PERSIA profumi d'oriente

PERSIA profumi d'oriente

AGGIORNAMENTI EMERGENZA COVID DAL SITO VIAGGIARE SICURI IRAN: fa parte dell'elenco ESPOSTAMENTI VERSO PAESI DELL’ELENCO E – fino al 15 marzo 2022

In conseguenza dell'accertamento da parte delle autorità sanitarie locali di casi di contagio legati alla variante Omicron del virus Covid-19, a decorrere dal 19 dicembre 2021 sono state adottate le seguenti disposizioni per l’ingresso in Iran:
1) divieto di ingresso diretto o indiretto da Botswana, Namibia, Swatini, Lesotho, Mozambico, Zimbabwe, Malawi e Sud Africa;
2) divieto, fino a nuova comunicazione, di ingresso nel Paese di cittadini non iraniani provenienti da Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Francia;
3) obbligo per gli altri passeggeri di possesso cumulativo dei seguenti requisiti:
- Certificazione in lingua inglese dell'avvenuta somministrazione di almeno due dosi vaccinali;
- Esibizione del risultato negativo di un test PCR effettuato da 48 a 72 ore prima dell'ingresso nel Paese;
- Effettuazione di un ulteriore test PCR, a spese del passeggero, ai valichi di ingresso in caso di presenza di sintomi legati al virus Covid-19. In caso di accertata positività al Covid, i passeggeri dovranno rispettare, a loro spese misure, un periodo di autoisolamento per almeno 14 giorni e comunque fino ad accertata guarigione.
Per maggiori dettagli sulle misure vigenti nel Paese, consultare la sezione SITUAZIONE SANITARIA di questa Scheda. L’Ambasciata d’Italia a Teheran è raggiungibile, per assistenza, al seguente numero +98 (0) 912 103 5062.

