NAVE
Costruito dalla Vickers Armstrong in Inghilterra la nave venne varata nel 1943 con il nome di HMS Myngs (R06) classe Zambesi. Venne utilizzato al largo delle coste norvegesi durante la seconda guerra mondiale. Trattandosi di uno scafo particolarmente veloce e maneggevole veniva utilizzato principalmente come inseguitore di sottomarini. La nave era dotata di due motori a turbina e caldaie a tamburo che gli permettevano di raggiungere i 35 nodi di velocità. Disponeva di un dislocamento di 1830 tonnellate per una lunghezza di 110 metri e un armamento che comprendeva 4 x 114mm pistole (4 × I-DP), 3 cannoni da 40mm, 20 x 40 millimetri pom-pom e 8 tubi lanciasiluri.
STORIA
Nel 1955 la Royal Navy mise in demolizione la maggior parte dei suoi cacciatorpedinieri classe Zambesi, solo quattro vennero venduti, di cui due all'esercito egiziano l'HMS Myngs che prese il nome di Al Qaher e l'HMS Zenith che diventò El Fatha. Gli altri due, destino della sorte vennero venduti all'esercito israeliano. L'HMS Zealous e l'HMS Zodiac che diventarono rispettivamente Elath e Yaffa.
Il cacciatorpediniere El Qasr entrò in servizio per la marina egiziana nel 1956 dove operò fino al1969 senza subire nessun tipo di intervento.
L'anno successivo venne rimodernato negli armamenti e aggiornata tutta la parte elettronica grazie all'intervento russo. Riprese ad operare alla base di Port Berenice nel corso della guerra dei 6 giorni tra Israele e Egitto. Nel maggio di quello stesso anno la nave venne attaccata da un Mirage mentre si trovava all'ancora al porto. Grazie alla sua moderna contraerea da poco installata, riuscì a tenere testa agli aerei nemici nonostante venne ripetutamente colpita da missili del tipo sidewinder. Uno dei colpi le fu fatale e la nave colpita nella zona poppiera prese fuoco in tutte le sue sovrastrutture per iniziare ad affondare irrimediabilmente.
PIANO IMMERSIONE
Il relitto si trova adagiato in assetto di navigazione con la poppa appoggiata su un fondale di 27 metri e la zona di prua che fuoriesce dalla superficie. Tutto lo scafo è martoriato dalle bombe che l'hanno colpito in più punti e in alcune zone è quasi irriconoscibile, ovunque sono evidenti i segni delle esplosioni in particolare nella zona di comando ridotta in mille pezzi. Le torrette sembrano degli alveari, così come la sua contraerea, un 40 mm modello Bosfors che venne colpito direttamente non prima di avere cosparso il fondale di proiettili nel tentativo di colpire l'aereo nemico. Quel che rimane oggi della parte sommersa della nave è perlopiù avvolta da cespugli di coralli molli e abitato da migliaia di pesci corallini e grossi esemplari di cernie che si nascondono tra le lamiere. E' ben visibile un cannone con la sua torretta nella zona di poppa e un altro che emerge fuori dall'acqua. Le due eliche sommerse sono ricoperte da morbidi alcionari e spugne sospese nel blu. Gli interni sono facilmente visitabili e colonizzati da nuvole di glassfish, anche se totalmente privi di interesse in quanto completamente vuoti. L'immersione sul relitto oggi non rientra nelle classiche immersioni che si possono effettuare regolarmente in quanto il relitto si trova all'interno di una base della marina egiziana.