolarmente solo lungo i reef posti al largo. Corpo robusto con la tipica forma da Carcarinide, facilmente riconoscibile dalle grandi pinne dorsali e pettorali che presentano pinne molto arrotondate con larga macchia bianca terminale.

Profondità
La sua natura fortemente pelagica vi permetterà di osservarlo prossimo alla superficie vicino ai reef distanti dalla costa. Punti classici del Mar Rosso sono ad esempio Elphinstone reef, il banco di Saint John o le Brother Islands. Essendo tuttavia predatore di grosse prede come i barracuda, gli sgombri, le razze pelagiche; il longimano si distribuisce mediamente dalla superficie fino a 150 metri di profondità e gli esemplari aumentano di numero tanto più ci si allontana dalla costa.

Curiosità
Fondamentalmente legate al suo stile di vita pelagico, tra le varie curiosità di questo organismo annoveriamo la sua dieta principalmente legata a pesci e cefalopodi, ma che nei vari studi lo ha visto nutrirsi di diversi organismi: dalle tartarughe agli uccelli marini, dai tonni e carangidi fino ai marlin e i re di aringhe (Regalecus glesne). Anche le sue compagnie sono abbastanza curiose, infatti si osservano in associazione con remore, con i pesci pilota Naucrates ductor; sono stati poi osservati anche in associazione a lampughe, mentre risale al 1998 l'osservazione in associazione ad un esemplare di globicefalo nelle acque del Mar Rosso

Avvicinamento e Osservazione
Quando si parla di squali bisogna essere seri ma solo per rispetto verso questi animali! Da evitate qualsiasi atteggiamento da super subacqueo ma al contrario impariamo ad apprezzarli per le creature magnifiche e delicate che sono e non per quella vena di superomismo col quale spesso il subacqueo ama raccontarsi. Essendo un cercatore di mare aperto, il Carcharhinus longimanus manifesta un atteggiamento particolarmente intraprendente e sarà lui ad avvicinarsi per curiosare. Non allontanatevi troppo dal reef, in modo che avendo il longimano di fronte e il reef alle spalle, a voi venga meno la preoccupazione di non sapere dove si trova l'animale. Godetevi un incontro che purtroppo a causa nostra rischia di diventare sempre più raro. Negli ultimi anni alcuni reef del Mar Rosso hanno subìto il curioso fenomeno di una eccessiva concentrazione di questi meravigliosi esemplari che con il tempo si sono abituati alla presenza del subacqueo fino al punto di diventare eccessivamente amichevoli e curiosi. Da parte sua il subacqueo ne ha approfittato convincendosi che questo atteggiamento fosse un dato di fatto e che tutto sommato il Carcharhinus longimanus è veramente innocuo. Purtroppo non è così infatti, questo squalo rimane sempre potenzialmente pericoloso il momento in cui viene stimolato. Non dimentichiamoci mai che noi siamo soltanto degli uomini immersi in un ambiente che non è il nostro e di fronte a noi avremo uno squalo bello, simpatico, tranquillo e curioso ma pur sempre un animale con tutte le caratteristiche del predatore. E' assolutamente sconsigliato immergersi in apnea in luoghi dove è possibile imbattersi in questa specie di squalo. I movimenti di un apneista possono indurre il pesce a scambiarvi con una potenziale preda in difficoltà. Chiarito questo concetto potremo godere di una delle maggiori emozioni che si possono provare sott'acqua.