DISPOSIZIONI SANITARIE
Non è richiesta alcuna vaccinazione per recarsi nel Paese. Indispensabile seguire le normali regole del buon viaggiatore: bere sempre bevande da contenitori acquistati sigillati, evitare verdura cruda, sbucciare la frutta, ecc. Si consiglia inoltre di essere autosufficienti riguardo i medicinali d'uso personale.
CLIMA
L’Iran è un immenso altopiano, grande oltre 5 volte l’Italia, con un’altezza media di circa 1.200 metri, e gode di un clima secco e continentale. Le piogge sono concentrate nei mesi invernali, anche se di frequenza ridotta. Le temperature sono determinate dalla continentalità e dall'altitudine media elevata del Paese. Si hanno così inverni freddi con temperature poco superiori allo zero nella zona di Teheran e più miti nel centro-sud del Paese, ed estati che possono essere torride (30-35 °C), in particolare lungo il litorale che si affaccia sul Golfo Persico e il Golfo dell’Oman, con notevole escursione termica diurna.
Primavera e autunno, con temperature più miti, sono le migliori stagioni per visitare l’Iran.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
L’Iran è un paese di rigida osservanza sciita ed è necessario conformarsi alle leggi islamiche. In particolare le signore devono coprire sempre il capo e il collo con un foulard, e indossare capi ampi che coprano le forme e le braccia, non attillati. Suggeriamo caldamente di indossare pantaloni lunghi. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno essere osservate in tutti i luoghi pubblici e nelle aree comuni degli alberghi (reception, sala ristorante, ecc.). Gli uomini possono indossare camicie o T-shirt. Evitare sempre canottiera e pantaloni corti. Si raccomanda di avere sempre con sé un paio di calzini da indossare quando si entra nei luoghi di culto. Si consigliano comunque abiti pratici e scarpe molto comode. Prevedere abiti leggeri, ma anche qualche capo caldo per la sera e un K-way in caso di pioggia. Da non dimenticare: occhiali da sole, salviette igieniche umide, creme solari di protezione, crema idratante, burro cacao per labbra.
FUSO ORARIO
In Iran ci sono 2h30’ in più rispetto all’ora italiana.
VALUTA
In Iran ha corso il Rial. Le carte di credito non sono normalmente riconosciute come mezzo di pagamento, ma in alcuni negozi sono accettate per acquisti importanti, pertanto consigliamo di portarle con voi se pensate di acquistare un tappeto o altri oggetti di valore. Le valute straniere più comunemente accettate per il cambio in Rial sono il dollaro USA, di taglio da 100$ e, preferibilmente, l'Euro. Si ricorda che in Iran non è possibile effettuare prelievi presso sportelli Bancomat. Si raccomanda pertanto di portare con sé denaro sufficiente a far fronte alle spese durante la permanenza. Vi è l’obbligo di dichiarare somme superiori a 5.000 US$ o Euro onde evitare possibili problemi in uscita dal Paese.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Ogni visitatore può esportare articoli fino a un valore di 180 US$ e tappeti per una superficie complessiva non superiore a 12 mq. Non si possono esportare tappeti o oggetti antichi. E’ severamente vietato importare bevande alcoliche.
LINGUA
La lingua ufficiale è il persiano. La conoscenza delle lingue straniere non è molto diffusa nelle città secondarie e nella provincia; nelle principali città, invece, la conoscenza dell'inglese è più diffusa.
RELIGIONE
L'Iran è un Paese musulmano a maggioranza sciita (90%). Sono presenti importanti comunità di musulmani sunniti nel sud-ovest e nel sud-est del Paese, di armeni, assiri e, in misura minore, di cristiani, ebrei e zoroastriani, cui è consentita libertà di culto.
PREFISSI TELEFONICI
Dall'Italia, comporre 0098 + l'indicativo della località di destinazione e il numero dell'abbonato. Dall’Iran comporre 0039 + prefisso interurbano e il numero dell’abbonato. L'Iran è collegato al sistema GSM dei telefoni cellulari (roaming) con utenze italiane con contratto (per le comunicazioni telefoniche e gli sms) e con schede prepagate (solo per sms), ma il collegamento non viene garantito con regolarità. Si raccomanda di verificare con il proprio operatore telefonico italiano la possibilità e le modalità di utilizzo della propria sim card italiana in Iran. Nelle principali città del paese è facile acquistare schede (simcard) di compagnie iraniane di telefonia mobile per brevi periodi. In ogni caso si sottolinea che la telefonia mobile è uno degli aspetti che può più improvvisamente variare con novità che potremmo riscontrare solamente in loco.
CINE/FOTO
E’ opportuno fornirsi alla partenza di tutto il materiale occorrente e abitualmente utilizzato. In loco il materiale fotografico è caro e di scarsa qualità. Si ricorda che è tassativamente vietato fotografare o riprendere aeroporti, stazioni ferroviarie, ponti, edifici governativi, installazioni e automezzi militari. Prima di fotografare le persone, in particolare le donne, è buona norma chiedere il permesso. In ogni caso consigliamo di chiedere alla guida e all’accompagnatore, all’inizio del viaggio, il comportamento da adottare riguardo alla fotografia.
VOLTAGGIO
Il voltaggio in uso è 220 V. Ci sono prese vecchie compatibili con spinotti rotondi. E’ consigliabile un adattatore universale.
CUCINA
In Iran è severamente proibito consumare e portare con sé bevande alcoliche. La bevanda nazionale è il tè. Vengono comunque servite Coca Cola, birra analcolica iraniana, bibite varie. La cucina è un misto d'influssi arabi e tradizioni persiane. Ai classici spiedini, kebab, di agnello, manzo e pollo serviti con riso, si aggiungono yogurt, pesce, minestre e verdure di ogni tipo. Il caviale iraniano è di buona qualità. Gli orari non sempre coincidono con le ore canoniche per non dover conformare il programma in funzione dei pasti. Utilizzare solo acqua minerale acquistata in bottiglie sigillate.
ACQUISTI
I bazar offrono molte possibilità di acquisti. I tappeti non hanno bisogno di presentazione. L’esportazione è consentita fino a 12 mq a persona. Di notevole interesse possono essere le miniature su osso,gli oggetti di rame smaltato, le stoffe e i monili d’argento. In Iran è in uso trattare sul prezzo. Si sconsiglia, per le sanzioni e per non depauperare il patrimonio locale, di comprare oggetti e materiali non facilmente riproducibili. In generale è da evitare l’acquisto di reperti antichi perché possono essere contraffatti, bloccati e sanzionati alla dogana. Più in generale sconsigliamo spese che necessitino notevoli somme, perché in Italia è possibile reperire senza rischi molto di quanto offerto all’estero. Gli uffici doganali locali e del nostro Paese possono, tra l’altro, sanzionare chi contravvenga alle norme in materia di qualità e quantità delle esportazioni/importazioni. Prestare particolare attenzione agli oggetti ritenuti legalmente armi. Ricordiamo che prezzi e qualità degli acquisti in luoghi non scelti direttamente non sempre sono migliori di quelli che i partecipanti possono autonomamente ricercare.

