Editoriale

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E' venuto il momento di parlare di Mare. Il pesce del Mar Rosso, ignaro delle rivolte arabe, se la sta spassando alla grande! L'inverno è notoriamente il periodo di ferma delle crociere e della maggior parte delle attività subacquee, ma con la primavera, da marzo il pesce sa che le barche riprendono il loro navigare, scaricando un numero imprecisato di esseri umani dodati di bombole che curiosano nel loro mondo. I pesci stupiti si staranno domandando che fine abbiano fatto i curiosi. Non sappiamo se i pesci sentono la nostra mancanza, ma noi subacquei sicuramente sentiamo l'esigenza di rimettere la testa sotto la superficie cristallina e vedere come il fermo biologico forzato ha reso il mare ricco di meraviglie. La temperatura dell'acqua in primavera è ancora relativamente fresca, l'inverno è stato freddo un po' ovunque e ciò ha comportato un ottimo mantenimento del corallo, contrariamente all'anno scorso in cui la temperatura non era scesa d'inverno e addirittuta era salita a dismisura in luglio e agosto, registrando una delle estati piu calde degli ultimi anni in Mar Rosso. La barriera corallina ne ha sicuramente giovato e con essa tutto il pesce che ruota intorno alla catena alimentare del mare tropicale. Dall'inizio di marzo abbiamo ripreso regolarmente il corso delle crociere e i pochi fortunati subacquei che vi hanno partecipato hanno fatto avvistamenti eccellenti sia in Egitto che in Sudan. Andiamo verso l'estate con piena fiducia nella ripresa del turismo subacqueo, anche grazie alla natura generosa di questo "Mare Nostrum" tropicale che è il Mar Rosso. Avremo ancora 2 imbarcazioni operanti in Sudan per tutto maggio: Sherazade e Suzanna, che navigheranno prevalentemente la prima a Nord e la seconda a Sud. Poi il Suzanna rientrerà nelle acque egiziane per essere disponibile da giugno a St. John e nel Parco Marino. In Egitto la mitica Aldebaran ha in programma per maggio diverse settimane di crociere nel Parco Marino, Daedalus, Zabargad e isole Brothers. Stiamo intanto pianificando le crociere in agosto con una sorpresa per gli appassionati del "fuori rotta": proporremo crociere in Sudan a bordo del M/Y Sherazade. Visto il successo dell'iniziativa dello scorso anno abbiamo deciso di ripetere l'esperienza. Il mondo arabo ha subito in questi mesi delle grandi trasformazioni sociali e politiche che hanno frenato i viaggi anche subacquei. I pesci del Mar Rosso muti e beati ringraziano i giovani di piazza Tahrir! QUESTO MESE SUL GAZZETTINO L'immersione che vi raccontiamo su questo numero è sha'ab Ambar versante ovest nel sud del Sudan. Una immersione che normalmente viene effettuata in notturna o come terza immersione ma che regala sempre qualche emozione. Tanto per rimanere in tema sudanese, il Diario di Bordo scritto da Bruno Fullin ci racconta l'arrivo del Suzanna in acque sudanesi. Come sempre l'amico Bruno ci delizia con i suoi bellissimi disegni ad accompagnare questo racconto molto particolare.


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Immersioni sha'ab Ambar ovest

sha'aba Ambar nord ovest è una semplice immersione che viene normalmente effettuata con ultima della giornata oppure in notturna. leggi articolo


Diario di Bordo La prima volta di Suzanna

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Tornato da due settimane sudanesi, il nostro “corrispondente dal Sudan” Bruno Fullin ci racconta come solo lui sa fare, l'arrivo del Suzanna negli atolli del sud leggi articolo

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Segnalibro La rivoluzione dei gelsomini

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Dopo la Tunisia e l’Algeria, l’Egitto, e poi chissà quali altri paesi ancora. Il popolo invade le strade e riempie le piazze. La polizia in parte solidarizza, in parte reprime. Il mondo sta a guardare e fatica a prendere posizione. La voce di Tahar Ben Jelloun si leva con lucidità per spiegare in modo semplice cosa è accaduto, cosa sta accadendo e cosa accadrà. leggi articolo


Reportage Salem Express il traghetto maledetto

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Lo scafo è impressionante per la sua imponenza e per il fatto che nelle stive c'è ancora tutto, dagli automezzi ai bagagli dei passeggeri che vi persero la vita in una notte di burrasca del 1991: almeno quattrocentocinquanta le vittime. La nave era diretta a Safaga ed era piena all'inverosimile di pellegrini che tornavano dalla Mecca. Ben visibili a prua i segni lasciati dal terribile urto contro il reef leggi articolo

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