MANDA RICHIESTA
Partenza - su richiesta

Sono nato a Roma nel 1979, ho vissuto a Viterbo, poi in Sardegna e di nuovo a Roma. Sono laureato in Agraria, lavoro da metereologo, leggo soprattutto romanzi e libri storici e il mio tempo libero lo dedico al ciclismo. E l'Africa cosa c'entra in tutto questo? L'Africa è semplicemente la mia ragione d'essere. All'Africa devo tutto, l'uomo che sono oggi, la mia famiglia, la pazienza e la serenità. Ecco pensare all'Africa mi dà serenità, mi tranquillizza, perchè in quel gigantesco continente a forma di bistecca, una soluzione si trova sempre, a tutto. Ho accompagnato gruppi di viaggiatori in 38 paesi africani diversi dal 2002; dagli animali agli spazi aperti, dall'oceano al Sahara, dai gruppi etnici alle megalopoli, l'Africa è idealmente la mia casa.



L’Angola è il riassunto dell’Africa, un concentrato di un continente: c’è il deserto del Namib con le sue dune altissime che si gettano sull’Atlantico, ci sono i gruppi etnici di ceppo herero con le molteplici derivazioni nella regione del sud, ci sono le cascate di Calandula le seconde d’Africa, c’è la foresta e la savana, ci sono perfino i segni di una lunga guerra sugli intonaci decrepiti delle case, ci sono i colori degli innumerevoli Murales, c’è un popolo che ha tanta voglia di amore e di pace.
Il viaggio può essere diviso in due parti distinte: quella più grande del circuito ad anello da Lubango a Lubango che arriva fino al confine fisico del fiume Kunene con la Namibia e poi risale, con 1316 km percorsi su fuoristrada ad una media di 16.6 km/h, poco asfalto, tanto sterrato talvolta in pessime condizioni e deserto. Quella più piccola, diciamo l’appendice, che arricchisce notevolmente il viaggio, ovvero l’escursione alle cascate Calandula di due giorni e l’ultima mattina a Luanda, che è una capitale africana bella da vedere.  La prima parte è in tenda e in fuoristrada, la seconda in albergo e pulmino, la prima al sud arido, desertico e secco, la seconda al nord verde ed umido. La città di Lubango, capoluogo della provincia di Huila, e aeroporto di arrivo per il sud merita una giornata di visita con le scenografiche gole di Tunda Vala uno spacco nella roccia di mille metri, il Cristo Rei che domina la città ed una passeggiata per il centro per fotografare murales e contrasti tra le dolci case portoghesi e gli squadrati condomini stile sovietico. Da Lubango andiamo verso ovest, scendendo per il passo “serra de Leba” arriviamo fin sull’oceano nella coloniale Namibe o Mocamedes, proseguiamo per l’ultima città del sud, Tombwa, quindi da qui in poi il mare, il deserto, il nulla imponente della natura, sempre verso sud.
I nostri fuoristrada prendono la via della spiaggia, c’è il relitto del peschereccio Vanessa, poi stormi di cormorani, gabbiani, pellicani, alcuni seguono in velocità i nostri mezzi, è una meravigliosa corsa, poi ci sono le otarie che velocemente riprendono il mare, gli occhi sono estasiati, nelle orecchie gli uccelli e le onde, nel naso l’odore del mare e del pesce. Poi l’ampio bagnasciuga inizia via via a stringersi e all’orizzonte ecco le prime dune, prima basse, poi si alzano sempre di più finché non arrivano a picco sul mare alte fino a 100 metri, inizia la Baja dos Tigres, ci avvertono proprio le dune con il loro colore alterno chiaro e scuro come il manto della tigre. Più scendiamo a sud e più la natura diviene selvaggia, unica, forte. Il nostro punto di arrivo sarà la foce del fiume Kunene, che poi è anche il confine naturale con la Namibia, e da qui in poi la direzione sarà ad est.
