Speravamo di non dover parlare di episodi tragici questo mese, eventi ai quali faremmo volentieri a meno anche se ormai sono entrati nella nostra quotidianità. Come una tegola ci cade sulla testa la notizia degli attentati sul Sinai di giovedì 7 ottobre. Cosa dire di fronte a questa ennesima tragedia, purtroppo nulla di diverso di quello che abbiamo detto o pensato fino ad ora. Ma venerdì mattina quando sono andato a comprare il giornale, sono rimasto impressionato dal titolo in prima pagina riportato sul Corriere della Sera che suonava più o meno così - strage di turisti in Mar Rosso - allora mi sono domandato se è corretto che la stampa debba accentuare in questo modo il regime di terrore nel quale già viviamo. E' vero che il titolo in prima pagina è lo strumento più efficace che ha un quotidiano per mettersi in mostra, ma non penso sia necessario, per raggiungere questo scopo, mietere più apprensione di quella che già abbiamo normalmente. Penso invece che sarebbe importante in questo momento una maggior sensibilità, precisione e rispetto dell'informazione. Questo senza nulla togliere alla gravità di quanto accaduto. La verità è che siamo qui a parlare ancora una volta di una strage di turisti innocenti questa volta nel nostro mare. In questo numero del Gazzettino raccontiamo la storia di Marsa Alam, uno sconosciuto villaggio di pescatori e minatori che oggi è diventata la meta più conosciuta del Mar Rosso; una località turistica creata dal nulla e oggi meta di turisti provenienti da tutto il mondo. L'immersione è Syul Kebir, un reef situato a nord di Hurghada sulla rotta per Gobal mentre il relitto è il Dunraven, un battello a vapore inglese affondato sulle coste del Sinai che si è trascinato con sè un piccolo segreto del quale ancora oggi, non si sà nulla. Il 31 di questo mese, torneremo finalmente in Arabia e precisamente a Yanbu, ci ha fatto enorme piacere constatare come siano bastati pochi giorni dopo l'uscita della riapertura di questa destinazione, per ricevere così tante richieste da avere chiuso la barca in 2 settimane. Anche il Sudan è orma nel pieno della stagione, da quest'anno si potranno raggiungere le "mitiche" immersioni del nord anche in una settimana e questo aggiunge interesse e prestigio ad una destinazione che rimane ancora tra i top in assoluto. Diverse barche e amici che hanno lavorato in Sudan negli ultimi periodi, da quest'anno non saranno presenti in queste acque. Tra questi vogliamo ricordare con particolare affetto Josko e la sua Ishtar che per un pò di tempo navigherà altri mari e poi Renato, Cristina e il loro Ernesto Leoni che per questa stagione saranno impegnati alla realizzazione della bellissima Sherazade, uno splendido yacht che sarà pronto a metà del prossimo anno. E poi un caloroso ringraziamento a Marco e Sissi, due accompagnatori che in questi anni sono stati un punto di riferimento per molti subacquei e una garanzia di affidabilità e professionalità per noi. Dalla prossima stagione Marco e Sissi voleranno verso altre mete con la promessa che comunque il Mar Rosso rimarrà un punto di ritorno.
Affrontare una crociera con occhi diversi dal solito, imparare a guardare oltre a quello che vediamo normalmente e riuscire ad apprezzare anche una piccola e anonima isola corallina come Sirnaka per la magia dei suoi silenzi e dei suoi colori è sicuramente una dote che pochi hanno. Dal Diario di Stefania. leggi articolo
Siyul Seghir è una di quelle immersioni poco conosciute perchè fuori dagli itinerari classici delle uscite giornaliere ma è un sito relativamente frequentato in quanto si trova sulla rotta che collega Hurghada ai reef del Nord. leggi articolo
Alberto Barattini ha vissuto giorno per giorno gli ultimi dieci anni di storia del Diving World. Arrivato ad Hurghada nel 1994 come istruttore subacqueo, è stato tra i primi a concepire la subacquea con una mentalità imprenditoriale, questa sua attitudine l’ha portato a dirigere il Diving World di Hurghada. leggi articolo
Da qualche tempo in qua in alcune isolette sperdute del Mar Rosso si è notato una maggiore e insistente presenza del Carcharinus Longimanus, uno squalo d’alto mare che gode di una cattiva fama, tanto da venire chiamato anche “mangianaufraghi”. Il nostro inviato ne ha trovati due sotto la barca risalendo da un’immersione e ne ha approfittato per studiarli e fotografarli da vicino. E quasi veniva attaccato se la situazione non fosse stata risolta con un colpo di flash. leggi articolo
Il 22 aprile 1876, il Dunraven andava a sbattere su reef di Shag Rock sulle coste del Sinai trascinandosi su fondo il segreto di un piccolo tesoro appartenente a Lawrence d’Arabia, almeno così la leggenda racconta. Il Dunraven era un mercantile a propulsione appartenente alla prima generazione dei battelli vela motore e rientrava dall’India con le stive cariche di balle di cotone. leggi articolo
Uno sconosciuto villaggio di pescatori e minatori, situato tra il deserto e le coste del Mar Rosso è oggi diventato una delle mete più frequentate di tutto il Mar Rosso grazie ad una imponente operazione commerciale. Marsa Alam. leggi articolo
E' dal mare, protagonista di questo racconto che lo scrittore trae lo spunto per questa storia fantastica. Storia popolata da marinai e delfini, abitanti di terre ignote ed eremiti, esseri diabolici e donne enigmatiche. Storie che fanno riemergere protagonisti ed eventi di un passato leggendario, personaggi ancora presenti nell'immaginario collettivo del mondo arabo-islamico. Il libro si apre con una originale versione della scoperta dell'America ambientata trent'anni prima del viaggio di Cristoforo Colombo. leggi articolo