Editoriale

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Questo mese il gazzettino dedica ampio spazio al Sudan perché l’autunno è anche il periodo in cui cominciano le crociere nel meraviglioso mare sudanese. Un paese dove si ha sempre la sensazione che il tempo si sia fermato, dove sembra che tutto si muova a rilento e addirittura a volte, invece che andare avanti si vada indietro. Il Mar Rosso in questo paese raggiunge il massimo della sua bellezza; la zona compresa tra il Sud Egitto e il Sudan è in assoluto la più affascinante di tutto il Mar Rosso eppure, nonostante questo, il turismo non si è mai sviluppato ma pochi sanno che qui si organizzavano crociere ancora prima che in Egitto. Già alla fine degli anni ’70 esistevano imbarcazioni che navigavano il mare sudanese, c’erano aerei che raggiungevano il paese con voli diretti dall’Italia poi piano piano, il meccanismo ha cominciato a girare al contrario e tutto è diventato più complicato. La ragione di tutto ciò è che il Sudan dopo avere subito la dominazione inglese e vissuto i suoi momenti di fulgore, il paese è stato mollato al proprio destino dai colonizzatori annientati dalla furia rivoluzionaria del Mahadi. Dopo diversi anni di sottomissione all’integralismo islamico, da qualche anno il Sudan sta subendo un lento ma importante cambiamento. Piccoli ma fondamentali passi si stanno facendo per riavvicinare il turismo al paese. L’ultima notizia in ordine di tempo è che presto verrà istituito un volo diretto dall’Italia su Port Sudan. La speranza di tutti è che il paese faccia i giusti passi senza esagerare. Purtroppo la sua disastrosa situazione economica, non gli può permettere grossi investimenti. Quello che è importante è che il Sudan continui anche in futuro questa marcia di avvicinamento al turismo. Per ora rimane un paese non alla portata di tutti ma sicuramente il più bello. Un viaggio in Sudan è qualcosa che rimane dentro per tutta la vita. Angarosh è una delle immersioni storiche del Mar Rosso e il Blue Belt è uno dei due relitti sui quali ci s’immergerà nel corso delle crociere. In questo numero pubblicheremo il diario di bordo scritto da due carissimi amici con i quali abbiamo condiviso anni meravigliosi di collaborazione. Mary e Bobo hanno trascorso cinque anni della loro vita in Mar Rosso, offrendo la possibilità a moltissimi ospiti di godere il privilegio di navigare a bordo del m/y Filicudi. Il diario di bordo racconta l’ultima risalita del Mar Rosso prima di raggiungere definitivamente le acque del Mediterraneo. Grazie Mary e Bobo per il tempo trascorso insieme. Il futuro si chiamerà Cristina e Renato, due veterani del Mar Rosso sudanese e sicuramente i maggiori conoscitori di questo paese dei suoi fondali.


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Immersioni Angarosh sud

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Il solo significato della parola Angarosh che in lingua araba significa “madre degli squali”, potrebbe essere sufficiente per raccontare questa meravigliosa immersione. In certe giornate Angarosh può essere considerata una delle immersioni più belle del mondo. leggi articolo


Navi Sommerse Blue Belt

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Salpato dal porto di Jeddah l’1 dicembre 1977 e diretto a Port Sudan, il Blue Belt trasportava 181 automobili, 6 camion, diversi rimorchi e pezzi di ricambio per automobili Toyota. Un imperdonabile errore del suo capitano ha trascinato in fondo al mare la nave ed il suo carico. leggi articolo

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Reportage La mamma degli squali

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Così viene chiamato un piccolo isolotto corallino, al largo delle coste sudanesi, dove si aggirano sornioni e imprevedibili grandi branchi di squali, in uno scenario da fiaba, ricco di vita e di colore, come il Mar Rosso sa proporre. L’immersione è d’obbligo, ma si può anche costituire la preda dei voraci selaci. leggi articolo


Segnalibro L'abbandono

MarRosso

Una storia quella raccontata dall’autrice di questo splendido libro, che ci descrive una realtà comune a molti paesi colonizzati. L’Eritrea come il Sudan ha subito la colonizzazione di un paese occidentale. Un destino comune quello di questi due paesi confinanti: la povertà. La bellissima Sellas non fa i conti con la realtà, con il razzismo di chi prima l’accoglie e poi l’abbandona al proprio destino perché il paese colonizzatore non accetta famiglie miste e anche il suo villaggio non accetta più lei in quanto diventata irrimediabilmente una >. Un libro da leggere per conoscere sprazzi di quotidianità che hanno scritto la storia di questi popoli. leggi articolo

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