Editoriale

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Purtroppo martedì 1 giugno è accaduto quello tutti speravamo non capitasse mai. Nelle acque egiziane di Saint John una crocerista francese è stata attaccata da uno squalo longimanus. Un destino crudele quello che si è accanito contro la povera ragazza che, “inconsapevole” del pericolo, si è immersa in apnea per osservare lo squalo assieme ad altri compagni (circa 20 snorkelisti erano in acqua in quel momento). La ragazza si è poi allontanata dal gruppo degli snorkelisti e dalla parete del reef iniziando ad effettuare una serie di apnee per osservare più da vicino l'animale ed è stata attaccata. Le profonde ferite hanno causato in breve la morte per dissanguamento. Questi sono i fatti che hanno determinato la terribile aggressione, peraltro avvenuta dopo anni di distanza dall’ultima volta che sembra risalire al lontano 1997 quando uno squalo simile, si racconta avesse assalito due pescatori locali. E’ chiaro che di fronte ad una tragedia del genere si rimane esterrefatti e allibiti all’idea che possa essere accaduto in un mare dove ogni giorno si immergono centinaia di subacquei. Oggi con il senno di poi siamo tutti capaci a dare consigli, soprattutto agli altri, su come comportarsi ma forse una volta tanto varrebbe la pena di soffermarsi un secondo in più a riflettere dato che stiamo parlando di luoghi frequentati regolarmente almeno una volta se non più da parte della maggior parte dei subacquei europei. Negli ultimi anni avevamo notato un notevole aumento di squali longimanus in queste acque che, a differenza della loro indole di pesci oceanici e quindi pelagici, ultimamente si erano avvicinati sempre di più ai reef sottocosta. Purtroppo la causa di questo cambio di abitudini è da attribuire principalmente all’uomo che ha mutato le consuetudini dell’animale. Basti pensare a quante volte abbiamo assistito a scene in cui i marinai delle barche o gli stessi ospiti gettavano in mare cibo per attirare i longimanus sotto bordo in modo da poterli osservare più da vicino. E’ chiaro che nel tempo e con la perseveranza del gesto, i pesci si sono abituati al punto da cambiare le loro abitudini arrivando ad associare il rumore dei motori delle barche con la presenza di cibo. Il caso più eclatante è quello di Elphinstone reef, una delle immersioni più famose del Mar Rosso. Ormai da diversi anni la presenza dei longimanus sul versante meridionale di questo reef è una costante che inizialmente intimoriva non poco i subacquei i quali, terminata l’immersione si ritrovavano circondati da questi pesci particolarmente curiosi. All’inizio si assisteva a scene di panico dei subacquei che non riuscivano a risalire in barca in quanto lo squalo andava a porsi tra il sub e la scaletta di risalita. Con il passare del tempo l’uomo ha preso sempre più confidenza tanto da ribaltare i ruoli. Ultimamente si assisteva a subacquei per nulla timorosi che si avvicinavano ai longimanus per fotografarli sempre più da vicino. Insomma una vera e propria inversione di ruoli ma soprattutto una presa di confidenza ingiustificata. Con questo non vogliamo assolutamente sostenere che lo squalo sia un pesce così pericoloso come molto spesso ancora oggi ci viene descritto ma soltanto che forse è il caso di non dimenticarsi mai che ogni animale può, in qualsiasi momento, recuperare la sua vera indole. Troppa confidenza sott’acqua non ha ragione di essere e questo ne è l’esempio. Ancora una volta sono state create inconsciamente le basi affinché il pesce potesse esibire la sua pericolosità. Tuffarsi in acqua sbattendo le gambe è sicuramente una delle condizioni che possono generare forte interesse da parte dell’animale che in quel momento reagisce in base al suo istinto naturale di predatore. Quello che è successo pochi giorni fa dovrebbe essere un preciso monito a tutti quei subacquei che “esigono” di incontrare gli squali ad ogni costo in immersone quando sarebbe molto più logico pensare all’incontro con questo splendido animale come ad