DIBATTITO FILOSOFICO

Monastero di Sera, Lhasa, Tibet, Cina. In tibetano Sera significa “siepe di rose”. Qui fino al 1959 abitavano, studiavano, discutevano e pregavano circa 5.000 monaci immersi fra le siepi di rose. Oggi sono forse un centinaio. E non ci sono nemmeno più rose ma l'atmosfera è magica.

Al tramonto assistiamo al dibattito filosofico, una sorta di gara verbale sui principi teologici del Buddhismo tibetano. I giovani monaci si ritrovano nel cortile principale del monastero a discutere animatamente tra loro per l’affermazione dei sacri principi religiosi.

Non capisco nulla ma osservo, sento e partecipo come se il tibetano fosse la mia lingua madre. Vedo i loro sguardi divertiti, pacati e saggi. I corpi si muovono lenti e ritmici, sento una forza interiore che mi avvicina a loro come se ci conoscessimo da sempre.

Ascolto le preghiere e la loro fede diventa la mia. Tutto è così magico da sembrare eterno. So bene che non è così ma l'assoluta semplicità che pervade questo momento è penetrante e definitiva.

Testo e foto Giovanni Miceli

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