Storie e Leggende
Una tra le più famose leggende delle isole Fiji è quella di Dakuwaqa, il dio squalo. Dakuwaqa era il guardiano dell'ingresso della barriera corallina. Coraggioso, testardo e geloso, prendeva spesso le sembianze di uno squalo per viaggiare attraverso le isole e combattere contro gli altri guardiani. Un giorno si diresse verso le isole Lomaiviti e dopo esserne emerso vittorioso decise di dirigersi verso Suva. Il guardiano della barriera corallina di Suva però si oppose e sfidò Dakuwaqa. Questa estenuante battaglia movimentò talmente tanto il mare che enormi onde si frantumarono contro la costa insediandosi nella foce del fiume Rewa che straripando allagò l'interno dell'isola per diverse miglia. Dakuwaqa emerse ancora una volta vincitore e proseguì per la sua strada. Vicino all'isola di Beqa incontrò il suo vecchio amico Masilaca, anch'esso dio Squalo, che gli raccontò della grande forza dei guardiani dell'isola di Kadavu e gli chiese se avesse paura di incontrarli. Dakuwaqa, senza perdere un attimo di tempo, si diresse verso Kadavu e nelle vicinanze della barriera corallina incontrò un polipo gigante a guardia dell'ingresso. Il polipo aveva quattro tentacoli saldamente attaccatti ai coralli mentre gli altri quattro erano liberi e pronti ad attaccare. Dakuwaqa si diresse furioso verso il polipo ma ci volle ben poco prima che si rendesse conto che il polipo lo aveva stretto nella morsa dei suoi tentacoli e lo stava per uccidere. Realizzando immediatamente il pericolo, Dakuwaqa, implorò il polipo di risparmiargli la vita promettendogli che non avrebbe mai fatto del male a qualunque persona di Kadavu che si fosse mai trovata nelle acque delle Fiji. Il polipo accettò ed allentò la sua morsa fino a lasciarlo libero, Dakuwaqa mantenne la propria promessa e dal quel giorno il popolo di Kadavu trovandosi in mare non ebbe più paura degli squali. Si dice che quando i pescatori di Kadavu escono di notte per pescare ancora oggi versino una ciotola di kava in mare per il dio Dakuwaqa. I Grandi Capi di Cakaudrove (villaggio su Taveuni) sono considerati i diretti discendenti di Dakuwaqa e si dice che il totem squalo appaia al capo regnante nel momento in cui una notizia stia per essere annunciata.

Fotografare
Ripresa in luce ambiente. Come abbiamo detto la situazione più classica è quella di incontrare il longimano in prossimità del reef e quindi della parete. E' bene ricordarsi di non fotografarlo mai con la parete sullo sfondo perchè così facendo l'immagine perderà buona parte della sua qualità infatti, il colore scuro della livrea del pesce andrà inesorabilmente ad impastrarsi con quello della parete di colore simile. Se l'incontro con il pesce avverrà ad una distanza tale per cui la potenza del vostro flash non sarà sufficiente per illuminarlo, fate a meno di usarlo, eviterete così di illuminare l'inevitabile sospensione presente nell'acqua. Con il longimano che si staglia nel blu a debita distanza, prima di scattare osservate attentamente i suoi movimenti. Posizionatevi in modo da riprenderlo ben illuminato dalla luce esterna e quindi con il sole alle vostre spalle; cercate di scattare soltanto quando il pesce avrà assunto una fisionomia non troppo rigida, se no risulterà poco dinamico. Uso del flash. Se avrete la fortuna di trovarvi a distanza tale da poter usare il flash concentratevi bene a mantenete il flash non troppo vicino al soggetto ma al contrario, ad una discreta distanza che vi permetterà di illuminarlo in modo omogeneo, sarà poi la luce esterna a completare l'opera. In questo caso non perdete mai il controllo della distanza tra voi e il pesce. Come sempre la scelta dell'ottica fissa sarà un terno al lotto visto che non possiamo prevedere prima che tipo di incontro ci attende. Considerando le buone possibilità di un incontro relativamente ravvicinato, il consiglio è quello di usare un grandangolo medio. Il problema non si presenterà con una fotocamera dotata di zoom. L'atteggiamento del subacqueo in acqua dovrà essere di attesa evitando di pinneggiare verso di lui ma attendendo la situazione migliore per lo scatto. Ricordatevi sempre che è meglio uno scatto perfetto che tanti scatti mediocri. Respirate con regolarità rimanendo sempre qualche metro sotto la superficie anche nel caso in cui lo squalo dovesse nuotare a pelo d'acqua. Ultimo consiglio non allontanatevi mai troppo dalla scaletta della vostra barca.   

Testo curato da Emilio Mancuso (I.S.M. Istituto per gli Studi sul Mare)

Esplora, Viaggia e Naviga con Noi