una casualità che avvalora ancora di più la sua visione. Esistono luoghi che garantiscono l’incontro con gli squali, questo non à il caso del Mar Rosso egiziano. Sarebbe troppo riduttivo apprezzare il Mar Rosso soltanto per questo. Troppo spesso veniamo in contatto con persone che vorrebbero incontrare squali in ogni immersione mentre tutto il resto non viene minimamente considerato. Questo approccio è il modo peggiore per conoscere il Mar Rosso che invece ci regala sempre meravigliosi incontri con pesci, colori e visibilità che pochi altri mari al mondo si possono permettere. Mi auguro che la casualità di questo incidente possa diventare la consapevolezza che dal mare non dobbiamo mai pretendere niente ma apprezzare e rispettare quello che ci viene ogni giorno offerto e ogni giorno sarà sempre diverso dal precedente. L’incontro con lo squalo dovrà essere sempre una casualità, così come quello con il leone nella savana e se questo non succederà la prima volta, tranquilli che arriverà il suo momento. Non possiamo essere noi a decidere i tempi e i modi. Nuove diposizioni saranno prese a breve dagli organi che si occupano della salvaguardia del Mar Rosso Egiziano. HEPCA e CDWS emetteranno a breve regolamentazioni relative alla pratica dello snorkelling nelle acque "a rischio". Di seguito i punti principali sui quali stanno lavorando le 2 organizzazioni:- Divieto di balneazione e snorkelling in acque dove viene riscontrata con ferquenza la presenza di squali - Divieto di attirare gli squali gettando in mare cibo dalle barche. Shark feeding- Divieto di immersione se non accompagnati da guide professioniste- Divieto di immersioni notturne nei luoghi dove sono presenti squali stanziali- Consigliato entrare ed uscire dall'acqua vicini alla parete del reef e non in mare apertoQuesto mese sul Gazzettino La novità del mese è l’imminente arrivo di Eccola, non è un gioco di parole ma il nome di una bellissima barca a vela modello Moody 58 con la quale cominceremo una collaborazione che proseguirà negli anni grazie al progetto che ci porterà nei mari più belli del mondo. Eccola inizierà a navigare in Mediterraneo per poi spostarsi a settembre proprio in Mar Rosso. L’obiettivo di Eccola sarà quello di essere presente nei luoghi migliori nei periodi migliori.Il nostro specialista Danilo Rezzolla ci chiarirà meglio alcune delle dinamiche che hanno causato l’attacco dello squalo a saint John. Questo mese abbiamo inserito sulle schede Relitti del Gazzettino del Mar Rosso, una selezione di immagini che serviranno a completare la conoscenza di buona parte dei relitti descritti. Purtroppo per alcuni di questi non abbiamo trovato immagini sufficientemente rappresentative; se qualcuno di voi fosse interessato ad aiutarci a completare il lavoro, ci fareste un enorme piacere. Stiamo già lavorando sulla prossima serie di immagini che verranno inserite sulle schede delle immersioni. Nelle scorse settimane vi abbiamo messo a conoscenza della presenza di Sherazade in Egitto fino alla fine di agosto. Per la prima volta Sherazade varca i confini sudanesi per navigare in Egitto. La sua presenza sarà una ulteriore garanzia della qualità che vogliamo offrirvi unitamente ad un ottimo prezzo. AltriMari Top Destination propone viaggi esclusivi a numero chiuso nei mari più esclusivi del mondo. Viaggi che richiedono una programmazione anticipata nel tempo. La finalità sarà quella di Oggi le nostre proposte di crociera sono: Seychelles dal 17 al 25 ottobre 2009 a bordo di Sea Bird Thailandia e Birmania dal 25 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 a bordo di Giamani Coco’s Island dal 9 al 23 aprile 2010 a bordo di Undersea Hunter Galapagos dal 24 al 31 ottobre 2010 a bordo di Sky Dancer


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L’immersione di Gotha el Sharm posta a ridosso della costa di Yanbu, viene spesso utilizzata per effettuare la ceck dive ma non per questo da considerarsi di secondo livello. leggi articolo


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