Temi foto/naturalistici principali del workshop
Raccontare un ambiente attraverso i dettagli. Obiettivi e lenti macro.
Baia di Manado: fondali sabbiosi vulcanici ricchissimi di critters
Parco di Bunaken: reef colorati e ricchi, ideali per foto ambiente e per una macro ambientata.
Stretto di Lembeh: opportunità uniche per fotografare al meglio e osservare soggetti prestigiosi come il polpo imitatore e il frogfish peloso
Workshop comprende
Un programma didattico originale, largamente basato sulle caratteristiche dei partecipanti e del viaggio.
Si parlerà di biologia e di fotografia naturalistica, rendendo il programma appetibile per tutti, fotografi e non. Sveleremo i segreti per localizzare i principali soggetti presenti nella zona e per riprenderli nel loro comportamento naturale e all'interno del loro ambiente.
Particolare attenzione in fotografia sarà posta a come utilizzare al meglio tutte le componenti ambientali, dalla luce al normale comportamento dei nostri soggetti, per rappresentarli al meglio, nel modo più naturale, sfruttando alcuni semplici trucchi del mestiere.
Si cercherà di raccontare la storia di ogni ambiente visitato attraverso le immagini.
Almeno 4 seminari teorici, in orario serale, tenuti da Massimo Boyer, sugli argomenti esposti sopra e su quelli indicati per ogni workshop.
Programma flessibile, adattabile alle circostanze e ai soggetti che si presenteranno di volta in volta.
Immersioni dalla barca, uscite snorkeling o escursioni fotografiche come da programmi.
Presenza costante di Massimo Boyer sul campo e in resort/barca, con possibilità in ogni momento di scambiare opinioni e chiedere consigli per migliorare la qualità delle proprie fotografie o per capire meglio cosa abbiamo osservato.
MASSIMO BOYER
I grandi Naturalisti dell’800, come Wallace e Darwin, furono anche grandi viaggiatori: i loro giri del mondo, con i mezzi dell’epoca, sono alla base di importantissime scoperte scientifiche, ancora oggi valide.
Dopo secoli il viaggio è diventato un’esperienza alla portata di tutti, semplice e veloce. Spesso anche troppo veloce. Ha ancora senso parlare di viaggio naturalistico?
Per noi sì: il viaggio verso certe destinazioni di grande valore biologico può essere affrontato con l’idea di imparare qualcosa di più sull’ecologia del luogo, sulle dinamiche della vita.
Viaggiare per capire, capire per godere appieno della nuova esperienza.
C’è una valenza ulteriore: nell’era della condivisione e delle immagini, perché non approfittare della presenza con noi di un fotografo e divulgatore per imparare qualcosa di più sulla biologia dei siti visitati, sulla fotografia subacquea, e su come utilizzarla per raccontare i fenomeni biologici?
Massimo Boyer, autore di libri famosi come Atlante di flora e fauna del reef (il Castello) e La fotografia naturalistica subacquea (Magenes) e di oltre 500 articoli su riviste specializzate, da molti anni utilizza la fotografia subacquea come punto di partenza per introdurre e rendere gradevoli temi di biologia marina.
Sono un biologo marino laureato in Biologia all’Università di Genova nel 1984. Nel 1992 ho ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali – Scienza del Mare, presso lo stesso Ateneo.
Sono soprattutto un ecologo, cioè uno studioso degli ambienti naturali. Lavoro da libero professionista, nella valutazione degli ambienti costieri, mediterranei e tropicali.
Opero come libero professionista, nella divulgazione della scienza, in particolare della biologia marina. Questo è un argomento a cui tengo molto: ho sempre pensato che sia importantissimo far comprendere alle persone i risultati a cui arriviamo noi scienziati, e ho sempre lavorato molto per coinvolgere chiunque nella produzione di risultati scientifici.
Collaboro con l’Università Politecnica delle Marche come professore a contratto in corsi sulla biologia ed ecologia delle comunità biologiche tropicali marine. Sono tutor on line in un master on line in biologia marina organizzato dallo stesso Ateneo.
