Vela Luka

Località Wingate reef (Port Sudan)
Distanza dalla Costa 3 miglia
Tipo Nave trasporto misto
Nazionalità Libano
Cantiere Spalato
Varo sconosciuto
Data Affondamento aprile 2003
Causa Affondamento collisione contro reef
Lunghezza 60,18 metri
Larghezza 8 metri
Stazza sconosciuta
Propulsione motore moderno
Motori sconosciuto
Eliche 1 a 4 pale
Posizione assetto navigazione
Profondità minima e max. da 18 a 25 metri
Profondità max consigliata 25 metri
Visibilità da bassa a media
Corrente media probabilità
Difficoltà media
Esplorazione Interni sconsigliata
Interesse Storico basso
Interesse Biologico basso
Interesse Scenografico medio
Ora migliore mattino – ore centrali
Notturna no
Snorkelling no

NAVE

Il Vela Luha è una piccola navetta da trasporto, posizionata in assetto di navigazione su un pianoro corallino a -25 metri di profondità, lunga circa 60 metri dispone di 1 elica a 5 pale. Non se ne conosce la storia e la sua scoperta è stata casuale.


STORIA

Costruita nei cantieri di Spalato, la nave per diversi anni è stata di proprietà di una società armatrice croata e poi successivamente venduta ad una società armatrice libanese. Nell’aprile 2003 il Vela Luka si trovava ormeggiata alla fonda fuori dal porto di Port Sudan; il forte vento che aveva soffiato costante per tutta la giornata, nella notte ha spezzata la catena d’ormeggio della nave che finiva velocemente alla deriva procurandosi una falla a prua, andando a sbattere e affondando contro un piccolo reef che si trova fuori dal Wingate reef a circa un quarto di miglio ad est del relitto dell’Umbria. Non sono ovviamente chiare quali siano state le vere cause di questo affondamento ma di certo sappiamo che da quella notte ventosa un nuovo relitto è andato ad aggiungersi a quelli già presenti in Ma Rosso.


PIANO IMMERSIONE

Il relitto è posizionato in perfetto assetto di navigazione con la prua a -25 metri e il timone con la grossa elica a 5 pale a -25 metri di profondità. Iniziando l’immersione dalla zona di prua si noterà subito come il violento impatto contro la parete del reef abbia sensibilmente segnato la prua. Subito a ridosso della prua si incontra un primo grosso argano e poco oltre il bigo di carico, successivamente la prima stiva e poi la seconda stiva, tutte e due totalmente vuote all’interno. La visita agli interni delle stive è assolutamente sconsigliata in quanto oltre a non essere di nessun interesse, vi è una sospensione talmente fitta da non permettere di proseguire oltre. Nel caso in cui si decidesse di addentrarsi, bisognerà fare molta attenzione alle lamiere che pendono dal soffitto che possono essere molto pericolose. Tra le due stive si trova una grossa gru idraulica di carico. Dopo avere oltrepassato il secondo bigo, si raggiungerà il castello di comando posto nella zona posteriore della nave e situato in posizione più elevata rispetto al ponte principale. L’accesso alla cabina di comando potrà avvenire attraverso uno dei due portellone posti ai lati, facendo molta attenzione a non sollevare la finissima sedimentazione presente per terra, si trovano ancora il telefono di bordo e il telegrafo di macchina perfettamente intatti, mentre subito dietro c’è la piccola cabina del comandante con la sala carteggio e quel che resta del mobile porta bandiere. Di fianco alla cabina di comando c’è un secondo portellone che conduce direttamente alla sala macchine, anche qui l’accesso è molto stretto e particolarmente difficoltoso. Lasciata la zona del castello di comando e sala macchine si raggiunge la zona poppiera superiore, leggermente sollevata rispetto al terrazzo di poppa. Ai lati vi sono 2 osteriggi per l’entrata in sala macchine. Osservando la nave dal mare aperto vedremo una poppa molto ampia e arrotondata sulla quale compare a grandi caratteri il nome Vela Luka Dubrovnik.

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