Hurshid Narimov. La prima volta che lo conobbi fu in occasione di un workshop di scrittura organizzato in Uzbekistan. Ci eravamo appoggiandoci a Hurshid come accompagnatore locale. Pochi giorni prima della partenza gli chiesi come avremmo potuto riconoscerlo al nostro arrivo fuori dall’aeroporto, la sua risposta fu: guardate in mezzo alla folla, quello più alto di tutti sono io.
Hurshid ha studiato e parla benissimo la nostra lingua, ama e conosce ogni minimo dettaglio del suo paese e come tutti gli Uzbeki ha un fortissimo senso di appartenenza, un vero Uzbeko. E’ uno straordinario compagno di viaggio capace di riempire ogni attimo della giornata.

 

Basta pronunciare questo nome per evocare leggende millenarie e miti ancestrali. Passeggiando per il suo centro storico e negli antichi quartieri divenuti Patrimonio dell’Umanità, si rivivono le stesse atmosfere dei secoli in cui la città era uno dei centri commerciali più importanti dell’Asia Centrale. Cuore pulsante di Samarcanda la splendida Piazza Registan abbracciata dalle sue 3 madrase, le antiche scuole islamiche (Shedor, Tilla Kari e Ulugbek): disposti ognuno su un lato diverso della piazza, questi edifici hanno enormi portali d’ingresso e sono ricoperte di maioliche e mosaici che colpiscono per l’intensità dei colori e l’eleganza delle decorazioni.

Capitale dell’Uzbekistan, Tashkent ha un volto simile a quello di molte città dell’est europeo ed è nota per essere una città culturalmente molto vivace. Centro culturale di eccellenza il Museo delle Arti Applicate che, oltre a quella che è ritenuta la più antica copia del Corano, ospita al suo interno il meglio della produzione artistica uzbeka. A Tashkent vale la pena anche dare uno sguardo alle stazioni della metropolitana: dichiarate monumento storico-artistico per le loro pregevoli decorazioni, secondo le regole imposte dal vecchio regime sovietico non possono essere fotografate dai turisti.

Degna di un set hollywoodiano, la suggestiva Bukhara sembra spuntare come per magia nel bel mezzo del deserto uzbeko. Situata nella parte centro-orientale del Paese, la cittadina è un fulgido esempio di architettura araba, di cui la migliore espressione è il complesso monumentale di Lyabi Hauz, formato da una grande moschea e due madrase che padroneggiano una piazza alberata. Non si può lasciare Bukhara senza una puntata alla Fortezza Ark e alla Moschea Talon.

Un tempo centro commerciale fra i più importanti del Paese e capitale dell’impero di Tamerlano, la cittadina di Khiva nasconde le impronte del suo vissuto glorioso fra le mura della sua ‘città interna’. Simbolo della città il Minareto monco di Kalta Minor, destinato a monopolizzare l’attenzione dei viaggiatori per gli splendidi colori di cui sono rivestite le piastrelle delle sue pareti. Imperdibili anche la Moschea di Juma e la Fortezza di Kunya Ark, dalla cui terrazza si può avere una visione completa della città e godere di un panorama di rara bellezza.

Partenza -

Esplora, Viaggia e Naviga con Noi