La città di Windhoek è tradizionalmente conosciuta con due nomi: Ai-Gams per i Nama (il nome fa riferimento alle sorgenti calde che un tempo facevano parte della città) e Otjomuise (che significa "posto del vapore") per gli Herero. I primi insediamenti a Windhoek si devono all'acqua delle sue sorgenti calde. A metà dell'800 il Capitano Jan Jonker Afrikaner si insediò vicino a una delle principali sorgenti calde. Windhoek, città dai molti volti è pulsante di vita, opportunità e promesse di avventure, una città multiculturale, caratterizzata dalla tranquilla coesistenza e ampio spazio vitale per la sua gente. Il fascino della città di Windhoek sta nel suo armonioso mix di culture africane ed europee e la cordialità della sua gente. La città è una bomboniera che racchiude strutture color pastello di delicata bellezza, in stile coloniale circondate da giardini e lussureggianti parchi. Molti interessanti edifici e monumenti sono stati conservati quale testimonianza della storia. Alcuni sono rappresentativi del periodo coloniale, mentre altri testimoniano la conquistata indipendenza della Namibia. L'edificio più caratteristico e storico di Windhoek è la chiesa luterana Christuskirche. Progettata da Gottlieb Redecker all'inizio del XX secolo, questa chiesa presenta una inedita ibridazione fra il neogotico e l'art nouveau. I muri sono stati realizzati con una qualità di pietra saponaria tipica della zona. L'altare è decorato con una Resurrezione di Lazzaro copia di un celebre lavoro di Rubens. Alte Feste, il più antico edificio sopravvissuto di Windhoek, risale al 1890-92, e in origine serviva come sede della Schutztruppe; oggi ospita la sezione storica del Museo Nazionale della Namibia, che contiene cimeli e le foto del periodo coloniale e manufatti indigeni.
Attraverso paesaggi che mutano continuamente in un territorio stupefacente e vario: spazi sconfinati e dune che entrano nel mare, paesaggi dolci e poi drammatici e aspri, savane e montagne, raggiungeremo l’accampamento al limite con il deserto del Namib. Il Namib è uno dei più antichi deserti del mondo; conta la veneranda età di 43 milioni di anni e il suo nome significa ‘il nulla’. Si estende per 1600 Km lungo la costa e per altri 500 Km verso l’interno. In nessun altro luogo al mondo esistono paesaggi così desolati e al tempo stesso così affascinanti.
Ci godremo il tramonto sulle dune assorbendo la visione spettacolare dei colori mutevoli delle dune di sabbia: paesaggi grandiosi, tra i più spettacolari di tutta l'Africa, talvolta addirittura unici.
Il paesaggio della zona di Sossusvlei è caratterizzato da dune di sabbia dai colori intensi, compresi fra il rosa e l'arancione. Tale colorazione è dovuta alla composizione ferrosa della sabbia e alla sua ossidazione; le dune più antiche sono quelle dal colore rosso più intenso. A causa dell'eleganza e della varietà dei suoi paesaggi e dei suoi contrasti di colore, l'area di Sossusvlei è una delle icone della Namibia e uno dei luoghi più fotografati dell'Africa australe. Questa valle dove il fiume Tsauchab scompare tra l’argilla bianca, alla base di alcune tra le dune più alte del mondo, con un’altezza tra 550-600 metri sul livello del mare e una dell’attrazione turistiche più spettacolari della Namibia. Le dune si stendono a perdita d’occhio, e le loro ricche colorazioni variano dall’albicocca pallido e al rosso e arancio vivo. Tre dei punti più belli nella zona di Sossusvlei sono: la Hiddenvlei, la Deadvlei, cosi nominata a causa dei tronchi scheletriti di antiche acacie che si trovano a centro della piana, e Sossuvlei stessa. Durante le buone stagioni delle piogge, il fiume Tsauchab scorre sino a raggiungere la valle, andando a costituire un paradiso per gli uccelli acquatici. Anche durante la stagione secca è possibile vedere orici, antilopi saltanti e struzzi che si nutrono della sparsa vegetazione lungo i corsi d’acqua.
Il fiume Tsauchab, asciutto per gran parte dell'anno, lo ha scavato nella roccia sedimentaria nell'arco di un periodo di circa 15 milioni di anni. In afrikaans, "Sesriem" significa "sei cinghie", e deriva dal fatto che i primi coloni dovevano usare un sistema di sei corregge per estrarre l'acqua dal fondo della gola. In alcuni tratti il canyon è piuttosto stretto (fino a un minimo di 2 m); in questi punti si formano delle pozze d'acqua perenni, da cui gli animali possono bere.
