NAVE
L'Adamantia K venne costruito nei cantieri tedeschi Bremer Vulkan Werke Stettiner Oberwerke Stettin-Grabow per conto della compagnia Neue Dampfer Companie, Stettin. La sua costruzione ebbe inizio nel 1919 per essere terminata e varata l'anno successivo con il nome di Marienburg. Lunga 61,7 metri e larga 9,30 metri aveva una stazza lorda di 844 tonnellate con un pescaggio di 3,85 metri. La propulsione veniva fornita da un unico motore a triplice espansione della potenza di 470 cv ed erogava una velocità media di 9,5 nodi. Il suo equipaggio era composto da 19 persone.
Nel 1923 la nave venne venduta alla Stettiner Dampfer Companie, Stettin per poi passare alla compagnia di navigazione Kohlen-Import & Poseidon Schiffahrt AG nel 1926 e rinominata Koholit. Nel 1945 la nave venne utilizzata per l'evacuazione di profughi della Germania Orientale e riportati a Kiel. L'anno successivo, 1946 venne acquistata dal governo greco e rinominata Kastoria per essere a sua volta rivenduta nel 1948 e trasferita a Loucas Nomicos nel Pireo e ribattezzata con il nome di Teti Nomicos. Nel 1953 rivenduta al suo armatore finale Dimitrios Kopsastis in Pireo che la chiamò Adamantia K.
STORIA
Il 23 gennaio 1948, mentre faceva rotta verso il Pireo da Port Sudan, la Adamantia K si è arenata nei pressi di Hamata nell'arcipelago di Abu Galawa. Dichiarata perdita totale del vascello.
PIANO IMMERSIONE
Quel che rimane del relitto sono ormai pezzi di ferro distribuiti pochi metri sotto la superficie del reef. Il tempo e le intemperie lo hanno spezzato in varie parti tanto è che quel che rimane della prua e i resti della poppa sono orientati in differenti direzioni in pochi metri d'acqua. Quella sul relitto dell'Adamantia K non può essere considerata una vera e propria immersione considerando la situazione attuale della nave.