L'arcipelago tra due Oceani

Ci avviciniamo verso Sebayur, quella che per qualche giorno sarà la nostra isola felice. Uno di quei luoghi dove tutti, prima o poi sogniamo di ammarare per vivere il sogno di libertà che coltiviamo inconsciamente in un angolo del nostro cervello. A Sebayur i nostri amici Stefano e Antonello sono stati capaci di realizzare questo sogno creando un piccolo gioiello chiamato Komodo Resort dove pochi bungalows, perfettamente inseriti nel contesto ambientale, ci offriranno il privilegio di vivere una meravigliosa avventura. Il Komodo Resort non può essere descritto ma  deve essere vissuto per capirne fino in fondo il valore. Solo 16 bungalows distribuiti lungo la spiaggia, ognuno con una ampia veranda esposta verso il tramonto dove ogni sera si ripete magicamente il miracolo delle nuvole che si infiammano e iniziano il loro gioco di forme e colori, riflettendosi sullo specchio d'acqua che circonda l'isola.

Il mare da queste parti è talmente vivo da essere in continuo mutamento grazie ad un curioso gioco di correnti in perenne movimento. Tra le tante magie che ci regala questo angolo di paradiso c'è anche quella di due oceani che si incontrano dando vita al rimescolamento delle vite marine.
A poche miglia da qui l'Oceano Pacifico si fonde con l'Oceano Indiano andando a mischiare le proprie acque come se fosse la cosa più naturale del mondo. Il dislivello dei due oceani genera un turbinio di correnti che in alcuni momenti hanno intensità incontrollabili. Basti osservare lo specchio d'acqua sul quale navighiamo per renderci conto di quale forza straordinaria abbia questo mare. Naturalmente tutto ciò influisce anche sui suoi abitanti offrendo una ricchezza unica a questi fondali che vengono continuamente alimentati da cospicue sostanze nutritive. Questo mare è ricco e vivo come pochi al mondo.

Pareti completamente rivestite di colori fanno da corollario ad un ambiente sottomarino dove tutto è vivo e si muove al ritmo della corrente. Siamo circondati da una barriera corallina con la più elevata densità di microrganismi del pianeta; non a caso l'arcipelago di Komodo è stato riconosciuto "Patrimonio Mondiale dell'Umanita" dall'UNESCO nel 1991. Più di 1.000 specie di pesci tropicali, 260 specie di coralli e 70 di spugne sono il biglietto da visita di questo angolo di mondo liquido.
Si incontrano aggregazioni di mante, banchi di tonni, jackfish e barracuda; fino ai  bellissimi nudibranchi, per finire al famoso cavalluccio pigmeo, il pesce ago fantasma, e una infinita varietà di crostacei.
I siti di immersione oltre ad essere fantastici sotto, sono stupenti anche fuori dall'acqua. Ogni immersione inizia in corrispondenza di un isola dalle forme più strane e bizzarre, basti pensare a Bonsai Rock, una minuscola roccia emergente sulla quale si trova un albero solitario come unico segno di vita. Scendendo in acqua nel punto in cui muore la corrente, si discende lungo un costone digradante ricoperto da fragilissime formazioni coralline intervallate da blocchi di roccia rivestiti da gorgonie e crinoidi.

Miriadi di piccolo pesce corallino nuotano frenetici lasciandosi cullare dalla corrente mentre una enorme seppia si presenta mostrando la sua livrea che muta colore. A poche decine di minuti si trova la lunga spiaggia corallina di Tatawa Besar che distendendosi verso sud culmina su un promontorio roccioso. Il bassofondale visto dall'alto ha colori turchesi e trasparenze dalle quali compaiono le formazioni coralline sommerse.
Ci tuffiamo in corrispondenza di un grosso albero a metà della lunga spiaggia di sabbia bianca. Nuotiamo investiti da colori e forme in continuo mutamento. Una leggera corrente ci trasporta verso sud mentre davanti ai nostri occhi si materializzano tutte le varietà di vita che può offrire il mondo marino. Banchi di azzannatori si uniscono a nuvole di fucilieri che accendono le loro livree argentate ad ogni cambio di direzione. Blocchi di corallo duro dalle forme più strane sono rivestiti da tappeti di alcionari colorati e crinoidi dai mille colori.

Quello che lascia maggiormente stupefatti è l’incredibile varietà di immersioni che sono presenti tutt’intorno al Komodo Resort. In non più di 70 minuti di navigazione si raggiungono i famosi siti di Castle Rock e Crystal Rock, due immersioni che ci permettono di incontrare ricchi branchi di pelagici tra cui jack fish e barracuda. Dal blu compaiono alcuni squali grigi e altri squali di barriera che si confondono tra moltitudini di pesci chirurgo. Grossi ventagli di gorgonie tappezzano le pareti dei pinnacoli che si innalzano fino alla superficie. Usciamo estasiati e ancora una volta sorpesi di tanta bellezza.

Ci attendono nuove immersioni e nuove sorprese come il Manta Point di Karang Makassar, un canale che si estende da nord a sud lungo la costa orientale dell'isola di Komodo. Grazie al magico gioco delle correnti, nel canale si addensano grosse quantità di plancton che attirano gruppi di mante. Ci tuffiamo a favore di corrente nuotando ad una profondità massima di 10 / 15 metri, sospinti da una corrente spesso intensa. Incontriamo le mante intente a cibarsi mentre compiono l'affascinante rito della danza.
Il mondo sommerso dell'arcipelago di Komodo è una sorpresa continua, condizionata dall'imprevedibile flusso delle correnti vere padroni di questi fondali.
Siamo convinti che questo paradiso terrestre può riservare la sorpresa più bella a cui un essere umano possa ambire, quella di provare la magica emozione di vivere a contatto con la natura primordiale dove cielo, terra e mare hanno mantenuto il totale predominio sull'uomo.
Penso ai nostri ragazzi, a quello che saremo in grado di consegnare loro dopo il passaggio su questa pianeta, al forte desiderio che le nostre emozioni possano un giorno essere anche le loro.

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