COLORI DEL MERCATO

Strano posto, il mercato di Keren.
Da un lato, un mosaico disordinato di tessere sgargianti nel greto di un fiume in secca, là dove le donne stendono la loro merce.
In lontananza, invece, dove gli uomini radunano i cammelli che trasportano legna da ardere, il tono originario del paesaggio riprende il sopravvento.

Restano affiancati, un mondo maschile, compassato e monocromatico, e un mondo femminile, vanitoso e variegato.
Vengono in mente quelle casine turchesi che, qua e là, nei villaggi intorno, vogliono spezzare la monotonia di scenari brulli e uniformi.

Allo stesso modo, come in una ribellione alla normalità, le tinte dei vestiti delle donne, talora tenui e delicate, talora violente e aggressive, colpiscono, distraggono, rallegrano, incuriosiscono, ubriacano, affascinano, incorniciano visi bellissimi.

Persino il nero diventa un colore magico, quando crea disegni rituali sulle mani o quando delinea sguardi che ti sfidano, intensi, attraverso una fessura sottile.

Testo e foto Enrico Madini

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