Verso est cambia tutto, al deserto sabbioso si sostituisce il deserto sassoso disseminato di “Welwitschia Mirabilis” la pianta più longeva al mondo, che ci ricorda che il mare non è così lontano poiché prende acqua dalle nebbie di avvezione dell’Atlantico che arrivano fino a 200 km nell’entroterra. Poi ai sassi iniziano a far compagnia le acacie e gli alberi di mopane, siamo nel “bush” o in francese nella “brousse”, c’è acqua e ci sono i villaggi, alcuni con qualche casa in muratura come Iona, altri addirittura con il bar come Oconcua, il resto solo capanne in banco disseminate in un territorio enorme. Tutti i gruppi etnici di questa zona, secondo gli antropologi, provengono da un unico ceppo Herero migrato intorno al 1550, e poi successivamente differenziato in tanti sottogruppi, che si differenziano soprattutto grazie all’acconciatura femminile. Quelli che noi oggi chiamiamo Herero emigrarono però in Namibia, molto più a sud, mentre una parte di questo gruppo si fermò attorno al Kunene e vennero chiamati Himba, ovvero i mendicanti, perché rimasero svestiti e poveri. Questi Himba si divisero poi in sottogruppi come i Tjimba, Mu Himba, Ndimba, Mu Hakaona o Mu Cawana: i Tjimba o Mu Chimba ne vediamo tantissimi, le bambine portano due trecce sul volto, poi nella pubertà verranno sciolte e infine quando saranno mogli le trecce si portano indietro impastate con burro ed argilla; le donne Mu Cawana invece hanno una frangetta fatta di argilla e burro, decorata con perline e motivi geometrici e vivono principalmente nell’area di Oconcua; infine i Ndimba, meno numerosi ma con capanne pitturate e splendidi granai ovalizzati.  
Salendo verso Lubango, la vegetazione diventa sempre più verde, da Canah in poi, inizia l’asfalto e i telefoni ci riconnettono con il mondo; in questa zona inizieremo a vedere gli “Huila” il gruppo etnico rappresentativo dell’Angola, con le tre grosse trecce di argilla.  Più saliamo e più si vedono le tracce del colonialismo portoghese, vecchie case decrepite, chiese, qualche segnale stradale in marmo, ma ciò che più ci colpirà saranno i murales, gli angolani disegnano i muri, e i muri raccontano un po' la loro storia: quasi sempre c’è Agostinho Neto, Dos Santos e a volte Lenin. E il tema Murales sarà un crescendo proprio della parte finale di questo viaggio, infatti la capitale Luanda, tutti i villaggi che abbiamo incontrato fino alle cascate Calandula ne mostrano di bellissimi e quelli del paese di Calandula sono speciali, forse i più belli.
Ecco l’ultima parte del viaggio, l’escursione di due giorni alle cascate Calandula, è vero che richiedono moltissime ore di pulmino, ma sono veramente belle, le seconde d’Africa dopo le cascate Vittoria, poi sono lo sfondo cinematografico del film di Ettore Scola, “Riusciranno i nostri eroi….” Con Alberto Sordi e Nino Manfredi, quando ancora si chiamavano le cascate del Duca di Braganca. Torniamo a Luanda in tempo per l’ultima cena ad ascoltare la Kizomba in un ristorante, musica da cui derivano le afro caraibiche. Al mattino prima di prendere l’aereo, visitiamo il “Palazzo di ferro” costruito da Eiffel, il lungomare con le palme e la fortezza dove c’è il museo che ripercorre tutta la storia dell’Angola. Gran bel Paese l’Angola.

Volo LUANDA/LUBANGO Il vostro volo internazionale dall’Italia su Luanda deve essere sufficientemente in tempo per il successivo volo per Lubango, considerate che dovete fare l’ingresso in Angola, a Luanda ritirare il bagaglio ed essere almeno 3 ore prima della partenza in tempo utile per il check-in.

GRUPPO il numero massimo di partecipanti è 11 + 1 Tour Leader

MEZZI TRASPORTO vetture fuoristrada (3 passeggeri per auto) + pulmino Luanda/Calandula

MATERIALE CAMPO è interamente fornito dall'organizzazione, ad eccezione del sacco a pelo, cuscino ed asciugamano. Le tende misurano alla base mt 2.4 x 2.4 x altezza mt 1.50 /1.60, forniamo materassini confortevoli e bacinelle per lavarsi: ogni tenda, materassino e bacinella sono numerati per uso proprio durante tutto il viaggio. I campi vengono effettuati tra le dune o nel bush in posti lontani dai centri abitati o villaggi. Usufruiamo di tavoli e sedie per la colazione e la cena, mentre il pranzo sarà a pic-nic con pasti freddi. Utilizzo del frigo congelatore per i viveri. Lo staff si occuperà del montaggio e smontaggio del campo mentre voi vi occuperete della vostra tenda.

