Autore: Ilaria Guidantoni
Editore: Albeggi edizioni
14/01/2013 – A due anni dal tragico gesto del giovane tunisino Mohamed Bouazizi, che quel 17 dicembre del 2010 non poteva avere idea di cosa il suo sacrificio avrebbe scatenato in Tunisia e in molti altri paesi arabi, esce in Italia un primo resoconto della nuova Tunisia post-Ben Ali e post – “rivoluzione dei gelsomini”: Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia è un ritratto di una transizione che sembra ancora in corso. Una cosa è certa però, scrive l’autrice: dalla rivoluzione che ha dato il via alla cosiddetta “primavera araba”, la gente si aspettava di più.
Il libro non è solo un’analisi socio-politica della Tunisia contemporanea, ma anche “una tessitura di incontri-conversazioni con varie figure della società tunisina: docenti universitari, politici, manager, personalità del mondo della cultura e dell’arte, come i pittori Mohamed Belkadhi, Saro Lo Turco e Olivier Derveloy; il regista Mourad Ben Cheikh; i giornalisti Ben Khalifa Sondès, Abid Zohra, Salah Methnani e gli italiani Ugo Cubeddu e Ezio Pasero; la gallerista Aïcha Gorgi; il designer Sadiqa Kèskès”. E nello spirito di una Tunisia che vuole rinascere culturalmente, per recuperare quell’importante segmento di turismo occidentale che negli ultimi due anni era scemato, il nuovo saggio di Guidantoni è anche un invito a riscoprire un Paese che dopo anni di autoritarismo torna a respirare: una “guida di viaggio alternativa, con un percorso che si snoda tra i luoghi della rivoluzione, quelli della cultura, dell’arte, i luoghi classici della tradizione, e quelli moderni di un turismo sofisticato e intelligente, che Tunisi può ora accogliere con spirito nuovo. Un viaggio a mente aperta, da fare respirando l’aria del cambiamento, a Sidy Bou Sa’iyd, rifugio di artisti e intellettuali, o nella Medina, con il souq del Bey, la zona di caffè letterari e terrazze nascoste sui tetti. Magari sorseggiando una limonata profumata o un tè accompagnato da datteri in compagnia di artisti o scrittori”.