GLASSFISH

Biologia
Si tratta di specie molto osservate ma tutto sommato poco conosciute, i pesci di vetro comunemente chiamati glassfish o pesci accetta, appartengono alla famiglia dei Pemferidi, espressa dai generi Pempheris e Parapriacanthus. Piccoli pesci di reef dal corpo tendenzialmente ovoidale compresso tra i fianchi, con ventre bombato e munito di una pinna anale lunga e corta, di una unica pinna dorsale con linea laterale ben evidente. Il piccolo pesce ha occhi grandi in proporzione alle dimensioni del suo corpo. La specie Pempheris ha colorazione prevalentemente rossastra o giallastra, mentre la specie Parapriacanthus ha una livrea tendenzialmente semitrasparente.

Profondità
Normalmente associati a reef o comunque ad ambiente di fondo duro, questi mangiatori notturni di zooplancton non sono stati mai osservati a profondità elevate. I glassfish sono molto attivi sul reef nelle ore notturne mentre di giorno si compattano in banchi anche fitti nelle zone di penombra: spaccature, grotte, anfratti, zone ombrose dei relitti, di norma posizionati nei primi 20-30 metri di profondità.

Curiosità
Quel che affascina maggiormente dei glassfish è il loro comportamento gregario. Nuvole di pescetti rimangono assiepati in banchi fitti a scopo fortemente difensivo, in particolare nelle ore diurne, momento in cui sono più a rischio. Qualsiasi predatore che dovesse avvicinarsi troppo al banco (molto interessante da osservare sono gli innumerevoli approcci messi in opera dagli Pterois) si troverà disorientato dal movimento perfettamente sincronizzato che si si apre di fronte al predatore per poi richiudersi avvolgendolo in questo "mare di minuscoli pesci" che muovendosi all'unisono disorienta il predatore non permettendogli di focalizzare la preda.

Avvicinamento e Osservazione
Il comportamento appena descritto funziona benissimo anche nei confronti di quegli osservatori troppo invadenti. Per godere del colpo d'occhio dovremo avvicinarci molto lentamente, con estrema calma e quasi in apnea in modo da recare minor disturbo possibile. Solo così potremo osservare i disegni che formerà la fitta nuvola di pesci e lo spettacolo dei giochi di luce tra il movimento dei glassfish e la luce che li illumina. Se poi avremo la fortuna di imbatterci in un predatore intento a "tastare il terreno" dovremo cercare di appostarci a debita distanza posizionandoci possibilmente alle sue spalle in modo da utilizzare il suo stesso punto di vista e provare ad immedesimarci in colui che speranzoso spera di recuperare il pasto nella massa di pesci in movimento.

Fotografare
Fotografare correttamente una nuvola di glassfish non è cosa semplice infatti, sono molteplici i rischi fotografici che si possono correre a partire proprio da quella semitrasparenza che li rende tanto affascinanti all'occhio ma decisamente più impegnativi ad una corretta illuminazione del nostro colpo di luce. Infatti la massa di pesciolini che si muove compatta è paragonabile ad una superficie specchiante con molteplici sfaccettature. Facciamo un passo indietro prima di affrontare la questione della luce per parlare del nostro soggetto fotografico e di come riprenderlo correttamente. I glassfish potranno indifferentemente essere fotografati utilizzando una lente macro e quindi concentrandosi sul dettaglio oppure, ancora meglio, potranno essere ripresi usando un obiettivo grandangolare che ci permetterà di realizzare una ripresa di insieme che sicuramente valorizzerà il soggetto inserito nell'ambiente circostante. Una volta incontrato il banco di pesci vetro e fatte le dovute considerazioni, dovremo individuare la migliore posizione in modo da poterci poi concentrare esclusivamente sulla ripresa fotografica. I glassfish con molta probabilità si trovano all'interno di una piccola grotta che non ci permetterà molto movimento sarà quindi opportuno valutare attentamente la zona dove posizionarsi tenendo presente che la massa compatta di pesci non si allontanerà dalla posizione in cui si trova ma, se disturbata, tenderà a distribuirsi in maniera scomposta come piccole tante schegge impazzite. Questa situazione non ci permetterà di riprenderli in modo armonico. Sarà quindi necessario attendere qualche istante in modo che i pesci si ricompongano prima di scattare. Una fonte luminosa proveniente dall'esterno ci aiuterà a rendere lo scatto ancora più suggestivo. Per poterli illuminare correttamente sarà importante che la nuvola di piccoli pesci sia orientata tutta verso la medesima direzione, il flash dovrà essere posizionato molto lateralmente e con una potenza non troppo elevata per evitare la macchia di luce riflessa così fastidiosa sulla sua livrea. Non dimentichiamoci che ogni singolo pesce è un potenziale specchio riflettente, basta che uno o due di loro in mezzo ad altre centinaia spari un colpo di luce che la nostra foto non sarà più così perfetta. Non limitiamoci ad un singolo scatto ma prima di abbandonare il nostro set fotografico, dovremo essere certi di avere realizzato la migliore immagine possibile.

Testo di biologia curato da Emilio Mancuso (I.S.M. Istituto per gli Studi sul Mare)

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