NAVE
Lungo 35 metri, il piccolo rimorchiatore inglese costruito nei cantieri Ta Chung Hua S.B. & Eng. Co. di Shanghai nel 1935, è costituito da un cassero centrale nel quale si trova la cabina di comando ma nulla è rimasto dell’equipaggiamento presente al momento dell’affondamento, un piccolo portellone posto sul lato destro permette l’accesso al suo interno mentre subito dietro si trovava la cabina del comandante con relativi servizi.
STORIA
Tra il porticciolo di Ras Qulan e il promontorio di Ras Banas, orientato ad est si trova il complesso corallino di Abu Galawa, nei fondali settentrionali dell’atollo, nell’agosto del 1990 è stato casualmente rinvenuto il relitto del piccolo rimorchiatore Tienstin chiamato anche Aka Tienstien. Poco o nulla si conosce della storia di questa nave diretta a Massaua che il 26 ottobre 1943, per cause sconosciute andò a sbattere violentemente conto la parete del reef danneggiandosi irrimediabilmente e procurandosi una grossa falla nella zona di prua. Come sia finito all’interno di questo intricato dedalo corallino è un vero mistero, forse nel disperato tentativo di soccorrere qualche nave in avaria, ma tutto questo appartiene ancora alla sfera dell’immaginazione. Una cosa certa è che il rimorchiatore ha subito una forte collisione contro i coralli procurandosi un falla che ne ha determinato l’immediato affondamento.
PIANO IMMERSIONE
Il relitto è facilmente individuabile anche dall’esterno grazie alla punta della prua affiorante e appoggiata sul reef mentre il resto dello scafo segue il declivio fino a -18 metri dove si trovano la poppa e l’elica semisommersa. Il punto d’immersione potrà essere raggiunto sia con l’ausilio del gommone che scendendo in acqua direttamente dall’ormeggio delle barche, posto a circa un centinaio di metri di distanza. Ottima anche come immersione notturna. L’immersione è particolarmente semplice e può essere effettuata senza problemi da chiunque, considerando che gli interni sono ormai spogli e privi d’interesse se non per la presenza di un fitto branco di glassfish. I migliori punti di osservazione della totalità del relitto saranno dalla zona di poppa rimanendo sospesi in acqua libera oppure allontanandosi una decina di metri appoggiati sul fondo. Da questi due punti si avrà una visuale generale dello scafo addossato alla parete grazie anche all'ottima visibilità e si noterà come lo scafo sia leggermente inclinato sulla fiancata destra e ancora in buono stato di conservazione. L’aspetto esteriore è quello di un vecchio rimorchiatore dalla forma affusolata che fa pensare ad un modello dell’immediato dopoguerra. Diversi oggetti presenti al momento del ritrovamento sono stati incautamente asportati tra cui un bel ventilatore anni venti e alcuni oblò. E’ possibile accedere alla sala macchine facendo molta attenzione a non sollevare il ricco strato sedimentoso presente ovunque; ma la parte più interessante è sicuramente quella esterna totalmente concrezionata da ricche formazioni madreporiche e spugnose oltre alla folta presenza di pesce corallino. Alcuni copertoni di camion fissati nella zona poppiera e adibiti con molta probabilità a parabordi, sono ora la tana di gruppi di pterois così come il fumaiolo è sede fissa di una piccola cernia rossa. Sotto la poppa all’altezza dell’elica, è facile incontrare un grosso esemplare di cernia che si nasconde tra le lamiere. L’ora migliore per apprezzare in pieno il rimorchiatore sono le prime ore del tramonto quando il relitto assume una colorazione dorata e comincia a rivivere grazie alla floridissima vita che si sviluppa con il calare del sole. Molto interessante la notturna.