Editoriale

Copertina

Mi sembra doveroso parlare del Dream Voyager, soprattutto dopo avere ricevuto le numerose testimonianze di affetto da parte delle persone che negli anni hanno viaggiato su questa barca e che ci hanno espresso tutto il loro dispiacere con attestati di vera “amicizia” nei confronti del Dream Voyager e del suo equipaggio.     Hi guys Eric here, i must tell you the bad news that Dream Voyager has suffered catastrophic damage and is no longer part of the Dream Divers fleet. Regards EricL'unica consolazione è sapere che nessuno ci ha rimesso la vita.Io un pezzo di cuore ce l'ho lasciato davvero..... È stata la barca dalla quale ho fatto le mie prime immersioni con le bombole!!  La prossima  Dream Voyager sarà ancora più bella e più accogliente e riuscirà a farci sognare nuovamente.Un abbraccio. MarcoMi è giunta la tristissima notizia del Dream Voyager, mi dispiace tantissimo però è un sollievo sapere che nessuno si è fatto male.Una notizia devastante. Dimmi che non è vera.............. Un abbraccio.Ciao ho letto il vostro gazzettino e sono rimasto esterefatto per quello che è successo al mitico Voyager. Su quella barca 6 anni fa ho fatto la mia prima e indimenticabile crociera, non potevo iniziare meglio, rimarrà impressa la sua figura nella mia mente! Ricordo l'arrivo al porticciolo di Al Lit di notte e il Voyager illuminato, che spettacolo! Mi dispiace per quei ragazzi filippini, spero possano trovare al più presto una nuova sistemazione.Immagino che ve lo chiederanno in molti, dopo aver ricevuto il vostro notiziario, quindi non chiamo per non disturbarvi, ma mi sento veramente male… Andrea e I ragazzi stanno tutti bene? madonna che roba terribile…e adesso che cosa succederà? Un abbraccio AlessandraCiao ragazzi sono molto triste alla notizia che il Dream Voyager non esiste più ! e mi dispiace anche tanto per i nostri amici filippini che erano molto in gamba e professionali e sopratutto simpaticissimi !La ferale notizia mi ha colto assolutamente impreparata, mai avrei immaginato che potesse verificarsi un disastro del genere. Sul Dream ho iniziato a viaggiare tre anni fa e su quella barca ho incontrato sempre persone fantastiche a partire dai ragazzi che ci lavoravano sopra. Cosa sarà di loro adesso? Questi sono solo alcuni dei messaggi ricevuti via sms o via mail da amici. Non è importante sapere chi li ha scritti ma solo sapere che  il ricordo della barca e del suo equipaggio è sempre vivo nella memoria di chi vi ha viaggiato. Sono ormai trascorsi diversi giorni da quando abbiamo ricevuto la notizia dell’affondamento del Dream Voyager e come tutte anche questa è stata metabolizzata…. Triste ma vero! Rimane una profonda malinconia, un ricordo indelebile del tempo trascorso a bordo e soprattutto di quello vissuto in compagnia dei ragazzi dell’equipaggio. La storia del Dream Voyager per molti aspetti può essere paragonata a quella del vecchio Zabargad, barche con le quali abbiamo navigato alla scoperta dei nuovi mondi sommersi. Sul Dream Voyager abbiamo effettuato tutte le crociere esplorative fin dal lontano maggio 2003 quando, inconsapevoli di dove saremmo arrivati, iniziavamo l’esplorazione dei siti di Yanbu e delle Farasan. Nell’estate del 2006 ci siamo avventurati all’estremo nord fino al confine di Al Wajj durante una crociera esplorativa effettuata in compagnia di un gruppo di amici con i quali andavamo a scoprire i reef presenti a nord di Yanbu (All Wajj si trova 100 miglia a nord di Yanbu). Nel corso di quella splendida avventura oltre ad avere perlustrato decine di nuovi reef avevamo anche scoperto quello che abbiamo poi battezzato il relitto cinese “Chinese wreck” (vedere pagina relitti su Gazzettino). Da allora non ci siamo più avventurati da quelle parti e quella crociera rimane viva nella memoria di tutte le persone che vi hanno partecipato come un “viaggio speciale”. Così come quando nel 2008 siamo scesi a sud dei Farasan Banks per raggiungere Al Qunfudhah, altra zona inesplorata con enormi potenzialità. Anche per questo viaggio abbiamo avuto l’appoggio di tutto l’equipaggio che ci ha sopportato con tutta la loro pazienza e sempre con un sorriso. Forse è proprio il loro sorriso il vero ricordo di questo tempo trascorso insieme, la gentilezza e la certezza che in ogni momento abbiamo sempre avuto qualcuno su cui contare. Per finire alle ultime crociere effettuate le due settimane precedenti all’incidenti nel corso delle quali abbiamo scoperto due nuovi siti a nord delle Farasan e ci eravamo ripromessi di tornarci al più presto per andare a individuare la punta di sha’ab Tawaman che avevamo inutilmente cercato senza riuscire a trovare. Usciti dall’acqua delusi ci eravamo ripromessi di tornaci al più presto perché non era nostra abitudine lasciare un lavoro a metà. Nel tempo si era creata una sorta di silenziosa e sottile collaborazione tra di noi al punto tale che la barca non era più importante di quanto lo fosse invece la presenza dei “ragazzi” a bordo. La certezza che Nelson, Romeo, John, Tata, Edward e Arcie fossero lì ad aspettarci era l’unico desiderio che ognuno di noi aveva prima di imbarcarsi. Negli anni passati siamo stati abbastanza critici nei confronti delle ultime edizioni dell’Eudi Show che a nostro parere stavano segnando un lento ma inesorabile declino su quella che viene definita una manifestazione internazionale. Rimaniamo dell’idea che questa manifestazione ha tutti i presupposti per essere considerata internazionale ma purtroppo il concetto di internazionalità mal si concilia con le scelte fatte dagli organizzatori negli ultimi anni.Da quest’anno ritorneremo a Bologna e questo è sicuramente un grande passo in avanti. La Compagnia del Mar Rosso sarà presente con buona parte del suo organico pronti a incontrarci anche solo per un saluto.Ci vediamo dal 12 al 15 febbraio 2010 a Bologna stand A1 - B2 pad. 22Con il numero 80 del Gazzettino del Mar Rosso chiudiamo anche questo 2009, un anno difficile per tutti e per questo vogliamo fare un augurio speciale a tutte le persone che in questo anno hanno dovuto rinunciare ai loro viaggi ma sicuri di rivederci molto presto.Questo mese sul GazzettinoDopo tanto tempo riprendiamo a descrivere le immersioni di Hurghada, descrivendo sha’ab Sabina, un bellissimo reef nel quale il corallo è l’artefice principale di questa immersione. Ci congederemo da Marco Bettocchi con l’ultima puntata sui conus ma con la promessa di incontrarci presto con nuove rubriche sui conus presenti nell’area dei Farasan Banks in Arabia Saudita. Prossimamente ci immergeremo nel mondo delle cypree grazie al supporto degli amici Mirco Bergonzoni e Marco Passamonti.  Il Diario di Bordo di questo numero ci riporta finalmente nelle acque sudanesi da dove mancavamo da diverso tempo. Ricevuto da Margherita che per la prima volta si è avventurata in quelle acque e ci descrive in un bellissimo racconto tutte le sue emozioni.  Alberto Barattini il “nostro console onorario” ci ha inviato un importante comunicato relativo alle nuove regole per il passaporto dei minori che pubblichiamo integralmente con la speranza che possa esservi di aiuto. 