Walvis Bay è il maggiore porto della Namibia per l’importazione dei prodotti industriali e l’esportazione di rame, piombo ed uranio, ma soprattutto per la pesca oceanica. La città è famosa anche per l’estrazione del salgemma che soddisfa quasi tutto il fabbisogno sudafricano e per la raccolta di guano prodotto dalla nidificazione di migliaia di uccelli marini sull’ isolotto artificiale eretto al largo della costa, e che viene impiegato nella fabbricazione di fertilizzanti. La collocazione ideale della baia come punto d'approdo intermedio sulla via per il Capo di Buona Speranza, e la presenza del frangiflutti naturale costituito dalla lingua di terra chiamata Pellicani Point fece sì che qui sorgessero numerosi insediamenti europei e giustifica la tormentata storia della baia, da sempre al centro di contese internazionali. Caratterizzata da un’atmosfera coloniale prettamente tedesca, la città sorge sulla costa atlantica, in corrispondenza della foce a delta del fiume Swakop, da cui prende il nome ("Swakopmund", in tedesco, significa "foce dello Swakop"). Circondata dal deserto del Namib e dall'oceano, Swakopmund ha un clima temperato, con temperature molto piacevole.
Il 7° giorno, in mattinata ci recheremo a Walvis Bay, dove ci attende una delle più emozionanti escursioni della Namibia, quella di Sandwich Harbour.
Un’escursione fantastica che riserva infinite emozioni e sorprese. Il ritrovo è a Walvis Bay a circa 30 km da Swakopmund, per partire a bordo di un veicolo 4x4 accompagnati da un’esperta guida locale parlante inglese, alla scoperta della laguna di Walvis Bay, con le sue saline che colorano l’acqua, attribuendole fantastiche gradazioni di colore, continuando sul bagnasciuga ed avvicinando fenicotteri rosa, foche, cormorani ed altri uccelli marini.
La meta è Sandwich Harbour, punto in cui la spiaggia si restringe e dove il paesaggio è surreale. Impossibile non restare ammaliati dalla bellezza delle dune che raggiungono la sabbia fino a toccare l’oceano … l’incontro di due elementi così lontani e distanti tra loro: il deserto e l’acqua! Dopo il tempo di fotografare qualcosa di unico, si riparte questa volta “immergendosi” nel giallo delle alte e vertiginose dune del deserto che sovrastano la costa e dal quale si gode di una vista unica ed impagabile.
Il Damaraland, situato fra l'Ovamboland, il deserto del Namib e il deserto del Kalahari, prende il nome dal popolo Dammara che vi abita, una regione arida e montuosa caratterizzata da terreni vasti e aspri le cui montagne sporgono tra ampie pianure sassose che si trasformano in vallate sabbiose, letti di fiume ricoperti di vegetazione e calde, secche vallate con formazioni geologiche bizzarre e colori fantastici. Offre scenari spettacolari ed innumerevoli attrazioni che vanno dalle strane formazioni geologiche e una flora unica alla più grande collezione del Sud Africa di artigianato in roccia antica. Nella zona predominano le arenarie, di colore rossastro e datate dai geologi a oltre 150 milioni di anni fa, che con la vividezza dei colori e le tonalità creano un insolito e inaspettato scenario selvaggio di rara bellezza tra i più panoramici in Namibia. Le distese di pianure erbose dove si innalzano dolci colline di granito, le profonde gole attraversate da fiumi la cui origine risale alla preistoria, mutano man mano trasformandosi in una distesa infinita di affascinanti deserti di sabbia, habitat di elefanti, rinoceronti neri, giraffe e struzzi. Su tutto si staglia il Massiccio del Brandberg, con il picco di Koenigstein (2573 m), il più elevato del Paese.