 

Dasht-e Kavir, noto anche come il Gran Deserto, è situato nel mezzo dell'altopiano iraniano, a circa 300 chilometri a est-sud-est di Teheran. Lungo circa 800 chilometri e largo 320 chilometri è composto da fango e saline (kavirs). Decine di milioni di anni fa, questa regione era occupata da un oceano ricco di sale che circondava un piccolo pezzo di continente in quello che oggi è l'Iran centrale. Quando l'oceano si prosciugò, lasciò uno strato di sale fino a 6-7 chilometri di spessore.
Nel corso del tempo, lo strato salino fu sepolto sotto uno spesso strato di fango. Questo si è verificato in quanto il sale ha una densità inferiore rispetto a quella di fango e rocce. Nel tempo il sale iniziò a spingere attraverso i sedimenti sovrastanti e alla fine, nel corso di milioni di anni, il irruppe e formò le cupole. Le cupole di sale di Dasht-e Kavir sono probabilmente alcuni dei migliori esempi di questo fenomeno geologico.
I geologi hanno identificato circa 50 grandi cupole di sale in questa regione. Alcune sono state erose via dal vento e dalla pioggia, esponendo la loro sezione trasversale.
Anche se sembra una superficie dura, la crosta di sale ha uno spessore di pochi centimetri, al di sotto della quale si trova una morbida fanghiglia simile ad un grasso che gli iraniani chiamano "Charbeh" che è estremamente difficile da rimuovere se si dovesse rimanere bloccati. Per questo viaggiare nel Dasht-e Kavir è abbastanza pericoloso. Il terreno è sterile e non adatto alla coltivazione. Il deserto è quasi disabitato e solo in parte esplorato. L'insediamento umano è limitato alle oasi sparse, dove vengono innalzate costruzioni di abitazioni che bloccano il vento per affrontare le dure condizioni atmosferiche. Alcuni vivono sulle colline e sulle montagne circostanti.

Shiraz, famosa per le rose e gli usignoli, celebrati nei versi di Hafez e Saadi, poeti amatissimi del XIV e del XIII secolo. La poesia, come la preghiera, è parte della vita quotidiana di questo popolo. Così nei loro mausolei, immersi in giardini dove l'acqua gioca con i cipressi e il cielo, dove gli iraniani di tutte le età si recano a rendere omaggio ai loro poeti. Nell'Aramgah, il «luogo di riposo» di Hafez, un uomo legge le sue poesie come vaticinio a chiunque abbia una domanda da porre silenziosamente al destino.
I pittori e gli architetti della città sono stati contesi dai sultani di tutto il mondo, come Eisa Khan, incaricato di progettare il celebre Taj Mahal in India. Nel centro domina la fortificazione d'epoca Zand Arg-e Karim Khan con 4 torrioni che sembrano pezzi giganti di una scacchiera. Sono invece un gioco di raffinatezza floreale le maioliche che decorano la Moschea del Reggente, nel complesso Vakil, nota per le 48 colonne monolitiche scolpite in modo tortile. A fianco, il bazaar che ospita venditori di tappeti e spezie, ma anche tradizionali case da tè come Saray-e-Mehr. Fragrante riso allo zafferano, kebab, yogurt con menta e cetrioli.
A Shiraz le dimore tradizionali si affacciano sui giardini profumati da arance amare. Luogo di intuizione spirituale e poetica, incontro tra acqua e vita, il giardino è tema ricorrente dei tappeti, veri «angoli di paradiso». Nella dimora tradizionale di Narangestan Qavam Garden il terrazzo specchiato crea effetti così caleidoscopici da dare la sensazione di trovarsi all'interno di un cristallo. Coppie e famiglie si siedono nel verde dei giardini di Eram, mentre è una città che prega quella che si vede nel gioco di infiniti specchi del mausoleo di Schahcheragh.

A 57 km verso nord si Shiraz, su un'imponente piattaforma di roccia addossata alla montagna, sorge Persepoli, simbolo della potenza achemenide, fondata da Dario il Grande intoro al 518 a.C. Una città senza immagini di guerra: tra le rovine gli animali scolpiti sembrano ultraterreni, come i tori guardiani della Porta di Tutte le Nazioni, e lungo la Scalinata dell'Apadana i bassorilievi dei portatori di tributi sfilano con elegante e sacrale compostezza. Dopo pochi chilometri si avvistano le grandi tombe rupestri con Dario I, il re dei re, e poi a Pasargade la solitaria tomba di Ciro, il re che voleva «occupare il cuore dei popoli».

