Grazie all’opera dell’European Institute for Underwater Acheology, iniziata nel 2000, oggi è possibile visitare in immersione o tramite una mappa interattiva creata dal EIUA, l’antichissima città di Heracleion (o Thonis per gli antichi egizi), che si dice essere stata fondata da Paride ed Elena di Troia durante la loro fuga da Menelao.
Heracleion, situata nella baia di Abukir di fronte ad Alessandria d’Egitto, è considerata il centro nevralgico del commercio internazionale fra il Mediterraneo e il Nilo tra il VI ed il IV secolo avanti Cristo.
Fino ad ora sono stati scoperti 64 antichi relitti di navi, più di 700 ancoraggi, monete d’oro, stele giganti con geroglifici e scritte in greco antico oltre ad una serie di manufatti religiosi, tra cui una colossale statua in pietra di Hapi, il dio egizio della piena del Nilo, la più grande mai rinvenuta. Secondo le previsioni passeranno più o meno 200 anni prima che Heracleion venga totalmente scoperta e compresa.
La Stampa, art. del 28/12/2017