Twyfelfontein, autentico museo a cielo aperto, dichiarato monumento nazionale per la presenza di incisioni e pitture rupestri risalenti probabilmente a circa 6000 anni fa, ha la più grande concentrazione della Namibia di incisioni su roccia risalenti all’età della pietra. Si ritiene che la maggior parte di queste incisioni, scolpite nella dura patina superficiale dell’arenaria, furono realizzate dai cacciatori San (boscimani). I San ed i Khoi-khoi, antichi abitanti di queste terre, raccontarono le loro avventure sulle pareti rocciose di questa terra ostile: vere e proprie gallerie a cielo aperto ci mostrano questi graffiti che ritraggono leoni, giraffe, elefanti, struzzi e rinoceronti con tutte le gamme del rosso, giallo, ruggine ed ocra. Nelle grotte del Brandberg sono state rinvenute 43.000 incisioni rupestri, le meglio conservate delle quali si trovano nella Tsisab Ravine: la più nota è la “Dama Bianca” che si trova nella grotta di Maack e risale a 16.000 anni fa. La foresta pietrificata, situata circa 45 km a ovest di Khorixas, è il più grande accumulo di tronchi fossili dell'Africa meridionale. I tronchi sono in un ottimo stato di conservazione e sono stati dichiarati monumento nazionale. L’ampia pianura è cosparsa da tronchi pietrificati lunghi fino a 30 m con una circonferenza di 6 che risalgono a 260 milioni di anni fa. Privi di rami e di radici, si ritiene che siano stati trasportati da una gigantesca alluvione al termine dell’era glaciale. La maggior parte dei fossili, molti dei quali parzialmente sepolti nell’arenaria e altri pietrificati nella silice appartengono a sette differenti tipi di piante del tipo Dadoxylon arberi Seward, una conifera appartenente all'ordine Cordaitales, ora estinto, della classe delle Gymnospermae, a cui oggi vengono classificate le conifere, le cicadacee e le welwitschie, curiosa pianta rara, tipica del deserto del Namib.
Il Parco di Etosha è considerato uno dei “santuari” della fauna africana e con I suoi 22.270 kmq è una delle più grandi aree di protezione del mondo. È uno dei parchi più belli della Namibia ed inoltre la meta ideale per un bel viaggio in famiglia. In questo parco potrete avvistare gli animali simbolo del continente africano e cimentarvi in emozionanti safari fotografici. Durante la stagione delle piogge la sua superficie si copre di poche centimetri d'acqua divenendo il rifugio di molti acquatici. Ma l'acqua evapora rapidamente trasformando le pozze al margine del Pan in indispensabili fonti di vita nonché in incredibili punti di aggregazione della fauna per la gioia dei fotografi e dei visitatori in genere.
Nel parco Nazionale Etosha i branchi d’animali si muovono liberamente come fanno dagli albori del mondo; l’'Etosha ospita 14 ambienti vegetali, 50 specie di serpenti, 114 specie di mammiferi e 340 specie di uccelli, sia dotati della capacità di volare, come i fenicotteri e le gru coronate, che, arrivando sull’ acqua, che riempie la depressione nella stagione delle piogge, perché attirati dalle alghe blu – verdi, sono protagonisti di uno scenario che lascerebbe tutti a bocca aperta, sia però anche un’ immensa quantità di struzzi, e troviamo anche l’otarda di Kori, il volatile più pesante al mondo. Invece, nell’ambito dei mammiferi possiamo vedere specie particolari tra le quali il dik dik, una sottospecie di cervo, ma anche il rinoceronte bianco e l’elefante africano. Spostandoci più nel mondo della flora, in questo parco africano, possiamo osservare varie tipologie di vegetazione: dagli arbusti nani e aridi, passare per immense praterie, per poi finire in foreste mopane. Un’ esempio di quest’ultime è la Foresta Fantasma di Moringa, dove possiamo notare alberi di baobab e, secondo la leggenda dei San, quando Dio finì di distribuire gli animali e le piante in tutto il mondo, trovò degli alberi dimenticati, e, per decidere dove posizionarli, lanciò loro in aria e questi caddero, impiantando le loro radici nel territorio dell’attuale Etosha National Park. Il Parco è al suo massimo durante la stagione secca, quando grandi branchi d’animali si possono vedere in un contesto di panorami unici e più caratteristici del continente.
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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NAMIBIA natura, mare, deserto | - | da 5.870 € | ![]() |
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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TIBET Saga Dawa | 29 mag - 14 giu | - | da 5.930 € | ![]() |
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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UGANDA cuore d'Africa | 26 dic. - 5 gen. | - | da 4.690 € | ![]() |
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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BOTSWANA Natura Selvaggia | 26 ott. - 6 nov. | - | da 5.180 € | ![]() |
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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MAURITANIA dal sahara all'oceano | 26 dic. - 6 gen. | - | da 3.090 € | ![]() |
Destinazione | Partenza | Durata | Prezzo | Dispo |
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ALGERIA magia del Tassili | 25 sett. - 4 ott. | 10 | da 2.460 € | ![]() |