Copertina

Immersioni sha'ab Sabina

MarRosso

Sha’ab Sabina è considerata una delle immersioni più interessanti presenti nell’area di Hurghada grazie alla straordinaria esplosione di corallo duro leggi articolo


Biologia Marina CONUS - parte 5

MarRosso

Nell’ultima puntata sui conus parleremo di come curare eventuali punture e delle procedure da seguire prima delle cure leggi articolo

Copertina

Copertina

Diario di Bordo Orizzonti .... in Sudan

MarRosso

Gli Orizzonti Sudanesi sono magiche visioni di chi per la prima volta incrocia il proprio sguardo verso questo mare magico leggi articolo


News Normativa passaporto per minori

MarRosso

Nuova informativa sul passaporto individuale per i minori leggi articolo

Copertina

Copertina

Segnalibro Gli scali del Levante

MarRosso

Il protagonista, Ossyane Ketabdar conosce Clara, una donna austriaca, e la sposa. Ma quando la Palestina viene divisa in due stati. Questo affresco sociale vuole dare una visione globale della vita mussulmana, sullo sfondo dei tragici eventi che hanno insanguinato il Medio Oriente. leggi articolo


Reportage L'altro Mar Rosso tra spugne e coralli

MarRosso

La mania per gli squali non passerà mai e tutti sappiamo il perché. Il Mar Rosso però è anche molto altro e al di là dei farasan Banks regala emozioni e scenari che vi resteranno nel cuore leggi articolo

Copertina