BAGAGLIO deve essere limitato ad un max di 15 kg e SOLO in borsoni morbidi (consigliamo di portare il sacco a pelo come bagaglio a mano).

MANCE anche in Angola è una consuetudine comune, viene dunque attesa nei lodge e dagli autisti.

FORMALITA' visto Consolate online: attualmente abolito

DISPOSIZIONI SANITARIE è obbligatorio il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla (l'Organizzazione Mondiale della Santà ha modificato il periodo di validità della vaccinazione a partire da Luglio 2016: da 10 anni a tutta la vita, senza necessità di richiami). Per quanto riguarda la malaria, consigliamo vivamente di rivolgersi alla propria ASL.

N.B.: Per ragioni organizzative l'itinerario potrà essere effettuato in senso inverso. Se la situazione lo rendesse necessario altri cambiamenti potranno essere apportati sul posto dalla guida.

NOTE TECNICHE

1 – PENALI DI ANNULLAMENTO
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Così pure nessun rimborso spetterà a chi non potesse effettuare il viaggio per mancanza, invalidità o inesattezza dei previsti documenti personali per l’espatrio.
Rimarranno sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.

PENALI DI ANNULLAMENTO standard
25%   della quota fino a 90 gg di calendario prima della partenza
50%   della quota da 89 a 60 gg di calendario prima della partenza
90%   della quota da 59 a 30 gg di calendario prima della partenza
100% della quota dopo tali termini

Oltre alle previste penali di cancellazione sarà addebitato un importo fisso di 50 euro per la gestione pratica “rinuncia al viaggio”.
Le penali applicate a noi dai singoli fornitori potrebbero in alcuni casi eccedere le “PENALI ANNULLAMENTO standard”. Queste specifiche sono comunicabili, su richiesta, al momento della stipula del contratto di viaggio.
Al momento dell’iscrizione al viaggio sarà possibile stipulare una polizza assicurativa (facoltativa) contro le penali derivanti dalla rinuncia alla partecipazione al viaggio stesso, secondo le condizioni generali previste dalla polizza della Compagnia di Assicurazione scelta. Le condizioni della polizza sono consultabili sul nostro sito e vi verranno inviate via mail.

2 – VOLI AEREI - specifiche
L’orario dei voli è soggetto a riconferma e suscettibile di cambiamenti operativi anche senza congruo preavviso.
La quota di partecipazione al viaggio è stata calcolata includendo il costo del volo con la miglior tariffa disponibile in classe Economy al momento della stesura del programma. Eventuali supplementi tariffari, ove necessari, verranno comunicati in fase di preventivo precedentemente alla stipula del contratto

3 – ADEGUAMENTO VALUTARIO E COSTO CARBURANTE
Il prezzo del pacchetto turistico è indicato nel contratto firmato dal partecipante. Esso può essere modificato fino a 21 giorni precedenti la data di partenza e soltanto a seguito di variazione di:
Costi di trasporto, incluso il costo del carburante.
Tassi di cambio applicati al pacchetto in questione.
Per tali variazioni si farà riferimento al corso dei cambi ed al costo dei servizi in vigore alla data di pubblicazione del programma.

4 – HOTEL E ITINERARI
Per questioni tecnico-organizzative potrebbe succedere che l’itinerario venga invertito o l’ordine delle visite modificato, che gli operativi aerei siano variati o che un hotel possa essere sostituito con un altro di pari categoria, mantenendo comunque integro il contenuto del viaggio.
Le conferme definitive di hotel e orari volo verranno inviate via mail unitamente a tutti i documenti di viaggio.

VALIDITA' 20 settembre 2022

Partenza -

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ERITREA dal cielo al mare 17 - 27 aprile - 2025 13 3.650 € Alta
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