NAVE
Varata con il nome di Condestable, impresso sulla parte alta della poppa della nave, venne successivamente rinominata Stephanos e chiamato dai subacquei del luogo Cable wreck (relitto dei cavi) in quanto si tratta di una piccola navetta che trasportava materiale elettrico. Lunga 87 metri, il Condestable disponeva di due piccole stive posizionate nella zona anteriore della nave di fronte al cassero sul quale è presente il fumaiolo. Nella zona poppiera è presente un portellone semiaperto che conduce alla sala macchine. In corrispondenza della prua si trova un bigo di carico mentre il secondo staccato dallo scafo è appoggiato alla superficie. Il suo carico era composto da diverse bobine di filo elettrico ora sparse sul fondale circostante dove sono presenti anche tubi in acciaio, fogli di amianto ed altri oggetti vari facenti parte del carico.
STORIA
Nulla si conosce di questa piccola nave da trasporto affondata in prossimità del porto di Jeddah presumibilmente agli inizi degli anni ’80. E’ risaputo che al tempo della costruzione del nuovo porto di Jeddah a metà degli anni ’70, diverse navi ebbero incidenti in questa area per via della scarsa segnaletica d’accesso; solo successivamente vennero impiantati una serie di fari segnaletici che consentissero una corretta rotta per entrare in porto. Con molta probabilità anche il Condestable ha subito la stessa sorte andando a sbattere violentemente contro il reef posto 21 miglia ad ovest del porto. Dopo avere sbattuto violentemente contro la parete di Tower reef la nave si è inizialmente incagliata per poi scivolare lungo la parete e adagiarsi sul fianco sinistro su un fondale a -27 metri di profondità orientato con la prua rivolta ad ovest parallelo alla parete del reef.
PIANO IMMERSIONE
La barca ormeggerà direttamente sopra il relitto utilizzando una cima d’ormeggio legata al cassero centrale del relitto. Trattandosi di una nave di piccole dimensioni, potrà essere visitata attentamente nei minimi dettagli senza grossi problemi di tempo e di consumi. Dopo una visione generale dell’insieme, si può iniziare la visita più dettagliata partendo dalla zona di prua; sulla fiancata destra, quella rivolta verso la superficie, si noterà la grossa ancora inserita nell’occhio di cubia. La zona di prua non offre altri spunti interessanti mentre, proseguendo oltre, si raggiunge la zona centrale dello scafo dove, appoggiato sul fondale, si trova il bigo di carico posizionato perpendicolare al relitto che si protende vero l’esterno del reef. Sulla parte superiore del bigo sono presenti due carrucole concrezionate di spugna rossa mentre in diversi punti penzolano nel blu bellissimi alcionacei colorati. Continuando verso l’esterno, appoggiati sul fondo si trovano diversi oggetti catapultati fuori durante l’impatto e il successivo affondamento, tra cui l’elica di rispetto a quattro pale appoggiata sul fondale circostante. Rientrando verso la nave, si noterà un primo enorme blocco di matasse di filo elettrico in corrispondenza con l’accesso alle stive principali, qui intorno nuota un folto branco di azzannatori gialli. Proseguendo, si raggiunge il cassero centrale con la cabina di comando sopra la quale svetta il grosso fumaiolo, raggiunta la zona poppiera si trova un portellone aperto con una scala d’accesso alla sala macchine. Dopo questa esplorazione, seguendo la fiancata di poppa, è evidente come la spugna rossa rivesta buona parte delle strutture della nave, osservando attentamente si può leggere il suo nome originale impresso sul ferro. E’ interessante notare come sulle lamiere siano attacchite molte ostriche anche loro rivestite di spugna rossa. Sospesi nel blu si trovano il timone e l’elica a quattro pale anche loro totalmente rivestiti di spugna rossa. E’ un effetto scenografico molto suggestivo quello della spugna che dona a questa piccola nave una suggestione molto particolare. Sul lato della chiglia, appoggiati sulla parete del reef antistante sono presenti altre matasse di fili elettrici e un grosso cassone contenente ferri catapultato all’esterno. La visibilità è mediamente buona ma può capitare di incappare in correnti abbastanza intense. La vita marina circostante è molto ricca ed è composta da branchi di azzannatori gialli che vivono tra il relitto e le strutture metalliche appoggiate a ridosso della nave, altri esemplari di pesci tra cui cernie e anche squali di barriera potranno essere osservati dirigendosi verso la parte esterna del pianoro dove si trova una caduta verticale.