Capitan Said, i cuochi Ahmed e Abdu, Kenawi e Helal in salone, Ali, Gaad, Hamada, Ibrahim sui gommoni e Mustafa in sala macchine. Questa è la formazione dello straordinario team che compone l'equipaggio di Aldebaran, la barca rossa che ormai da diverso tempo è il punto di forza delle crociere in Egitto. Non è cosa semplice amalgamare un gruppo di ragazzi che compongono l'equipaggio di una barca e farli convivere tutti insieme in questo minuscolo mondo galleggiante. Ognuno di loro ha la sua storia, ognuno di loro arriva da parti diverse del paese con culture e stili di vita totalmente differenti.
C'è anche chi ha origini contadine e fino a pochi anni prima non aveva mai visto il mare, c'è poi chi ha frequentato la scuola alberghiera o chi ha frequentato la scuola di chef al Cairo o Alessandria, oppure chi è nato in uno dei paesi lungo la costa del Mar Rosso e il suo destino era quello del marinaio, chi invece fin da piccolo ha respirato l'aria del mare perchè i suoi nonni erano pescatori, i suoi genitori erano pescatori e lui fin da piccolo è vissuto in barca con il sogno un giorno di diventare capitano. In ogni barca c'è poi un uomo che vive una vita propria, relegato in uno spazio dove nessuno avrà accesso a parte lui, questo è il meccanico, l'uomo solitario e silenzioso ma l'unico a conoscere tutti i segreti della barca. L'ospite che viaggerà a bordo di Aldebaran avrà modo di apprezzare l'educazione e la discrezione di questi ragazzi sempre attenti e disponibili ma pochi si domanderanno chi sono e da dove arrivano allora abbiamo deciso di farveli conoscere uno ad uno. Said è un capitano invisibile, talmente discreto che al termine della crociera qualcuno si domanderà chi fosse mai il capitano di Aldebaran. Ma Said è un grande capitano perchè la sua qualità è proprio quella di saper impartire ordini senza parlare. Sarà sufficiente un'occhiata o un gesto per farsi capire dai suoi marinai che si trovano sul gommone a preparare un ormeggio oppure da quelli a prua che stanno preparando le ancore per l'ormeggio notturno. Said è nato in barca perchè la sua è una famiglia di pescatori da sempre. Conosce il mare perchè sente il profumo della salsedine che è diverso a secondo delle maree. Conosce il vento perchè è in grado di anticipare le sue mosse. Conosce i suoi uomini perchè li ha scelti e allevati come pulcini e lui ne è l'unico responsabile. Kenawi e Helal, il primo è già di per se un personaggio per la sua simpatia e la cordialità che esprime in ogni momento della giornata, il secondo ha un aspetto inusuale per essere un classico egiziano del Mar Rosso infatti lui con il Mar Rosso ha avuto poco a che fare prima di imbarcarsi in questo lavoro. Kenawi e Helal si occupano della dinette e del controllo cabine e in alcuni momenti sono talmente coordinati tra loro da sembrare uno solo. Si muovono in sincronia durante le ore dei pasti e hanno la capacità di anticipare qualsiasi richiesta perchè i loro occhi sono ormai allenati a percepire ogni piccolo segnale.
Ahmed e Abdu, sempre nascosti nella loro cucina sfornano leccornie dolci e salate a getto continuo e sono felici quando l'ospite a metà crociera inizia a lamentarsi di essere ingrassato. Fanno la loro comparsa all'esterno a fine giornata per prendere un po' d'aria prima di ricominciare a lavorare per sfornare i dolci che saranno poi presentati a tavola per la colazione del giorno dopo. La cucina su Aldebaran sarà una gradita sorpresa grazie all'ottima qualità dei suoi piatti.
Gaad, Ibrahim, Ali e Hamada, loro quattro rappresentano l'ossatura di Aldebaran, la forza e l'occhio. Marinai sempre in movimento in qualsiasi condizione di mare ma anche profondi conoscitori di ogni punto di immersione. Saranno loro grazie all'esperienza a decidere dove fare tuffare il gruppo di subacquei dal gommone. Grazie alle loro capacità saranno sempre in grado di trovare il punto migliore e la guida è a questi ragazzi che affida la prima parte del proprio lavoro. La ricerca del miglior punto d'immersione. E poi sono loro i ragazzi “monelli” che vi faranno divertire, con i quali si trascorrerà del tempo anche al di fuori dell'immersione perchè la loro vera passione è la pesca e in ogni momento libero li vedrete maneggiare una lenza. E' capitato di passeggiare nel pieno della notte quando tutti dormono ormai da diverse ore e vedere la sagoma di Ibrahim seduto sul ponte intento a pescare. Oppure dopo una giornata faticosa e senza sosta incrociare il gommone in lontananza con “i monelli” concentrati nella pesca alla traina.
Mustafa, l'uomo silenzioso, l'uomo invisibile, quello che ogni tanto compare per poi scomparire per lungo tempo. Quello che dopo qualche giorno ci si domanda chi sia e da dove sia arrivato. Invece lui è forse l'uomo più importante della barca, quello senza il quale non si potrebbe navigare perchè solo lui conosce a fondo i segreti di Aldebaran.E buon ultimo ma solo per questioni di età il "piccolo grande" Hassen, la mascotte della barca, uomo tuttofare ma soprattutto apprendista capitano. Hassen è il nipote di Said e oggi trascorre tutto il tempo libero dagli impegni scolastici, a bordo di Aldebaran.
Abbiamo voluto farvi conoscere i “monelli” di Aldebaran perchè pensiamo che sia giusto attribuire a questo team il tributo che si meritano per le loro capacità.