Yazd, la città del Zoroastrismo, anche rinomata per l’artigianto, la seta e i dolciumi. Yazd è una città antichissima, con architetture uniche, già centro zoroastrana in epoca sasanide. Solo molto tempo dopo la conquista dei persiani diventò islamica. Le architetture di Yazd sono rinomate in tutto l’Iran: a causa del clima arido e secco, sono state costruite ad esempio meravigliose torri del vento per proteggersi dall’afa, che oggi è possibile visitare.
La Moschea del Venerdì è la grande moschea congregazionale di Yazd, edificata in stile azero persiano e rappresentata sulle banconote nazionali. I suoi due minareti sono i più alti che si possano trovare in Iran. La facciata del suo portale è decorata con ricercate piastrelle dalla superficie abbagliante, quasi tutte blu. Il santuario all’interno è tappezzato di splendide maioliche a mosaico.
Il giardino Dolat Abad è caratterizzato da un padiglione circondato da un tipico giardino persiano, Patrimonio Unesco dell’umanità. Fu realizzato nel 1750 e adibito a residenza dello scià Karim Khan Zand. Il suo badgir di 33 metri costituisce la torre del vento più alta di tutto l’Iran e ha ancora funzione di termoregolazione per l’interno dell’edificio. Il giardino è abbellito da fontane e viali alberati.
Il complesso Amir Chakhmaq è forse la struttura più iconica di Yazd, affacciato su una grande piazza omonima e contentente varie altre strutture, tra cui un caravanserraglio, un pozzo antico e dei bagni termali, anche se principalmente è una moschea. La sua facciata è impressionante, caratterizzata da tre piani con nicchie ad arco: si tratta dell’edifico più grande del paese. Di notte il complesso viene illuminato creando un effetto molto scenografico.
Le torri del silenzio sono legate al culto di Zoroastro e si trovano su due colline a sud della città. Venivano utilizzate per distruggere le salme dei defunti, che venivano disintegrate dagli uccelli e dalle forze della natura, pratica prevista dalla religione zoroastrana. Negli anni Settanta sono state chiuse dal governo iraniano e oggi sono un’importante attrazione turistica.
Il Tempio del Fuoco, anche noto come Atash Behram, è un tempio zoroastriano costruito nel 1934. Si tratta di uno dei nove tempi del fuoco presenti al mondo (gli altri otto sono in India). Fu realizzato in stile achemenide seguendo i dettami degli architetti di Bombay nella disposizione dei mattoni. Tutt’intorno al tempio si dispiega un giardino, mentre il sacro fuoco è conservato in un recinto nel tempio, accessibile solo ai zoroastrani, mentre tutti gli altri lo osservano da fuori.

La strada corre per 400 km tra i rilievi aspri dei monti Zagros, che al tramonto si tingono di ocra, fino a Isfahan, divenuta nel 1598 capitale dell'impero safavide. Piazza Naqsh - e Jahan, oggi dell'Imam (la seconda più grande al mondo) è una spianata rettangolare di vastità spettacolare con vasche, fontane e prati racchiusa da mura ad arcate sovrapposte, con all'estremità meridionale l'elegante Moschea dell'Imam (un tempo del Re), non allineata alla piazza per seguire l'asse spirituale verso la Mecca. Un portale alto 25 metri ricoperto di piastrelle a mosaico blu e turchesi dà accesso a un regno di contemplazione: la cupola sembra librarsi nell'aria e gli spazi comunicanti si inseriscono uno nell'altro con fluidità. E' uno scrigno di bellezza la moschea delle Donne o dello Sceicco Lotfollah più a ovest: un corridoio rivestito da maioliche blu e verdi termina in un bagno di luce con colori cangianti dal rosa all'azzurro. Di fronte, il palazzo di Ali Qapu, dove all'ultimo piano la sala della musica ha pareti con scansie a forma di strumenti musicali, minuscole casse di risonanza.
Il bazar è un susseguirsi di gallerie a volta, caravanserragli e cortili luminosi. Da vedere le miniature di Okhovat Pour Rasoul e i piatti in peltro dipinti con raffinati giochi di azzurro da Parya Korkzan, con atelier di fronte all'elegante ristorante Bastani. La sera sono i ponti a dare spettacolo: Si-o-She Pol, o ponte dei 33 archi, e Khaju, sotto le cui arcate i ragazzi suonano. Dall'altra parte del fiume il quartiere armeno si anima con locali vivaci.

Partenza -

Destinazioni Terra Ferma

Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
ANGOLA tra dune e oceano 28 set. - 14 ott. 17 6.180 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
SVALBARD oltre l'80 parallelo 4 - 14 giugno 11 6.090 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
ERITREA dal cielo al mare 25 apr. - 7 mag. 13 2.490 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
OmoSurma ETIOPIA dal 27 ott. al 10 nov. 15 4.150 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
LADAK sul tetto del mondo 15 - 28 giugno 14 3.980 € Alta
INDIA il mondo invisibile 10 - 22 novembre - 3.300 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
BOTSWANA Natura Selvaggia 22 ott. - 2 nov. - 4.790 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
ARGENTINA magica Puna 5 - 23 agosto 19 5.690 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
MAURITANIA dal sahara all'oceano dal 5 al 16 dicembre - 2.630 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
VIETNAM nord 7 - 21 maggio - 2.790 € Alta
Destinazione Partenza Durata Prezzo Dispo
ALGERIA magia del Tassili 27 mar. - 5 apr. 10 2.460 € Alta
ALGERIA magia del Tassili 25 sett. - 4 ott. 10 2.460 € Alta

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