Emilio Mancuso

Vi è mai capitato di avvertire quella strana sensazione di…incompletezza? Tutto va bene, ma manca qualcosa; ad un certo punto invece realizzi che quella sensazione non c’è più; che quel che mancava, lo hai trovato.
Ecco cosa significa per me vivere il mare; potrà sembrare troppo romantico, e magari fuori moda, ma questo è ciò che ha sempre guidato ogni mia scelta ed ogni mia decisione.
Nato nel ‘79 in una Milano troppo lontana dai Mari del Sud, cresco a dosi massicce di Salgari, Corto Maltese e Il Vecchio e il Mare, e a 16 anni cerco un rimedio per quella strana sensazione con i corsi di sub di Arturo Brambilla, Raoul Vernetti e Kiki Marmori.
Dopo un freddo inverno di capovolte e svuotamenti maschera; portando in cartella il manuale d’immersione insieme ai libri di scuola, la prima immersione conferma la più piacevole delle diagnosi: inguaribilmente legato al mare. A questo punto l’unica soluzione che si prospetta è far conciliare questo grande amore con il resto della vita, il che mi porta a scegliere Scienze dell’Ambiente Marino all’Università degli studi di Genova, e mi ha fa andare avanti nella formazione subacquea fino a diventare istruttore. Tra i tanti mari che nel frattempo ho il piacere di osservare l’ormai “nostro” Mar Rosso - nostro perché dato l’afflusso di italiani potremmo quasi naturalizzarlo italiano - ha sicuramente un posto d’onore.

Poco più che diciottenne arrivo ad Hurghada ( lo Sheraton funzionava ancora… ) approdo al Diving World, dove conosco Gigi – per chi è stato almeno una volta ad Hurghada non servono altri elementi distintivi, basta dire Gigi - dimostrazione vivente del fatto che la magia del mare si rafforza col tempo; mi ha fatto capire che, forse, è più semplice riempire quel famoso vuoto se provi a farlo con chi come te ha voglia di riempirlo, e con chi ha desiderio di sapere. Percepire la passione dei miei istruttori e la curiosità dei miei allievi ha trasformato la subacquea da esigenza intimamente personale ad esperienza da condividere con gli altri. Inizialmente questo nuovo stimolo trova sfogo in occasione delle classiche vacanze sub, o con i primi lavori da guida; ma è con l’Istituto per gli Studi sul Mare dell’Acquario Civico di Milano che il piacere di condividere conoscenza, professionalità ed amore per il mare diventa consapevolezza del fatto che trasmettere conoscenza e cultura del mare sia l’unico modo per far radicare negli altri il rispetto per questa immensa e delicata risorsa che è il mare.
Tutto ciò ci ha portato e ci porta tante volte in Mar Rosso: dall’Egitto al Sudan fino all’Arabia Saudita, e chissà magari più a sud domani; ma senza mai perdere lo stupore e la meraviglia del primo giorno verso un mare che ci coccolato tutti molte volte, e che magari non tutti hanno sempre rispettato.

E il valore aggiunto delle numerose spedizioni è sempre stato condividere stupore e meraviglia con vecchi e nuovi amanti del mare; con chi il Mar Rosso “l’ha scoperto”, e con chi lo scopre con noi per la prima volta. Sempre nella speranza di lasciare qualcosa in più negli occhi e nei ricordi dei nostri compagni di viaggio, consapevoli del fatto che l’incanto nei loro occhi e il calore nei loro ricordi a noi quel qualcosa lo hanno già lasciato. Ora collaboratore fisso di I.S.M. e di persone splendide quali Massimo Brunelli, Paola Iotti, Rosanna Scotti e di molti altri che come noi sono irrimediabilmente stregati dal mare; grazie al lavoro nella divulgazione delle scienze biologiche ed ecologiche del mare cerco ancora di trovare quel che mancava, di colmare quel senso di incompletezza.……. E spero di continuare a lungo, visto che l’immersione più bella è quella che ancora devo fare, e il mare più bello è quello che ancora devo vedere…

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